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Confidenza di un'amica - 2a parte

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Aragorn
view post Posted on 24/5/2009, 14:56




Avete conosciuto la sensualità della mia amica nel rapporto con suo marito, ora mi ha raccontato altre sue esperienze con uomini che per lei sono stati importanti. ……………………………………………………………………. MARCO (Solo fantasie o quasi) Nella scala dei valori affettivi di Marco, io ero sicuramente al terzo posto (o almeno lo spero). Il posto d'onore era per la vela e le sue gare,era un patito ed uno sportivo in piena regola. Alto, moro, occhi chiari e un fisico molto ben scolpito, si allenava continuamente e a me non era neanche permesso di assistere alle sue regate. Comunque, anche se mi dedicava ben poco del suo tempo,lo faceva bene. Era un cultore del bello ed il mio corpo gli piaceva da impazzire, quando aveva casa libera restavamo per ore da soli, gli piaceva spogliarmi lentamente per avere il tempo di ammirare ed accarezzare tutto il mio corpo nudo. Lo eccitava guardarmi e a volte non riuscivamo ad andare oltre il petting, gli chiedevo di lasciare fare a me qualche volta, ma tutto inutile. Marco è stato il primo a farmi conoscere il sottile piacere di sentirsi desiderata, di eccitarsi davanti al mio corpo. Noi abitavamo praticamente uno di fronte all'altra, non troppo vicini e spesso ci guardavamo col binocolo per mandarci dei baci o leggere delle frasi scritte su dei fogli, una sera mi fece una richiesta che non mi aspettavo. Voleva che io mi mettessi in piedi sul letto davanti alla finestra spalancata e che mi spogliassi per lui, mi avrebbe osservata col binocolo mentre si masturbava. Non sapevo se accettare, lo lasciai nel dubbio, ma quando fui da sola in camera,l'idea in fondo non mi dispiacque e accesi la flebile luce del comodino, così come mi aveva chiesto. Era lì che mi aspettava, in attesa di una mia conferma, afferrai il binocolo e lui mi fece leggere una frase:"Ti amo, fallo per me" Sapeva che non gli avrei detto di no, così posai il binocolo e salii sul letto, iniziai lentamente sbottonando la camicetta mi girai verso lo specchio dandogli le spalle e la feci scivolare giù. Guardare il mio corpo mi aiutò a continuare e ad essere più sensuale nei movimenti, girai il capo per guardarlo mentre mi slacciavo il reggiseno, lo lanciai verso di lui e cadde sul pavimento. Quando mi rigirai, coprivo le tette con le mani ed abbassando lo sguardo scoprì il mio seno nudo, portai le mani dietro per slacciare la gonna e mi rivolsi ancora allo specchio, quando la lasciai scivolare giù, lui poté ammirare il mio bel culo ed io la mia fica appena coperta. Decisi di inginocchiarmi sul letto e lui prese uno sgabello per guardarmi dall'alto, mi abbassai le mutandine e mi stesi tenendo le gambe piegate e portando l'indumento all'altezza delle caviglie, poi sollevai le gambe dritte per sfilarle del tutto. Risalii in piedi sul letto e lui riuscì a vedere tutto il mio corpo completamente nudo, ad un tratto la sua luce si spense ed io mi coprii, ma riuscii a distinguere la sua figura appoggiata al davanzale della finestra. Si stava masturbando per me e allora anch'io smorzai quella flebile luce e sul letto sotto le lenzuola portai un cuscino fra le mie gambe ed infilai le dita nella mia fica bagnata di eccitazione. Mai provata una sensazione così forte e a cavalcioni sul cuscino immaginai di scoparlo, come mai era successo tra di noi. Il giorno dopo c’incontrammo più presto del solito, incredibilmente aveva rinunciato alla gita in barca, vedo nel suo sguardo il desiderio, era agitato nervoso, senza aprire bocca mi portò nel parco di una scuola quel giorno chiusa, mi aiutò a scavalcare il muro di cinta, appena superato il muro, senza neppure