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Serena, la troia di Mattia, Storia di una studentessa universitaria...

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Gnu/Linux4ever
view post Posted on 9/5/2012, 16:34




La conoscevo da un annetto, tramite i moderni programmi di comunicazione e social network che spopolano ai nostri giorni... ovviamente parlo di Serena.
Serena era una ragazza di 19 anni, appena diplomata che stava cercando il suo cammino verso il futuro tra diverse università e facoltà.
Diverse sere, tornando a casa dopo le varie giornate che trascorrevo passavo il tempo a scrivermi con lei e, visto il non breve lasso di tempo in cui ci scrivevamo avevamo raggiunto una buona confidenza. Serena era solita a raccontarmi dei suoi problemi con il suo ex ragazzo, da lei lasciato poiché lui non gli prestava mai le dovute attenzioni, stando alla versione di lei. Addirittura pensate che Giovanni, il suo ex, durante il giorno del suo compleanno si era limitato a regalarle una birra da bere. Così passavano le serata, con Serena che mi raccontava spesso di come veniva trattata con indifferenza dal suo ex, nonostante gli avesse donato la sua verginità e tutte le volte in cui lei voleva vederlo e lui le dava buca.
Con il passare del tempo nacque tra me e lei una sorta di amore a distanza, con lei che aveva scelto di studiare presso l'università di Parma, appositamente per esser più vicina a me e potermi vedere.
Non immagino le spese che i suoi genitori dovettero sostenere, visto che le pagavano un appartamento dove stare le notti, oltre a comprargli un portatile che alla fin fine assunse altri scopi non proprio scolastici! Ehhh... si Serena era solita ad inviarmi delle sue foto nuda, oltre che videochiamarmi e farmi degli spettacolini in diretta. Questi spettacoli consistevano in dei ditalini che si faceva in diretta mentre la sua compagna di stanza, Laura non era presente in stanza. Altre volte Serena mi faceva questi spettacolini dal bagno dell'appartamento, mentre i suoi coinquilini guardavano tranquillamente ed ignari di tutto la televisione.
Altre volte quando era a casa sua, a Pesaro Serena si destreggiava con la macchina fotografica per farmi delle foto particolari dal suo bagno di casa e dalla sua stanza, ovviamente tutto ad insaputa dei suoi genitori.


Da parte mia era amore, da parte sua credo solo voglia di scopare... comunque mi presentai al primo appuntamento, in stazione a Milano, il 15 ottobre con una rosa per lei. Dimostrai a Serena che da me stava ricevendo il lato migliore che un uomo possa donargli ed infatti era così ,almeno finché non mi tradì.
Passammo la giornata a girare per negozi fino ad arrivare al parco Montanelli. Ci accoccolammo su una panchina lontana dalla gente. Tra baci e coccole inizia a far scivolare la mia mano sotto i suoi vestiti, dentro i pantaloni, per fargli un ditalino. Con il tempo ebbi modo di scoprire che Serena era veramente senza inibizioni, era disposto a far questo e tante altre cose anche in luoghi pubblici all'aperto.
Alzandoci dalla panchina e camminando finimmo in una vietta stretta del parco abbastanza coperta da occhi indiscreti. Spinsi Serena contro il muro, senza farle male, apri la lampo dei jeans e tirai fuori il mio arnese. Serena si inginocchio subito ed incomincio a farmi uno stupendo pompino. Succhiava con avidità il mio pene, emettendo qualche verso: “Guguguglu... glu... gugu”
Visto e considerato che mi sentivo un pelino a disagio a fare queste cose in pubblico il pompino non durò molto, estrassi il mio pene, mi segai e gli venni direttamente in bocca. Serena ingoio la mia sborra con gusto, si alzo per sistemarsi e con molta indifferenza ripresa a camminare con me per il parco.

Visto la situazione e visto che non conoscevamo bene la città la prima volta in cui feci sesso con lei fu in un parcheggio al coperto, lungo delle scale adibite al personale. Come trovammo questo posto coperto... iniziammo a baciarci senza freno, e devo dire che ricordo bene i suoi baci con la lingua dove riusciva a mettertela tutta in bocca quasi si trattasse della centrifuga di una lavatrice.
Serena si inginocchiò e mi sfilo il pene fuori dalla lampo, pronta a succhiarmelo dalla pazza gioia.
Ero appoggiato con la schiena contro un muro e decisi di ribaltare le nostre posizioni, per poi farla girare di fronte al muro, con le sue mani contro il muro.
Le abbassai pantaloni e slip per poi spingerle giù la schiena tanto che lei arrivo a stare a 90 gradi in una posizione penso, molto scomoda. In quella posizione iniziai a penetrarla aggrappandomi ai suoi fianchi. Davo un ritmo sempre più veloce ai colpi di rene che gli davo e la sentivo gemere e gridare “Siiii ancora...”.

