| Ora ho 48 anni, due meravigliosi figli, un marito rompipalle ed un amico molto molto speciale; i fatti che sto per raccontare risalgono a circa venticinque anni fa... Sono storie vere che ho raccontato ad una sola persona in vita mia, però mai con la dovizia di particolari che userò adesso, un pò per vergogna un pò perchè comunque noi donne siamo abituate a raccontare i nostri fatti intimi sottointendendo molte cose sia per non ferire che per non scoprirci molto, comunque ora anche alla luce degli ultimissimi avvenimenti credo di aver acquisito la maturità tale da farmi raccontare veramente come sono andate alcune storie della mia vita senza nessuna vergogna .....e soprattutto perchè lo devo al mio amico speciale.....gli e lo avevo promesso....
Ero stata assunta da pochissimo e la ditta mi aveva mandata in al nord a fare un corso di aggiornamento....ora ero sul treno alla stazione pronta per il lungo viaggio...avevo prenotato una cuccetta ed ero affacciata la finestrino intenta a salutare mio padre ed il mio fidanzato....due uomini veramente opprimenti con le loro premure e consigli. Il treno si allontanava pia piano dalla stazione, era sera pioveva, era la prima volta che mi allontanavo da sola, da casa per tanto tempo e per un viaggio così lontano, mi sentivo euforica, libera, piena di vita e pronta ad affrontare ogni situazione.
Fumavo nel corridoio prima di entrare nella mia cuccetta dove avrei trascorso la notte in attesa di giungere alla mia destinazione. Nel treno non c’era molta gente e mi guadavo intorno alla ricerca di qualche viso conosciuto....quando notai un signore sulla quarantina, ben messo, elegante, giacca cravatta, anche lui intento a fumare vicino a un finestrino che mi guardava, gli sorrisi d’istinto e lui ricambiò immediatamente, si avvicinò e iniziò con le solite stupide domande, cosa fai qui, sei sola, da dove vieni, dove vai, perchè, ecc...... , io rispondevo quasi meccanicamente ero in uno stato di euforia ed ero contenta di poter fare quattro chiacchiere con un uomo, poi all’improvviso nel giro di qualche minuto iniziò a corteggiarmi palesemente, mi diceva che ero bellissima, e con una mano iniziò a sforarmi il viso, le braccia, i capelli, la cosa mi riempiva di gioia perchè un uomo così grande mi corteggiava, ma allo stesso tempo mi infastidiva molto perchè mi seccava che qualcun’altro, magari qualcuno che mi conosceva potesse vedere quest’uomo che mi sfiorava il viso il collo, che mi carezzava le spalle, d’altro canto la cosa mi intrigava moltissimo e non volevo che smettesse di interessarsi a me, così fingendo di essere stanca gli dissi ”......senti sono stanca è tutta la giornata che sto in piedi, che ne diresti se ci sediamo a Adv parlare nella mia cuccetta...”, cosi mi avviai, con il cuore che mi batteva forte, nella mia cuccetta e mi sedetti al bordo del letto, lui mi segui, chiuse la porta alle sue spalle e poi girò la chiave....e si tolse la giacca...Il cuore iniziò ad andarmi fuori giri....le tempie mi battevano...ero seduta zitta e immobile..non sapevo che fare e che dire...però l’eccitazione si stava impadronendo del mio corpo,,,Anche lui non disse una parola e venne a mettersi di fronte a me in piedi a pochissimi centimetri dal mio viso....ero paralizzata...le mani aperte poggiate sul letto e quest’uomo sconosciuto di cui non sapevo neanche il nome in piedi così vicino, vedevo chiaramente l’enorme rigonfiamento sotto i suoi pantaloni e potevo percepire l’odore del suo cazzo, un odore che mi entrava nelle narici ed arrivava direttamente nel cervello scatenando una tempesta di ormoni, lui iniziò ad accarezzarmi i capelli con tutte e due le mani sulla testa, io ferma aspettavo che il cuore smettesse di battere così veloce, poi lui fece scivolare una mano nella mia camicetta ed iniziò a stringermi i seni, prese un mio cappezzolo gonfio all’inverosimile tra le dita ed iniziò a stringerlo, era come se una scossa elettrica mi partisse dal cervello in tutte le parti del mio corpo, mi sentivo cosi eccita, bagnata