darmi un bacio si calò i pantaloni , mi fece inginocchiare ed afferrandomi per i capelli mi obbligò a spompinarlo, in un attimo mi s borrò in bocca, io avevo le lacrime agli occhi ma lui non se il cazzo fino a quando ritornò duro, con fermezza mi disse che voleva scoparmi, ero ancora vergine e mi ribellai e minacciai di urlare , mi chiuse la bocca con una sberla e poi mi pose la scelta :” Se non vuoi darmi la fica devi darmi il culo” . Chissà perché in quel momento pensai che fosse il male minore , mi sfilai le mutandine, mi appoggiai ad un albero con le mani protendendo in fuori il bacino. Senza neppure insalivarsi il cazzo mi sodomizzò con una violenza inaudita. Il dolore fu atroce , piangevo a dirotto ma lui continuò fino a quando il suo sperma mi riempì l’intestino. Se ne andò senza neppure aiutarmi a risalire il muro. Per molti giorni l’ano mi sanguinò provocandomi fitte di dolore. Non ci siamo più cercati. ……………………………………………………………………… FRANCO (Come persi la verginità) Non era un ragazzo bellissimo Franco, magro, non molto alto, carnagione scura, moro, ma aveva un modo di fare e di essere che mi attirava. Poco amato dai miei amici, che dovettero accettarlo perché diventò il mio ragazzo, si divertiva ad ingelosirmi parlandomi delle ragazze che gli morivano dietro, ma poi era così dolce a ritenermi una speciale. Voleva fare il duro e si atteggiava parecchio, in realtà la perdita del padre alla sua età,fu difficile da digerire ed io diventai la sua isola di pace. Era un tipo solitario e quando uscivamo eravamo sempre soli, posti isolati e tranquilli, quando mi baciava e mi toccava riusciva ad essere molto eccitante, forse perché sapeva cosa fare avendo avuto altre esperienze. Dopo un poco di tempo, iniziò a farsi strada un desiderio particolare, volevo fare l'amore con lui. Non l'avevo mai fatto, ma lui fu il primo a suscitare in me queste sensazioni. Una sera passeggiando, ci dirigemmo in una stradina tutta scale e molto desolata, a metà strada mi spinse contro il muro e cominciò a baciarmi accarezzandomi i fianchi e le tette. Mi dava forti brividi quando mi accarezzava e quella sera in particolare, fu molto più audace ed infilando una mano sotto la gonna, mi accarezzò la fica. Ero giovanissima ed inesperta, ma era molto piacevole quello che sentivo quando mi toccava, spontaneamente infilai la mano nei pantaloni ad afferrare il suo cazzo duro, lui mi guardò e socchiuse piacevolmente gli occhi. Lo masturbai con la mano mentre si stringeva al mio corpo schiacciandomi contro il muro e continuando ad accarezzarmi la fica. Mi sentivo bagnata e tremendamente eccitata, non so dire se arrivai all'orgasmo, ma lui sicuramente e quando tirai fuori la mia mano imbrattata del suo sperma, mi aiutò a ripulirmi con un sorriso. Rimanemmo abbracciati baciandoci per molto tempo appoggiati a quel muro, quando ad un tratto lui mi disse che ero tutto ciò che voleva nella vita e mi chiese di fare l'amore con lui. La mia risposta negativa fu categorica, ma con il passare dei giorni cambiai idea e un pomeriggio chiesi consiglio ad una mia amica di classe, che aveva già avuto rapporti con il suo ragazzo. Olga mi descrisse quello come un momento meraviglioso e che solo volendolo tutti e due, poteva essere stupendo. Lei era come me, impulsiva, per cui non terminammo neanche il discorso che mi obbligò a chiamare Franco e chiederglielo, io non ero molto d’accordo, forse mi vergognavo, ma lei mi disse che se avessi trovato oggi il coraggio di farlo, non l'avrei più dimenticato e lui avrebbe apprezzato che io glielo chiedessi. Fu la prima volta che chiesi ad un uomo di fare l'amore con me, lui rimase senza parole ad ascoltare in che modo la mia amica ci avrebbe aiutati, alla fine accettò. Lei aveva la sua casa libera molto