Nelle diverse volte in cui feci sesso con lei ogni volta che ci vedevamo provai più volte a penetrarle l'ano. Serena non aveva mai fatto sesso anale, ed io fui colui che gli rompei il culo.
La preparai giorno per giorno, facendole dei ditalini nell'ano per abituarla... ricordo una volta che le misi due dita in culo in un parco e lei si girò verso di me, trattenendo le urla, con uno sguardo in volto di pietra e la bocca spalancata.
La prima volta che penetrai il suo ano vergine fu a Novara, dietro il cimitero di una chiesa...
Si è un brutto posto dove farlo e mi sentivo spesso in colpa, ma a ripensarci ora... no!
(Ci ho risparmiato un sacco di soldi in motel e hotel per una ragazza che si è rivelata poi essere una troia che si faceva sbattere da chiunque!)

Passammo le vacanze di natale distanti a causa appunto della distanza che ci separava. Lei mi raccontò di aver trascorso il natale in montagna con i suoi amici di cui mi parlava spesso: Mattia, Marco, Valentina e Noemi.
Un giorno controllai la sua posta e-mail, poiché i primi giorni in cui Serena era andata a stare a Parma era prima di un computer per controllare la sua casella di posta.
Controllai la sua posta alice... poiché lei aveva preso ad aver comportamenti sempre più strani e dentro vi trovai una ventina di e-mail vecchie ed alcune abbastanza recenti in cui lei inviava foto di lei nuda a gente conosciuta su internet. Da qui nacque una lite che in parte segno negativamente il nostro rapporto poiché lei continuo a rinfacciarmi di essere geloso. La mia ragazza manda foto a chiunque su internet e non dovrei esser geloso?
Certo che avevo motivo di esser geloso di una ragazza tanto disinibita da dar via la sua verginità anale all'aperto, contro un muro dietro un cimitero...
Serena si giustifico dicendo che erano vecchie conversazioni, dove cercava di “conoscere” l'universo maschile e capire cosa voleva di più dalle ragazze.

Avemmo modo di vederci il primo febbraio a Milano, sotto la fredda neve... allora visto il cattivo tempo, contro ogni previsione andammo in una camera di hotel. Prima di scendere dei particolari esclamo solo la frase: “Cosa abbiamo fatto!!! di tutto!”
Come misimo piede nella camera, con letto matrimoniale, Serena chiuse la porta a chiave ed iniziamo a toglierci le giacche. Nacque un “impeto di sesso” ci abbracciammo e baciammo con foga. La misi giù e gli misi subito il mio arnese in bocca. Ciucciava il mio arnese con foga ed avidità, e inizia a levarmi i pantaloni che erano ancora tra le mie gambe. Tolsi il mio pene dalla sua bocca, mentre lei sembrava un po contrariata... evidentemente aveva voglia di sborra calda in gola!
Mi misi sopra lei e le dai un bel po di colpi forti senza preservativo, nella tipica posizione del missionario.
Poi la feci girare a pecorica, dopo un suo altro pompino, mi misi il preservativo ed inizia a montarmela a pecorina. Serena godeva, godeva e godeva urlando di piacere “Siii amore!”.
Serena volle sfidare la mia virilità a letto con diverse frasi al punto che le dissi:
“Attenta a non sfidarmi... che ti rompo il sederone”
e lei per controbattere:
“Se se tanto non ci riesci”
Tolsi il mio pene dalla sua vagina e feci per iniziare a leccargli l'ano per penetrarla.
Serena in quella posizione emise un rumore...
“PPPrrrrrrRrrrRrrrr...”
Calò nella camera un silenzio ed un momento di imbarazzo seguito dalle sue risa ed io che cercavo di metterla a suo agio.
Mi faceva un po' schifo dovergli leccare l'ano dopo che aveva appena scoreggiato allora le peentrai a secco il suo ano. Sentivo Serena lamentarsi del fatto che bruciasse, allora cercai di essere rapido nell'incularla. Molto rapidamente inizia a sentire i suoi gemiti di piacere che ormai conoscevo bene e lei che mi incitava a venirgli dentro l'ano.
Quel pomeriggio passai una bella oretta a fracassarle l'ano penetrandomela più volte.
Arrivato il momento di lasciare la camera dell hotel iniziammo scherzare con frasi giocose visto che Serena stava accusando un po di dolore a star seduta ed a camminare
“Serena hai visto che ti ho rotto il culetto?“
e lei ricambio: “Sisi ed io ti ho rotto il cazzo”.
Sempre giocosamente le risposi: “Si è proprio vero hai rotto il cazzo!”
Prima di uscire Serena notò sul cellulare un messaggio arrivatogli mentre me la sbattevo a pecorina a letto. Lei disse che era un messaggio di Mattia per sapere come stava...

