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Famiglia d'onore - 1a parte

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THE DARK LORD
view post Posted on 29/12/2008, 16:28




Mio padre era stato categorico

· “Voglio che tu Francesco controlli tua madre, da qualche tempo le cose tra me e lei non vanno bene e io sono convinto che lei abbia un altro”

· “Ma cosa dici” Risposi io “La mamma ti vuol bene”

· “Sai Francè papà ha cinquanta anni e Fiorella ne ha trentaquattro, in certe cose l’età conta, ora hai sedici anni e, insomma le capisci ste cose?”

· “Si papà, le capisco, va bene lo farò controllerò, potremmo farci aiutare anche da Sonia”

· “No tua sorella e meglio che non sappia niente, anche se è più grande di te le femmone queste cose non le capiscono, se scopri qualcosa raccontamelo subito, mi raccomando lei non deve sospettare niente!”



A mio padre era impossibile dire di no, siciliano purosangue e uomo d’onore nel paese si diceva appartenesse ad una cosca mafiosa, io e mia sorella non ne sapevamo niente ma sospettavamo qualcosa, comunque per noi era un costruttore, probabilmente mia madre sapeva più cose, una cosa era certa ogni volta che i suoi amici parlavano con lui gli davano sempre del voi, aveva molti amici ma secondo me rimanevano legati a lui più per paura che per affetto. In quanto alla gelosia che provava verso mia madre non potevo dargli torto, mia madre era una donna bellissima, era rimasta incinta di mia sorella Sonia a soli diciassette anni, cosi mio padre aveva salvato il suo onore sposandola, dopo un anno ero nato io.



Io e mia madre arrivammo al cinema appena in tempo, il film iniziò, era una di quelle storie drammatiche strappa lacrime che a mia madre piacciono tanto

· “Scommetto Francè che ti annoierai a morte, tu sei voluto venire per forza”

· “Non dire cosi mamma, non stiamo quasi mai insieme, volevo passare un pomeriggio con te, passi molto più tempo con Sonia che con me”

· “Scusami tesoro, hai ragione, e poi non essere sciocco sai che voglio bene anche a te”



Il film prosegui, dopo un quarto d’ora mia madre si alzò, inizio a toccarsi la pancia e a lamentarsi

· “Cos’hai mamma, stai poco bene”

· “Beh no, insomma si, niente di grave è un po di giorni che ho la diarrea, a casa ho bevuto del latte, sai la mia colite, se non vado subito al bagno me la faccio sotto, tu comunque vedi il film così poi me lo racconti, scusami vado altrimenti...”

Si alzò e si avviò verso il bagno, quell’improvviso mal di pancia era sospetto, aspettai qualche minuto e la segui, mi vergognai un po a entrare nel bagno delle donne, fortunatamente non c’era nessuno dalla parte dei lavandini, notai un unico bagno con la scritta occupato e io entrai in quello a fianco, nel bagno sentivo dei rumori, il muro che collegava le cabine finiva a una certa altezza, lentamente, silenziosamente, mi arrampicai con i piedi sulla tazza, mi affacciai al bagno vicino e, lo spettacolo che vidi mi gelò il sangue nelle vene, una donna mezza nuda piegata in avanti teneva le mani poggiate sul lavandino, un uomo da dietro la scopava a colpi lenti, mia madre si stava facendo sbattere nel bagno di un cinema con suo figlio in sala,puttana! All’inizio fui tentato di prenderli entrambi a parolacce ma il sedere nudo di mia madre che si muoveva circolarmente mi ipnotizzò, come il flauto di un fachiro ipnotizza il cobra, da quella posizione non potevo vederle il viso ma il suo corpo mi era familiarissimo, molte volte mi ero masturbato mentre spiavo mia madre sotto la doccia, i movimenti dell’uomo cominciarono a diventare più veloci

· “Dai sbrigati” Stentavo perfino a riconoscere la voce di mia madre era rauca e calda “Aspetta” Gli ripeteva a bassa voce “Muoviti più velocemente, voglio che vieni, in fretta, c’è mio figlio in sala”

· “Che c’è bottana, vuoi sbrigarti perché ti ha gia accontentato Fausto stamattina”

· “No ti ho detto che in sala….”

· “Ma lo sa tuo marito che ti fai futtiri da tutti sti cazzi”

· “No, mi ammazzerebbe se lo sapesse, dai infilamelo tutto”

Mi sembrava di vivere un sogno, già mio padre l’avrebbe ammazzata se lo fosse venuto a sapere, capii della responsabilità datami da mio padre facendomi fare il segugio

Continuavo a guardare il culo di mia madre muoversi, il mio cazzo gia in tiro da un pezzo mi stava scoppiando, mi sbottonai la patta, e iniziai a masturbarmi lentamente, mentre nella mia mente continuavo a ripetere, bottana rovina famiglie, guarda come si fa trombare, e a casa fa la santarellina,bottana, bottana.

