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Caldo infernale

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Aragorn
view post Posted on 24/5/2009, 14:53




Oggi il caldo è infernale, è praticamente da infarto, per cui decido di passare la giornata in un centro commerciale, da dove, se potessi, uscirei a notte inoltrata. Appena entrata tiro un sospiro di sollievo e mi soffermo sulle griglie che gettano fuori aria fresca dal basso. Mi faccio dolcemente coccolare da quel vento artificiale , senza rendermi conto che la mia gonna leggera svolazza allegra, mostrando le mie gambe lisce ed il mio culetto delineato dal perizoma. Intenta a cercare di rimediare a quell'involontario spettacolo, non mi accorgo che dietro di me un uomo molto affascinante, mi guarda compiaciuto e sorridente. Appoggiato con le spalle contro il muro, calamitato dalle mie forme e dai miei movimenti, divertito e sicuramente eccitato, si avvicina:
"Caldo vero?"
Lo guardo con un sorriso malizioso, trattenendo la gonna con una mano e portando l'altra ad aprire di più la scollatura
" Si...da morire! "
Un uomo che ti eccita con lo sguardo, alto, gran bel fisico, molto interessante e distinto, si allontana continuando a guardarmi ed i miei occhi lo seguono finchè non sparisce tra la folla. Quell'incontro mi lascia un pò perplessa, ma meglio continuare il mio giro. Il desiderio di una dolce voglia fresca , mi trascina alla gelateria, mi siedo al tavolino ed ordino un maxi gelato alla vaniglia, che gusto lentamente rilassandomi sulla poltrtoncina. Ad un tratto quell'uomo riappare e si siede difronte a me con un bicchiere di Martini con ghiaccio e resta a fissarmi senza dire una parola. Io rimango attratta da lui, istintivamente accavallo le gambe ed avvicino il cono alle labbra. Con la punta della lingua comincio a leccare in cima al gelato, lasciando scivolare la dolce crema alla vaniglia sulla mia lingua, appoggio le labbra su quella fredda delizia per succhiarne più possibile e poi mi mordo le labbra, tutto senza mai staccargli gli occhi di dosso. Lui si dimostra impaziente e beve il suo martini tutto d'un fiato, ma capendo le sue intezioni, mi alzo e mi allontano. Mi fermo ad ammirare dei costumi da bagno molto carini e decido di entrare per misurarne qualcuno, così da avere anche l'occasione di liberarmi per un pò dei miei vestiti, senza rendermi conto che lui mi aveva seguita fin lì. Appena l'ho visto, mi sono sentita lusingata e desiderata, per cui decido di sedurlo ancora. Scelgo dei capi da indossare, alcuni anche molto succinti e chiedo alla commessa di poterli provare e mi dirigo alla cabina, lasciando la porta socchiusa. Lui, non da meno ha fatto intendere alla commessa di essere con me, per cui si avvicina alla cabina senza problemi e scostando appena la porta riesce a sbirciare. Io mi spoglio lentamente,cosciente e contenta che lui mi stia guardando, sbottonando la camicetta, che scivola rapidamente dalle spalle, con un piccolo telo di lino bianco asciugo le mie belle tette davanti allo specchio, con movimenti studiati e solleticando i capezzoli duri. Mi slaccio la gonna di stoffa leggera, che cade giù accarezzando le mie gambe e con la mano passo il telo sulle natiche bianche e sode. Lui è notevolmente turbato e vorrebbe entrare nella cabina, ma io decido di stuzzicarlo cominciando ad indossare i costumi uno dietro l'altro, chiedendo ogni volta il suo parere. Lui sottostà alle mie condizioni, ma all'improvviso quando gli chiedo di slacciarmi un costume lui resta ad osservarmi. Il suo sguardo è impenetrabile, il suo atteggiamento distaccato, mi fa capire che non si muoverà dalla poltrona in cui è comodamente seduto, con la mano mi fa cenno di avvicinarmi, io ubbidisco, quando gli sono accanto gli mostro la schiena, lui slaccia il reggiseno e me lo sfila , mi abbassa gli slip e mi lascia completamente nuda, io cerco di coprirmi con le mani e gli chiedo di allungarmi un nuovo costume e lui rifiuta. Mi sento in imbarazzo , non so come difendere le mie nudità, mi sento alla sua mercè, sono un po’ spaventata e le sue parole non mi tranquillizzano: “Mi piace il tuo corpo, non sono ancora appagato per averti visto nuda, desidero continuare a guardarti ma con le mie regole non con le tue”. Io resto in piedi, in posizione quasi goffa, non so decidermi se mostrargli la mia fica od il mio sedere, così mi sento indifesa, non posso esercitare il mio sex, appeale, nell’incertezza comincio a girarmi su me stessa, poi rifletto, capisco che fino a quando lui non sarà appagato dalla vista del mio corpo non mi libererà. Nella cabina c’è uno sgabello, mi ci siedo tenendo il busto eretto, una