Tre giorni dopo mi lasciò mentre ero a letto, malato per esser andato a Milano per lei sotto la neve.
Ora molti penseranno che son stato uno stronzo di ragazzo a scoparmela in questi posti e modi... peccato che ho omesso tutte le volte in cui mi son presentato da lei con una rosa, con una sorpresa ed anche tutti i momenti unici che gli ho fatto passare. Ma non vedo motivo per cui ci si debba giustificare per una troia da strada.
Infatti, quel giorno stavo male per esser stato lasciato senza un motivo ben chiaro ed inziai ad indagare... scoprendo che da inizio dicembre, mentre eravamo distanti per el feste aveva rirpeso a scriversi con il suo ex. Serena aveva dato il suo nuovo numero di cellulare a Giovanni di cui ignoro le conversazioni, ma posso dir ben bene che sui vari social network ho trovato le loro conversazioni dove lui gli chiedeva di inviargli foto hot e di mostrarsi in webcam mentre era sotto la doccia.
Trovai anche conversazioni dove organizzavano i loro appuntamenti. Come se non bastasse venni a sapere da lei che il suo amico Mattia, grande appassionato di trenini (qualcosa non doveva esser andato per il verso giusto nella sua infanzia per aver questa malata ed ossessiva passione), iniziò a fargli la corte nel giorno stesso in cui lei si era lasciata con me. Scoprì anche che Mattia da tempo le consigliava di lasciami, da vile serpe puntata in un fianco, iniziò anche a corrompere i comuni amici pur di darle i passaggi in macchina. Mattia divenne il suo ragazzo... e non mi stupirei affatto se Serena si riducesse a far giochini come sesso a due oppure scambio di coppia con l'altra sua coppia di amici.

Io e Serena continuavamo a scriverci per messaggi litigando, visto che io non riuscivo a digerire il trattamento che mi aveva riservato dopo i tanti momenti belli passati insieme (quelli omessi).
Ci vedemmo ancora due volte a Milano, tutto ad insaputa di Mattia. Mattia veniva a sapere dei nostri incontri solo dopo qualche giorno. La situazione divertente è che mentre io me la tenevo per mano camminando per le vie, mentre lei mi imboccava durante il pranzo, mentre ci baciavamo ed abbracciavamo lui, senza sapere che lei era con me gli inviavi questi messaggi a cui Serena rispondeva senza dirgli la verità.
La seconda volta che la vidi, riusci a convincerla ad andare in motel con me. Bhè un ragazzo che ha sofferto, per esser stato tradito e mentito più volte da questa troia... come credete che se la sia scopata in motel? Certamente è stata una grandiosa scopata violenta dove il mio pensiero fisso era:
“Vedi Mattia cosa succede a giocare con i trenini? Trascuri la ragazza ed io me la inculo!”
Feci inginocchiare Serena per farmi fare un pompino, mentre spingendogli la testa le davo un ritmo osennato. Poi la feci salire a pecorina ed iniziamo a far il normale sesso vaginale che visto la situazione ed i sentimenti, non mi soddisfava. Sempre nella posizione a pecorina, sali con le ginocchia sul letto insieme a lei, iniziando a mettermi sopra di lei ed a montarmela proprio come la vacca che ha dimostrato di essere. Purtroppo anche questo non mi soddisfava, allora levai il mio arnese e lo puntai a secco sul suo ano. La stantuffai in un modo così violento che sicuramente quando il suo ragazzo ci fà tutt'ora sesso anale, non trova molta resistenza a metterglielo dentro l'ano. Finalmente stavo godendo, ma non era per la prestazione fisica, non era per aver concretamente rotto il culo a Serena, era perché mentre quella serpe scriveva messaggi sul cellulare del tutto ignaro di quello che stava accadendo... avevo avuto la mia vendetta!

Edited by Gnu/Linux4ever - 9/5/2012, 17:59
 
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Varex
view post Posted on 3/2/2014, 14:45




ma l'italiano non lo insegnano più a scuola?
 
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