Ad un tratto mia madre che prima teneva la testa bassa si volto per dire qualcosa al suo amante, tremai, si era voltata verso di me, se avesse alzato gli occhi mi avrebbe visto, poi pensai -che mi veda questa baldracca, non sono io il disonorato qui- però non potei fare a meno di apprezzare la sua bellezza, i suoi capelli lisci come la seta e neri come la pece gli scendevano da un lato, il suo viso aveva un espressione come sofferta, gli occhi neri a mandorla erano socchiusi, teneva la bocca rossa e carnosa aperta, le mammelle dondolavano, aveva una terza ma in quella posizione il suo seno sembrava ancora più grande, la sua pelle olivastra era liscia e vellutata, l’uomo gli cingeva i fianchi con le mani le sue dita, indice e pollice riuscivano quasi a toccarsi, il suo sedere era perfetto, le natiche rotonde ballavano leggermente come i suoi seni ai colpi dell’uomo, le gambe erano lunghe e affusolate, le due gravidanze non avevano intaccato la sua bellezza.

Intanto avevo iniziato a masturbarmi più velocemente, anche l’uomo aveva iniziato a muoversi più velocemente

· “Dai sbrigati!” Disse mamma quasi disperata

Stava per godere

Non volevo che quel bastardo godesse con mia madre presi coraggio e

-“MAMMA!”

La mamma e l’uomo si bloccarono, si voltarono contemporaneamente verso di me, l’uomo sfilo il cazzo ancora duro dalla fica di mia madre si riabbottono la patta senza neanche togliersi il preservativo, apri velocemente la porta e scappò via senza dire nulla.

· “Fra.. Francesco”

Rimase ammutolita non sapeva che dire, velocemente saltai giù dalla mia torre d’osservazione di fortuna, usci dalla mia cabina ed entrai nella sua, mi guardò un secondo poi riabbasso lo sguardo

· “Guardati, in casa ti vergogni di girare senza reggiseno, e qui nuda come una vacca, avanti rivestiti sei oscena

· “Francesco, se… non sai cosa potrebbe succedere se.. se”

· “Se il papà venisse a sapere? Lo sapremo presto”

Non sapevo ancora se dirlo a mio padre, avevo paura, volevo bene a mia madre e se mio padre sarebbe venuto al corrente di una cosa del genere ne ero sicuro l’avrebbe uccisa

· “Francesco tu non conosci tuo padre, poi non sai io l’amo ma… sarebbe capace di ammazzarmi”

· “Tu! Tu cosa! A una donna innamorata si comporta così! Avanti vestiti per ora non glie lo dirò”

Inizio a prendere i vestiti che erano appesi all’ attacca panni, poi mi guardo e disse in tono sottomesso

· “Dovrei.. France devo rivestirmi”

Voleva che uscissi

· “Sei incredibile, la santarellina si vergogna a rivestirsi davanti a suo figlio” Usci dalla cabina e l’aspettai fuori dalla porta del bagno.

Rimanemmo a guardare il film provò un paio di volte a parlare sapevo cosa voleva dirmi

· “Ti ho gia detto che non so se dirglielo o no, o almeno non so quando glie lo dirò”

E lì finì il discorso

Rimanemmo seduti in silenzio ma nessuno di noi guardava il film.

Mi tornava in mente il nome Fausto, quindi la mamma quella mattina gia si era fatta fottere, ricordai che la mattina la mamma aveva accompagnato mia sorella al maneggio, mi arrabbiai ancora di più ero sempre stato geloso della mamma, ma di Sonia lo ero ancora di più, mia sorella era una ragazza stupenda immaginai gli sguardi dei porci amanti di mamma scendere sulle forme perfette di Sonia.

Sonia fisicamente era totalmente differente dalla mamma aveva ripreso dalla famiglia di mio padre, era alta un metro e settantadue, con i capelli castano chiari lunghi e lisci, gli occhi verdi un nasino alla francesina e un piercing che faceva spiccare di più la bellezza del suo naso, la bocca era perfetta ma un po meno carnosa di quella della mamma, anche il suo seno era di poco più piccolo, entrambe avevano un seno stupendo, perfetto e maturo quello della mamma, perfetto e più adolescenziale quello di Sonia, il sedere di Sonia era tondo e meraviglioso, sodo e duro, molte volte lo avevo toccato per ‘incidente’ e ne avevo constatata la consistenza, con le sue gambe lunghe e dritte e il suo fisico Sonia avrebbe potuto benissimo fare la modella.

Finito il film in religioso silenzio ci alzammo e raggiungemmo la macchina.