fradicia, non ce la feci più ed allungai le mani per sbottonargli i pantaloni, lui nel frattempo si tolse la cravatta e si sbottonò la camicia, i pantaloni caddero per terra e piano piano mi dedicai ad abbassare i suoi slip per mettere a nudo quell’enorme cazzo che intravedevo e pregustavo, gli abbassai le mutande fino alle caviglie, mi sentivo una puttana e stranamente questo aumentava da morire la mia eccitazione, non ero mai stata così eccitata, bagnata, mi sentivo come in estasi con quell’enorme cazzo a pochi millimetri dal mio viso, allora iniziai ad accarezzarlo con il dorso della mano, a baciarlo di lato per tutta la sua lunghezza, ad esplorarlo con la mia lingua, era duro caldo vellutato, mi piaceva da morire, lo presi tutto in bocca e lo facevo scorrere dolcemente assaporando ogni millimetro.....Ad un tratto lui iniziò a muovere il bacino dolcemente, assecondando i miei movimenti della testa, poi sempre più velocemente, mi stava praticamente scopando in bocca, non mi era mai successo, era la prima volta che facevo un pompino in quel modo, anche perchè non mi ero quasi mai trovata in quella posizione....tranne una volta con l’anziano avvocato presso cui avevo lavorato per un breve periodo, ma il più delle volte era lui ad essere seduto ed io inginocchiata tra le sue gambe, per il resto lo avevo fatto quasi sempre in macchina o a letto, nella tenda in campeggio, ma mai così...era una sensazione nuova essere scopata in bocca, da uno sconosciuto uno che non avevo mai visto prima, di cui non conoscevo nulla neanche il nome, tutto questo mi eccitava da morire, e poi stava succedendo un’altra cosa quasi incredibile, in tutti i miei pompini, si mi piaceva succhiare baciare, ma ero terrorizzata dall’idea che mi arrivassero in bocca, ogni volta la cosa mi faceva un pò schifo, si ingoiavo, ma era al limite del vomito, lo facevo solo per non fare la figura di quella che lascia le cose a metà, ma non mi piaceva proprio sentirmi arrivare in bocca e tantomeno ingoiare, ogni volta era un trauma, lasciavo cadere tutto ciò che potevo da un lato e cercavo di mandare giù il meno possibile, ma questa volta era diverso, questa volta desideravo che mi arrivasse in bocca, l’idea di un estraneo che mi riempisse la bocca mi mandava in estasi.....non dovetti attendere molto, iniziò a rallentare i suoi movimenti e le palle che nel frattempo stringevo con una mano gli divennero dure come pietre.....poi in suo enorme cazzo ebbe un promo sussulto...ed un enorme schizzo mi arrivò direttamente in gola come un fiume in piena...poi un secondo ed un terzo ed un quarto...avevo la bocca così piena che di sburro che per quanto mandassi giù velocemente mi colava per tutte le labbra.....era caldo denso, un sapore divino, assaporavo ogni coccia come se fosse nettare....non ero mai stata così eccitata, mai in vita mia, continuai a tenere il suo cazzo in bocca per almeno altri venti minuti, fino a quando non perse completamente di volume ed io non ebbi succhiato e bevuto fino all’ultima goccia, la mia lingua leccava tutto e in bocca lo succhiavo come fosse una caramella.....dio era fantastico...non avrei smesso mai...quel cazzo anche ormai completamente moscio mi stava facendo impazzire.... Poi all’improvviso mentre ero beata nella mia estasi, lui si allontanò e mi disse “.....senti smettiamo ora...andiamo nel corridoio a fumarci una sigaretta, tra un pò passerà il controllore a marcare i biglietti ed è meglio che non ci veda così insieme....e poi la notte è ancora molto lunga....”. Certo la notte era ancora molto lunga ed io non avevo affatto intenzione di passarla a dormire.....volevo fare un bel regalo a quello sconosciuto che mi aveva eccitato in quel modo così bestiale, certo non potevo regalargli la mia verginità, che comunque avrei donato qualche mese più tardi al mio capo ufficio, ma gli avrei fatto un regalo che sicuramente gli sarebbe piaciuto....Comunque tutto questo ed altro ve lo racconterò nelle prossime storie....
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