mano sotto un seno e gambe aperte a mostrare la mia fica che oggi è completamente rasata. Vedo dai suoi occhi che è affascinato dallo spettacolo, comincio a leccarmi le labbra con la lingua e poi a succhiarmi il capezzolo del seno che sto reggendo, con l’altra mano comincio a sfregarmi la fica , lo faccio con movimenti lenti e studiati cercando sempre di incrociare lo sguardo del mio spettatore. Ora sono tranquilla mi eccita essere ammirata , mi inebria l’idea di comportarmi come una puttana, so che quando il cazzo dello sconosciuto diventerà duro pretenderà che lo soddisfi, sicuramente non si accontenterà di masturbarsi di fronte a me. Ormai sono eccitata anch’io, pertanto mi giro appoggiando le mani sullo sgabello, lascio che l’uomo guardi tutto il mio culo, so che le mie natiche hanno sempre attirato gli uomini, le muovo con malizia, come una vera spogliarellista, poi con una mano mi allargo le natiche e mostro la mia fica rasata. Nello specchio vedo il rosa delle grandi labbra, mi piace guardarmi la fica , mi è sempre piaciuto ammirarmi allo specchio mentre mi masturbo, ora che sono completamente rasata mi eccito ogni volta che mi vedo, senza rendermene conto mi infilo un dito nella vagina e comincio a masturbarmi, in un attimo raggiungo l’orgasmo urlando, ma il mio desiderio non si placa e continuo a tenere le dita nella fica. Quando mi giro il mio osservatore è visibilmente in imbarazzo, vedo il cazzo durissimo sotto i pantaloni, ora è alla mia mercè per cui mi concedo una piccola vendetta: “Vedo che sei eccitato, puoi masturbarti se vuoi, non mi disturbi”.
Lui mi guarda come un cane bastonato e mi risponde:
“Ti desidero, ti voglio, vieni qui, ti prego”.
Sono dura nella replica :
“Mi hai trattato come una puttana e come tale mi comporterò , se vuoi un pompino mi devi 500€ se vuoi scopare me ne devi dare 1000”
L’uomo non ha la minima incertezza, mette una mano nella giacca ed estrai un bel pacco di biglietti da 100 e 200€ ed aggiunge:
“Non li conto neanche, sono tutti tuoi , fai tu quello che desideri, a me basta toccarti, baciare la tua pelle, se non ti vado a genio ti consento solo di offrirmi la tua fica da leccare”.
Sono soddisfatta, l’arroganza è sparita, la mia vendetta è compiuta ora posso pensare al piacere, sì perché il mio sequestratore mi piace ed ho voglia di fare l’amore con lui. Lo faccio sedere sullo sgabello, mi inginocchio tra le sue gambe, gli estraggo il pene, resto ad ammirarlo a lungo, non ne ho visti tanti, purtroppo, in vita mia, ma questo mi sembra stupendo, non per le dimensioni ma per la forma , dritto come una spada con un glande turgido e grosso che esplode nell’istante in cui lo scappello. Mi sento esperta in pompini, so che leccare il filetto e la base del glande fa impazzire gli uomini, per cui mi soffermo a lungo con la lingua in questi due punti. Sono anche maestra nell’arte della seduzione per cui guardo sempre negli occhi il mio amante, quando vedo che sta per avere l’orgasmo mi fermo, lui riprende fiato ed allora mi infilo il cazzo in bocca , lo tengo a lungo fermo eccitandolo solo con colpi della lingua e succhiandolo, quando sento il suo respiro affannato mi rialzo, gli tolgo i pantaloni, mi siedo sulle sue ginocchia e mentre lui mi accarezza le tette gli prendo il cazzo e me l’infilo nella fica, comincio poi a muovermi in alto ed in basso mentre lui mi succhia i capezzoli, il mio amante ha una resistenza straordinaria e mentre io raggiungo il secondo od il terzo orgasmo lui continua a non venire. La posizione comincia a crearmi dolori, i miei sensi sono appagati voglio finire , so quanto gli uomini apprezzino il sesso anale , a me non piace ma voglio giocarmi questa carta , avvicinio la bocca al suo orecchio e gli sussurro :
“Dì la verità , ti piacerebbe sborrarmi nel culo?”
Immediata la risposta:
“Più di ogni altra cosa al mondo”.
Mi rialzo mi giro e metto il culo davanti al suo volto, lui mi lecca vagina e ano con grande decisione, poi mi mette un dito nel buchino posteriore, io mi risiedo sulle sue ginocchia mostrandogli la schiena, mi infilo il suo cazzo nello sfintere anale, mentre mi scopa il culo io mi masturbo io raggiungo il mio ennesimo orgasmo assieme ìlui”. Resto per alcuni minuti sfinita seduta sulle sue gambe ,quando sento ,il cazzo divenire piccino ed uscire mi rialzo. Senza parole lui mi allunga gli abiti, io entro negli spogliatoi maledicendo la mancanza di un bagno. Quando finalmente sono completamente vestita ed esco dalla cabina lui non c’è più. Il pacco di denaro è invece dove lo aveva lo prendo, li conto, sono 2500€, sorrido divertita.
 
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