In macchina come in un flash rividi il corpo nudo di mia madre, il suo sguardo sofferto mentre veniva scopata, il membro torno quasi subito a inturgidirsi,

avevo gia scopato un paio di ragazze più grandi di me, ma nessun corpo era riuscito ad eccitarmi come quello appena visto, pensai ancora a mia sorella era ancora vergine, eravamo stati educati in modi differenti io a sedici anni avevo gia la moto, potevo andare in discoteca e fare tardi la notte, mia sorella invece doveva rientrare prima che facesse buio, mio padre nell’educarci aveva guardato molto ai bisogni del mascolo e hai doveri della femmona.

Mia madre intanto andava a venti all’ora aveva paura di rientrare a casa, ancora non era sicura di quello che avrei detto

· “Mamma”

· “Si tesoro”

· “Chi è Fausto”

Mia madre non rispose, ma io continuai

· “Stamattina sei andata al maneggio con Sonia, se so che hai messo in mezzo Sonia…”

Mia madre mi interruppe

· “Cosa diavolo dici” Aveva rialzato la testa era veramente incazzata

· “Sonia non sa nulla di quello che è successo, tua sorella Sonia è pura, e io poi non farei mai una cosa del genere a lei, non la mischierei mai nei miei affari per farla soffrire, per chi mi hai preso, voi siete i miei figli!! La mia vita sessuale riguarda me e tuo padre, voi siete i miei figli” Continuò ancora più arrabbiata

· “ E vi amo più della mia stessa vita” Scoppiò in lacrime

· “Io vi voglio bene mi hai capito vi voglio bene” Sapevo che era vero, mia madre aveva sempre tenuto molto a me e Sonia,

· “Non mi importa cosa pensi io voglio bene anche a tuo padre”

· “Ok ora calmati siamo quasi arrivati che penserà papa se ti vede così”

Arrivammo a casa, mia sorella era da mia zia Lidia stava studiando con mia cugina Silvia.

Appena arrivati a casa il telefono squillò, era mio padre

· “Francesco che mi dici tutto bene”

· “Si papa”

Mia madre quando si accorse che al telefono era mio padre inizio a tremare, mi guardava con uno sguardo supplichevole

· “Tua madre è lì con te? Allora tutto a posto bravo picciotto, senti una cosa io starò fuori di casa per un paio di giorni ho cose da fare, mi raccomando lascio tutto in mano a te”

· “Va bene papa”

· “Va bene salutami Sonia ciao”

· “Ciao”

Ora che avevo attaccato mia madre si era un po calmata

· “Ha detto che mancherà un paio di giorni”

· “E come al solito lo ha detto a te, certo io sono solo una donna, la sua cameriera” Senza dire altro mia madre sali le scale e si chiuse nel bagno

La segui in silenzio, come avevo fatto molte altre volte mi abbassai per spiarla dal buco della serratura, si spoglio lentamente come se fosse stanchissima, resto sotto la doccia per un quarto d’ora, mi allontanai e entrai in camera mia, vederla nuda mi aveva di nuovo eccitato ma non ero eccitato come le altre volte, il cuore mi batteva a mille mentre il glande mi faceva male per quanto era gonfio, andai in bagno e pisciai, poi mi bagnai il pisello con acqua gelata, la mia erezione svanì piano piano ma non del tutto, mi torno in mente la scena del bagno al cinema “Puttana” ringhiai a denti stretti, mi diressi nella camera di mia madre e senza bussare aprii, mia madre era nuda stava finendo di asciugare le sue parti intime con un asciugamano

· “Che fai, ti sei dimenticato che si bussa prima di entrare?”

· “Su mamma non ti arrabbiare, tra noi non dovrebbero esserci più segreti, e poi ti ho già vista nuda o gia te ne sei dimenticata?”

· “Sei uno…Esci subito devo cambiarmi”

· “Cosa direbbe papà se sapesse che ti vergogni di tuo figlio e non degli sconosciuti”

Avevo vinto

· “Sei un porco”

· “Siamo uguali mamma, avanti fammi vedere quale biancheria indosserai, se ti comporterai bene con me forse, e dico forse papà non saprà mai nulla”

· “Dio mio non ti rendi conto di quello che dici, e di come ti comporti”

Continuo ad asciugarsi velocemente

· “No mamy non così, asciugati lentamente”

Mi sdraiai sul letto con le braccia sotto il capo come per assistere ad uno spettacolo

Continuò ad asciugarsi lentamente, poi prese un completo intimo fucsia

-“No il bianco ti sta meglio”

Lentamente sempre a testa bassa rimise nel cassetto il completo fucsia, ne prese uno di cotone bianco, vedevo il suo corpo perfetto era stupenda, dai pantaloni della tuta si poteva vedere la protuberanza del mio cazzo dritto

· “Sei un porco, un pervertito ti stai eccitando mentre guardi tua madre”

· “Si sei molto eccitante, ma oggi in quel bagno mi hai eccitata ancora di più”

Il viso di mia madre si fece ancora più rosso, due lacrime gli solcarono il viso, si stava infilando le mutandine, vedevo il suo seno dondolare a destra e sinistra

· “Voltati per metterti le mutandine”

Si voltò, quando si abbassò piegò il busto in avanti, se sue natiche si aprirono leggermente potevo vedere i cespuglietti di peli neri che gli contornavano l’ano, era troppo iniziai a massaggiarmi in membro da sopra i pantaloni lei si volto e mi vide, mi guardò quasi con disprezzo

· “Sei un porco, sei uno sporco maiale, esci subito di qui!”

