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BUONA LETTURA!Ciao, mi chiamo Teresa e questa è l’avventura che mi ha fatto realmente capire quanto amo i ragazzi più giovani di me.
Sono una quarantaquattrenne sposata da ventidue anni e con un figlio di venti. Ho sempre amato andare in palestra e tenermi in forma, sin da quando ero molto giovane, ed è sicuramente grazie a questo che adesso, alla mia età, posso vantarmi di un fisico ancora piacente. Sono alta 1,78 cm, magra con un sedere alto e una quarta abbondante che sembra non voler mai cedere alla gravità. Sono mora ma da un paio di mesi mi sono fatta bionda, cosi, tanto per cambiare. Ieri pomeriggio ero in casa a fare una pulizia generale e mio figlio era a studiare in camera sua. Verso le 16 suona il campanello, rispondo al citofono. Era Paolo, un compagno di università di mio figlio e lo invito a salire, evidentemente dovranno studiare insieme. Dopo qualche secondo ecco che entra il ragazzo: un bel giovanotto di un metro e novanta circa con una camicia aperta sul davanti che lascia intravedere un petto sfinito dalle ore sulla panca in palestra, pantaloni di tessuto leggero fino al ginocchio e stretti che lasciano apparire le rotondità del suo sedere e anche del suo pacco. Lo vedo annichilito di fronte a me. Evidentemente la mia tenuta da casa lo ha colpito. Indosso un vestitino corto, leggero, bianco e molto stretto che sul dietro lascia intravedere qualche centimetro delle mie natiche rotonde, molto scollato e dato che dovevo pulire e volevo maggiore comodità avevo deciso di non mettere su il reggiseno e quindi si notava all’istante, a vedermi, quanto sono grandi e quale forma hanno le mie tette, anche perché il vestito è cinto proprio sotto il seno. Due saluti distinti e il ragazzo vola in camera da Roberto (mio figlio). Dopo aver pulito la camera da letto vado in soggiorno e spolverando il comodino accidentalmente il libretto degli assegni cade giù e scivola sotto il divano: guardo guardo ma non riesco proprio a vederlo, cosi vado in camera di Roby e chiedo a Paolo se può venire a darmi una mano a spostare il divano (N.B.: mio figlio ha il gesso ad un braccio dunque non mi sarebbe stato d aiuto). Così lo invito a seguirmi in sala e ho come una vaga impressione che nel seguirmi il suo sguardo non riesca a distogliersi dal mio sedere, così, per giocare, faccio finta che improvvisamente mi cada l anello che ho al dito e mi piego per raccoglierlo. Paolo, sorpreso, non riesce ad evitare l’impatto col mio sedere . Sento il suo cazzo sul mio culo, una fantastica sensazione. “Scusa” mi fa tossendo, “Di niente Paolo, tranquillo” rispondo io col sorriso. Arriviamo al divano e gli chiedo di alzarlo affinché possa raggiungere il blocchetto. Il ragazzo obbedisce in silenzio, alza il divano ed io non riesco a rimanere indifferente di fronte ai suoi bicipiti gonfi come palloncini dallo sforzo. Mi piego a novanta per raccogliere il blocchetto, e lui, che era dalla parte opposta alla mia, riesce a vedere perfettamente le mie tette dall’ampia scollatura, così decido di prolungare di qualche secondo il suo momento di estasi, mi piace essere al centro dell’attenzione e fortemente desiderata. “Grazie tesoro” dico al giovane, “Di niente signora…Si figuri”, risponde. “Non farmi sentire vecchia, dammi del tu… Ti va qualcosa da bere?”, “Ah, d’accordo, prendo volentieri un bicchiere d’acqua”, “Ok, di là, andiamo”. Mi segue in cucina e continua imperterrito a guardarmi il culo, lo sento, mi sento il fiato sul collo, vorrebbe strusciarsi ancora, lo so. Quando arrivo in cucina, faccio per prendere i bicchieri dallo scaffale in alto quando sento che Paolo mi prende per i fianchi e comincia a strusciare il suo pene sul mio culo, sto al gioco e inizio a dondolare a destra e sinistra, cosi da sentire il suo cazzo su tutta la larghezza del mio sedere. Le mani dai fianchi passano alle mie grosse tette che quelle sue mani forti e grandi subito tirano fuori dal vestitino, non gli entrano tutte in mano, sono troppo grandi, me ne compiaccio. Continuo a sentire il suo cazzo sul mio culo e i bottoni dei suoi pantaloni scoppiano uno dopo l'altro. Mi volto a tette scoperte e vedo i suoi slip che a malapena riescono a coprire tutto il su pene messo di traverso, un bastone enorme, che mi fa eccitare tantissimo alla sola sua vista. Lo sapevo!! Era ovvio che avrebbe preso le mie tettone e si fosse messo i capezzoli in bocca, lo fanno tutti quando le vedono, che bello! Io non resisto più, gli tocco il cazzo, sempre più gonfio, sempre più grosso, sempre più lungo, la tela degli slip non riesce quasi a mantenere la sua consistenza così infilo una mano dentro ad esse ed estraggo il suo pene di dimensioni non umane, un cazzo mai visto in vita mia, più unico che raro: muoio dalla voglia di mettermelo in gola! Così mi chino eccitata come non mai e comincio a leccare tutta la sua cappella che a fatica mi entra in bocca mentre lui continua morbosamente a stringere e a strizzarmi le tette dall’alto, che buongustaio!…e che cazzo che ha…mmm…
Edited by ~•ShivazZ•~ - 3/11/2012, 19:04