· “Gia chissà da chi ho ripreso mamma, comunque esco, a una cosa ancora non indossare il reggiseno stai meglio senza”

Andai dritto in bagno, mi dolevano i reni ero stato quasi per tutto il giorno in erezione, lasciai la porta aperta, dovevo pisciare, provai a indirizzare il mio cazzo duro per centrare la tazza, un impresa ardua tanto era duro, mia madre entro nel bagno era venuta a prendere i panni che si era tolta prima della doccia

· “Ora neanche chiudi più la porta!” Disse

· “Dai te l’ho detto che tra noi non ci sono più segreti”

Mi voltai verso di lei con il cazzo in piena erezione quasi diciannove centimetri di carne calda e dura, mia madre fisso il mio membro per due secondi poi mi guardò disgustata e usci dal bagno con i suoi panni.

Eravamo entrambi scesi in soggiorno

· “Francesco cosa vuoi per cena”

· “Quello che vuoi mamma”

Entrambi eravamo quasi tornati madre e figlio.

Di nuovo squillò il telefono e come nel pomeriggio mia madre si bloccò

-“Pronto”

· “Pronto ciao fusto c’è tua madre?”

Era la zia Lidia

· “Si un secondo zia te la passo” Mamma e la zia”

· “Si dimmi Lidia”

· “Senti Fiorella Sonia e Silvia stanno ancora studiando, Sonia a detto se può rimanere a cena qui, poi a una certa ora la riaccompagno a casa, va bene?”

· “Va bene ma riportala per le undici e mezza, domani deve andare a scuola”

· “Vada per mezzanotte, ciao ciao sorellina”

· “Ciao strega”

· “Francesco tua sorella si ferma a cena da tua zia, ho fatto bene a dargli il permesso?”

· “Ma si mamma, ascolta io vado nella videoteca qui sotto prendo un film, così finito di mangiare possiamo guardarlo e, magari parlare un po”

A mia madre non sembrava vero

· “Va bene, ma sbrigati o troverai la cena fredda”

La videoteca era proprio in fondo alla strada a cento metri da casa mia, presi un film e tornai a casa.

Cenammo parlando del più e del meno poi finito di cenare, sistemammo comodi sul divano in salotto per vedere il film, mi alzai un secondo per andare a spegnere la luce. Guardammo il primo tratto del film in silenzio io tenevo un braccio intorno al collo di mia madre, la sua testa era appoggiata sul mio petto, nel film iniziò la prima scena di sesso, avevo preso un film hard, mia madre mi guardò arrabbiata




· “Ma che diavolo di porcheria è questa, sei un porco è questo il film che dovremmo vedere”

Fece per alzarsi ma la tenni ferma par un braccio

· “Avanti mamma non dirmi che non hai mai visto un film hard”

· “No che non lo ha mai visto e neanche voglio vederlo, lasciami sei un porco”

Tento di nuovo di alzarsi

· “Mamma rimani seduta, se ti alzi da questo divano io telefono a papà e… non ho bisogno di continuare vero”

· “Perché mi stai facendo questo?”

· “La verità? Ho sempre desiderato vedere un film come questo con te, avanti piacerà anche a te, e poi hai trentaquattro anni vuoi deciderti a vedere un film hard molte donne alla tua età ne hanno visti a centinaia”

Mezza convinta dalle mie parole ma sicuramente più convinta della minaccia si risistemò sul divano, il film andava avanti da mezz’ora, mia madre lo aveva guardato a tratti, indossava una vestaglia da casa di raso bianco, guardai il suo seno, i suoi capezzoli erano turgidi, si stava eccitando

· “Allora ti piace?”

· “No, non credevo ci fossero donne capaci di andare con cinque uomini insieme è una vergogna, e tu sei un maniaco guardone”

Il tono della sua voce era sceso la sua voce era roca, il suo viso iniziava ad arrossarsi per l’eccitazione

· “Già però ti stai eccitando”

Portai una mano sul suo seno, sbottonai la vestaglia fino alla vita

-“Sei impazzito fermo, ti prego fermo”

Senza ascoltarla infilai una mano nella vestaglia gli accarezzai un seno, e strinsi leggermente il suo capezzolo duro tra l’indice e il medio

· “Bugiarda, vedi che ti piace ti sei eccitata, e guarda lo sono anche io, non per il film ma per te, ti ho spiato molte volte per vederti nuda ma, non riesco a cancellare la tua immagine nel bagno il tuo viso la tua schiena, il tuo sedere”

· “Ti prego perdonami, un figlio non dovrebbe vedere certe scene scusami e perdonami se puoi..”

· “Non devi scusarti, te l’ ho detto eri stupenda”

Leggermente gli afferrai una mano, non senza incontrare resistenza la portai sulla mia patta

· “Lo vedi cosa hai combinato”

· “E’ davvero questo che vuoi? Io sono tua madre, sei un pervertito un pazzo tu…”

Lasciai la sua mano sul mio pacco, la teneva ferma sulla mia eccitazione aveva nascosto il suo viso poggiandolo sulla mia spalla

· “Guarda il film, so che questa situazione ti piace”

Rialzò la testa, lentamente sbottonai gli altri bottoni della vestaglia, poi gli poggiai la mano sul ginocchio, risali lentamente sfiorando l’interno coscia, quando la mia mano arrivò alla fine poggiai i polpastrelli sulla stoffa delle mutandine, erano bagnate

· “Si sei eccitata, molto eccitata”

Tirai giù le mutandine fino alle ginocchia, poi scesero da sole l’aiutai con la mano ad alzare le gambe, le mutandine caddero a terra, insinuai le dita tra le labbra della fica, iniziai a carezzare prima le grandi, poi le piccole labbra, le mie mani colavano dei suoi umori

· “Fermati, ti prego, sei ancora in tempo”

Inspirò lentamente come per calmarsi poi continuò

· “Fermati, ti giuro che proverò a dimenticare tutto a perdonarti se ti fermi ora, e tu proverai a perdonare me”

· “Non voglio fermarmi”

Iniziai a masturbarla,la penetrai con due dita e iniziai un lento su e giù,

-“Sei un lago, non sapevo che una donna riuscisse a bagnarsi tanto”

Gli occhi di mia madre erano lucidi, per l’eccitazione e per la vergogna

Aumentai il movimento delle dita, con il pollice gli stimolavo il clitoride, inizio a mugolare a denti stretti, gli piaceva ma si vergognava troppo per ammetterlo

· “Diamine! Tirami fuori il cazzo non vedi che sta scoppiando!”

Teneva gli occhi chiusi,portai le sue mani sulla mia cinta, tentò goffamente di tirarmi fuori l’uccello, quando ci fu riuscita lo accarezzo senza guardarlo

· “Ti piace il mio cazzo, guardalo!”

Poggio lo sguardo sul mio cazzo

· “Potresti far felice qualsiasi donna, perché tormenti me”

· “Perché tu mi ecciti e a te che voglio dar piacere, alla troia che si fa sbattere nei bagni dei cinema”

I suoi gemiti si trasformarono in un sensuale lamento, le lacrime continuavano a scendere sul suo viso, accompagnava con movimenti del busto le mie dita che la penetravano, le sue mani delicate ora cingevano il mio membro, mi stava masturbando con due mani, faceva scendere le mani delicatamente, non stringeva il pene lo accarezzava, le sue manine piccole e delicate mi stavano regalando emozioni stupende, poi continuo a masturbarmi con una sola mano mentre con le unghie dell’altra mi graffiava l’interno coscia, la sua mano ed il suo bacino si muovevano in sintonia con le penetrazioni delle mie dita, apri la bocca e iniziò a gemere forte, stava godendo!

· “Ti piace”

· “Si..Si mmm mm”

Era venuta

· “Hai goduto”

Non mi rispose

Mi avvicino ancora di più a lei, quasi tirandomi per il fallo, inizio a masturbarmi lentamente, mentre con l’altra mano mi accarezzava i testicoli. Mi stava masturbando in un modo meraviglioso,lentamente faceva scendere la sua mano fino a scappellarlo completamente, non riuscivo a capire

· “Avanti vieni anche tu”

· “Così mamma con calma, è stupendo”

Mentre mi masturbava gli raccontai di tutte le volte che l’avevo spiata nel bagno, e di tutte le volte che mi ero masturbato tra le sue mutandine, lei scosse la testa e pianse ancora

· “Sei pazzo, se lo sapevo sarei stata più attenta”

· “E cosa avresti fatto, dovevi tappare tutti i buchi della serratura”

· “Avanti bambino”

Quasi mi spaventava a volte sembrava morire dal piacere e apprezzare il mio cazzo, altre mi guardava quasi con odio

Aveva sentito il mio cazzo gonfiarsi ancora di più si era accorta che stavo venendo

Il primo getto di sborra le imbrattò la pancia, gli altri uscirono lentamente, non aveva accelerato il ritmo della sega, seguirono molti altri getti di sperma, come lava bollente le scendevano sulla mano, tirò in dentro il fiato soddisfatta, mi aveva regalato l’orgasmo più lungo e più intenso della mia vita

· “Sei stata meravigliosa, una meravigliosa baldracca”

Si alzò per andare in bagno a lavarsi le mani, ma io la bloccai ancora, mi inginocchiai tra le sue cosce, infilai la testa tra le sue cosce, divaricai ancora di più le sue gambe, in quella posizione potevo vedere il so buchetto, la fica era oscenamente larga e bagnata

· “No, non così, mi.. mi vergogno, sei un cane”

· “Avanti, così sei ancora più bella”

Potevo vedere la pastiglietta anale con le sue crespature contornata di riccioloni neri, iniziai a leccare il buco del culo poi con le mani gli apri le lebbra vaginali infilai la lingua più a fondo che potevo, lasciando il mento mezzo affondato nel suo spacco leccai avidamente i suoi umori che ora tornavano a colare copiosi

· “mgh mgh mmmhh”

Iniziò a singhiozzare, capivo che gli stavo dando piacere

Iniziai a muovere il mento nella sua spacca con la lingua lambivo a colpi veloci il clitoride, ogni volta che la punta della mia lingua toccava la sua perla la mamma aveva un sussulto, inizio a roteare in bacino, tirai indietro un dito lo poggiai nell’apertura del suo buco posteriore, era talmente ben lubrificato dai suoi umori che entro facilmente, sentivo il suo canale molto stretto

· “Non e mai stato qui papà”

· “No” Mi disse quasi impaurita ma in preda all’eccitazione del prossimo orgasmo

Spinsi più forte il dito, poi due mia madre caccio un urlo ma non era per il dolore stava godendo, singhiozzava e si dimenava come se fosse stata presa da spasmi,

continuai a leccarla lentamente

· “Sei un bastardo”

· “Sei venuta ancora troia”

Mi alzai e mi sdraiai vicino a lei, mi carezzo dolcemente il membro

-“Che Dio ti perdoni!Che Dio ci perdoni”

Intanto il mio cazzo aveva preso vigore mi inginocchiai davanti a lei, il mio sesso era a dieci centimetri dalla sua bocca

· “NO” Disse categorica lei

· “Perché vedrai ti piacerà”

· “No non voglio, poi tra poco rientrerà tua sorella”

Aveva ragione, io rimasi sul divano lei andò a cambiarsi poi prese posto vicino a me, mi guardava con sguardo interrogatore

· “Dimmi la verità” Disse poi in tono serio

· “Hai spiato e desiderato anche tua sorella?”

· “E’ molto bella”

· “No io non ti permetterò di toccarla, e una ragazza pura e tu..”

· “Pensa una cosa mamma,. se papà venisse a sapere che quando vai al maneggio con Sonia tu ti fai sbattere dai tuoi amici, potrebbe arrivare a pensare che Sonia è tua complice”

· “No non ne saresti capace”

· “Sai cosa farebbe papà a Sonia se la crederebbe tua complice?”

· “Tu …quello che e successo tra noi”

· “Spero non sia finito”

· “Tua sorella darebbe la vita per te”

· “Anche io per lei, poi lo dice lei stessa che è innamorata di suo fratello, tu hai molta confidenza con lei, potresti aiutarmi”

Mia madre rimase senza parole per qualche secondo, attaccai ancora,

-“Povera Sonia”

· “Non so come finirà questa, ti voglio bene, ma se succederà qualcosa a Sonia la pagherai”



Sonia rientrò alle undici spaccate, parlammo della giornata passata era euforica

-“Cosa c’è bambina” Gli chiese la mamma

· “Nulla, mi spiace dirlo ma sono felice che papà per due giorni non ci sia, posso dormire nel lettone grande con te mamma? Ho preso un film con quell’attore americano che piace anche a te Francy, possiamo vederlo tutti e tre assieme al lettone? E da tanto che non stiamo tutti insieme”

· “Per me va bene”

Guardai mia madre con aria complice lei quasi mi fulminò con uno sguardo.

Ci preparammo per la notte, in camera di mia madre io ero l’unico a dover ancora indossare il pigiama, mia madre indossava un pigiama estivo maglietta corta e pantaloncini di raso, il pigiama di mia sorella era il solito, una camicia leggera di mio padre e mutandine, prima di andare in bagno feci l’occhiolino a mia madre, forse sbagliavo ma mia madre stava per farsi prendere da questo gioco perverso e questo accresceva la mia eccitazione, in un secondo infilai i boxer, il mio pigiama, poi accostai l’orecchio alla porta, volevo vedere se mia madre mi avrebbe ‘agevolato’

· “Allora Sonia, a me puoi dirlo, come mai eri così eccitata oggi?”

· “Te l’ ho detto ma sono contenta perché per una vota possiamo passare un po di tempo noi tre assieme, quando c’è il babbo tante cose non si possono fare”

· “Sicura? Non è che sei felice perché finalmente ti sei trovata un fidanzato? Sarebbe ora hai diciassette anni ora, vuoi diventare zitella?”

· “Ma dai mamma che discorsi mi fai”

· “Ascoltami bene bambina, facciamoci una promessa reciproca, tutto quello che diremo stasera rimarrà un nostro segreto, va bene, lo giuri?”

· “Va bene mamma anche se io con te non ho segreti”

· “Su dai che qualcuno c’è l’ hai, la mamma non è stupida, so cosa fai nel bagno quando rimani dentro per mezz’ora”

· “Ma mamma… beh io mi vergognavo un po a dirtelo”

· “Non preoccuparti alla tua età e una cosa normale, mi preoccuperei se così non fosse, ma alla tua età, sarebbe bello dividere certe sensazioni con un compagno, non dirmi che non hai mai desiderato che un ragazzo ‘giocasse’ con te”

Sonia rimase in silenzio

· “Sonia ti giuro che resterà un nostro segreto”

· “Ma.. mamma, mi vergogno un po a dirtelo, si c’è un ragazzo al quale penso mentre mi.. mi tocco, è l’unico che voglio e l’unico che non posso avere”

· “Gia immaginavo”

· “Cosa immaginavi?”

· “Parli di tuo fratello vero?”

Sonia assenti con la testa

· “Anche tu piaci molto a lui, lo vedo sai come ti guarda non sono stupida, a volte non ti guarda come un fratello ma.. beh hai capito, devo confessarti una cosa, ricordi mia cugina Rosalia , lei aveva un fratello della sua stessa età un giorno mi ha confessato che…, se vi piacete e vi volete bene non c’è nulla di male”

· “Io mamma credo di amarlo”

· “lo so bambina mia”

· “E se a lui io non piaccio”

· “Te lo ho gia detto, ti guarda come un uomo guarda una donna, forse, si forse ti ama”

· “Dio Mio mamma sarei la ragazza più felice del mondo,ma tu, tu non ti arrabbieresti?”

· “Tuo padre forse, non io, anzi mi farebbe piacere se scoprissi…” Avevo sentito abbastanza, aprii la porta del bagno e mi avviai verso il letto -“C’è posto per me?”

· “Si “ Disse la mamma “Mettiti in mezzo”

Come mi sdraiai mia sorella si abbraccio di lato a me, rimanemmo un po così, mentre parlavamo mia sorella strusciava il seno sul mio petto, iniziai ad eccitarmi la mamma se ne accorse subito, si alzò per andare in bagno, poi tornò, aveva trovato la scusa

· “Ragazzi mi sono dimenticata di andare a fare la puntura alla signora Carmela, mi spiace ragazzi ma se salta anche oggi quella povera vecchia dovrà rifare l’intera cura, andrò a piedi tra un’oretta sarò qui se non inizia a chiacchierare, scusate ciao”

La signora Carmela era venuta nel pomeriggio a fare la puntura ma questo Sonia non lo sapeva. Sonia si appiccico ancora di più a me

· “Sorellina, fammi un po di spazio non starmi così addosso”

· “Sei cattivo mica fa caldo, dai mi piace stare vicino a te, non possiamo mai stare insieme”

· “Non è per questo, anche a me piace stare insieme a te,ma”

· “Allora e per quello”

Indico la mia erezione,

· “Si bambolina e per quello”

· “Liberalo se vuoi, non è la prima volta che lo vedo”

· “A si, e quando l’avresti visto”

Le nostre voci si erano abbassate e fatte roche dall’eccitazione

· “Ti ho guardato ogni volta che mi è stato possibile, tu fai lo stesso effetto a me” La baciai sulle labbra, lentamente gli sfilai la maglietta, poi le mutandine

-“Sei bellissima”

· “Francy io ti amo”

· “Sonia asc…”

Poggio le sue labbra su le mie per farmi tacere, si abbassò afferro i boxer e tirò per sfilarmeli, l’aiutai alzando il sedere, tolti i boxer guardo il mio sesso in erezione

· “Visto da vicino è ancora più bello e più grande”

· “Vieni” Gli dissi gli afferrai una mano e la feci sdraiare vicino a me

Iniziai ad accarezzarle i seni,anche se sdraiata non accennavano a piegarsi, scesi con la mano fino alla sua fichetta, insinuai un dito nell’apertura

· “Sei bagnata” Lei arrossì

· “Si Quando sono vicino a te sono sempre eccitata”

La masturbai lentamente, lei intanto accarezzava il mio sesso per tutta la sua lunghezza tenendolo tra il medio e l’anulare, poi si fermò

· “Cosa c’è Sonia”

· “Io,io ti ho spiato molte volte mentre facevi l’amore con le tue ragazze in casa, ti prego non portarle più, ci sono io per te, io ti amo, e farò tutto quello che desideri”

· “Sei dolcissima”

Le baciai i seni sodi succhiando i capezzoli, iniziai a masturbarle il clitoride, le mie dita si erano riempite di secrezioni appiccicose, strinse più forte il mio cazzo e inizio a sollevare il bacino

· “Dimmelo quando godi” Gli dissi “Mi piace sentire la mia donna che lo urla”

· “Si sto per godere, è stupendo, non è mai stato cosi bel… bel Godo,sii godo”

Lentamente si riprese, il primo orgasmo della sua vita che non si era procurata da sola, mi guardò, il suo sorriso era radioso.

Scesi con la bocca fino alla sua fica, leccai le grandi e le piccole labbra, poi infilai la lingua nella stretta apertura

· “Apri le cosce più che puoi”

Spalancò le gambe infilai la lingua più che potei iniziai a muoverla in tutte le direzioni, lei gemeva forte, aveva capito, mi piaceva sentire le sue sensazioni

· “Si è stupendo si”

Sempre tenendo la lingua in lei, con il pollice masturbai il clitoride

-“E’ bellissimo, mi fai godere ancora non fermarti…… umhh godo godo ancora”

Continuai così ancora finche lei non mi tenne ferma la testa

· “Aspettami gira la testa, Dio che bello”

· “Guarda” Dissi alzandomi e portando il mio viso vicino al suo “Sei un lago” Provai a baciarla, all’inizio si ritrasse ma poi mi baciò assaporando i suoi umori

-“Voglio, lo voglio in bocca”

· “Sei una puttanella Sonia”

Poggiai le spalle alla spalliera del letto, lei si sistemo tra le mie gambe

-“Guidami tu”

Gli afferrai i capelli, baciò per un po la cappella

· “Apri la bocca ora”

Apri la bocca, alzai il bacino e gli misi la cappella in bocca, sempre tenendo una mano premuta sulla testa le dissi

· “Avanti, cosi brava, giù ingoialo più che puoi, attenta hai denti, a sei brava sembri nata per fare pompini”

Ci stava prendendo gusto veramente, roteava la lingua sulla cappella e lo prendeva in bocca fino a metà, ora mi stava veramente scoppiando, provai ad alzarla ma al primo tentativo rimase attaccata, poi si stacco

· “Ti è Piaciuto?”

· “Si molto, e a quanto pare è piaciuto anche a te”

Era a gambe aperte sopra di me, toccai la sua fica era la prima volta che toccavo una fica cosi bagnata, gli umori gli scendevano fino a metà dell’interno coscia,

senza dire nulla si abbasso su di me, circondo la cappella con le labbra vaginali, ti voglio dentro, la guidai lentamente, senti la cappella entrare a fatica i miei quasi diciannove centimetri erano troppo per una vergine, scese lentamente senza fermarsi fino a prenderselo fino alla radice

· “Aspetta, non muoverti” Mi disse quasi in lacrime Masturbai il suo clitoride con il pollice, la mia bocca era incollata alla sua

-“Dio mi hai aperta”

Si sollevo leggermente lasciando sulla radice del mio nervo alcune macchie di sangue, rimanemmo cosi per almeno venti minuti, poi senza toglierlo da dentro la voltai, lo sfilai per meta, un mugolo sfuggi dalla sua bocca, la scopai lentamente, dolcemente, per un altro quarto d’ora, mi muovevo un po più velocemente il suo viso si stava rilassando

· “Mi piace, mi riempie, fottimi come fai con le tue puttane”

Continuai a scoparla lentamente

· “Avanti, voglio che sbatti la tua puttanella, non mi hai chiamato così prima”

Incazzato ed eccitato iniziai a sfotterla lentamente, ma diversamente da prima ora lo sfilavo tutto per poi rientrare fin quasi alle palle

· “Sii, cosi”

Gemeva e piangeva ma ad ogni colpo il piacere cancellava il dolore, mi accorsi di questo quando rilassò i muscoli delle gambe, iniziai a sbatterla velocemente lo sfilavo per meta per poi infilarlo con foga, la sbattevo a colpi secchi, inizio a singhiozzare di piacere

· “Si, mi riempie, mi spaccami così mi piace, mi fai godere anco…godo amore mio godo, vieni anche tu mettimi incinta, si ingravida la tua sorellina”

Ero al limite e quelle parole mi diedero il colpo finale, iniziai a schizzare nella pancia di mia sorella, hai primi fiotti lei ebbe un altro orgasmo.

· “Sei Stupenda lo sai?”

· “E tu sai che ti amo fratellino”

Alzai la testa con una mano asciugai il sudore che mi colava dalla fronte, un ombra mi attiro la mia attenzione verso la porta, ma forze erano solo l’ebbrezza del dopo orgasmo…..

Continua...
 
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