spesso e quindi ci accordammo per incontrarci lì, poi lei sarebbe andata via per 2 ore e noi saremmo rimasti soli. Ero davvero tanto emozionata e lui mi chiese approvazione fino alla fine, non voleva farmi male e mi disse che sarebbe stato dolcissimo. Fece partire una canzone dallo stereo e cominciò a baciarmi e a spogliarmi, quando mi toccava io andavo in estasi, mi baciò le spalle, il collo, la schiena e mi slacciò la gonna. Mi fece stendere sul letto, mi baciava e leccava le tette, le stringeva fra le sue mani, poi mi accarezzò i fianchi lungo tutto il corpo fino a farmi allargare le gambe e iniziò a leccarmi la fica, la sua lingua si insinuava dappertutto, contornava il clitoride, baciava le labbra rosse della mia fica. All'inizio mi sentivo strana e mi tiravo indietro, ma poi il piacere non tardò a farsi sentire ed ero io a spingere il mio bacino contro il suo viso. Era la prima volta per me, per cui lui evitò di mettermi il suo cazzo in bocca, si spogliò in fretta e si fece masturbare, si spostò sopra di me e baciandomi infilò il suo cazzo nella mia fica lentamente Ad ogni mio piccolo gemito si fermava e poi riprendeva, fino a quando non lo sentì in fondo alla vagina, iniziò a muoversi su e giù, entrando ed uscendo, prima delicatamente poi più rapidamente, io allargai le mie gambe di più e sentivo un piacere immenso che esplose in una moltitudine di sensazioni fortissime. Stavo arrivando al mio primo orgasmo e quando anche lui era all'apice tirò fuori il suo cazzo rapidamente ma non riuscì ad evitare di scaricare il suo sperma sul mio ventre. Mi alzai per andarmi subito a lavare e quando rientrai in camera, lui era mortificato, ma io lo abbracciai fortissimo e lo baciai senza dargli la possibilità di dire altro. ……………………………………………………………………. ENRICO (E’ stato il mio primo amore l’ho rivisto l’anno scorso) Enrico è sempre stato un bel ragazzo,alto, moro, occhi scuri, robusto, nelle sue braccia mi sentivo sicura. Eravamo giovanissimi e lui mi riempiva di attenzioni, ma voleva di più da me e la timidezza impediva qualsiasi richiesta. Quando arrivò mia cugina, fu un tornado e travolse tutti con il suo carattere e la sua appariscenza, anche lui ne rimase affascinato e mi tradì con lei. Me ne accorsi subito, era troppo trasparente per mentire, voleva che comprendessi,si attaccò ad un attimo, ma io lo lasciai. Adesso dopo tanti anni l'ho rivisto,io sposata e lui ancora single. Una cena a casa di amici per ricordare i vecchi tempi e ci siamo divertiti a ballare sulla terrazza. Ad un tratto, non so come, restammo soli e dopo qualche sorriso imbarazzato mi mostrò una mia foto. Mi disse che era una delle tante cose che gli ricordavano me, di aver fatto allora un grande errore a lasciarmi andare. Mi afferrò per le spalle ed avvicinando il suo viso al mio, mi baciò all'improvviso. Rimasi impietrita e senza parole, mentre continuava ad abbracciarmi e stranamente sentii quella sensazione di sicurezza come allora. Dimenticammo gli altri e ci lasciammo trasportare dalle carezze e dai baci, ci dirigemmo verso un angolo nascosto e buio della terrazza e lui, abbracciandomi da dietro iniziò ad accarezzarmi le tette, stringendo il mio corpo contro il suo. I suoi sospiri furono la testimonianza di quanto mi aveva desiderata e lasciai che le sue mani scivolassero su di me e tra le mie gambe, volevo che accarezzasse la mia fica bagnata e che le sue mani potessero soddisfare la mia eccitazione. Nell'attimo in cui infilò le sue dita nella vagina, emisi un gemito di piacere intenso e lui mi chiuse la bocca con una mano delicatamente, continuando a masturbarmi. Quella dolce violenza mi fece arrivare all'orgasmo in un attimo. Lui mi fece girare per baciarmi ancora ed io accarezzai il suo cazzo duro da sopra i pantaloni, mi guardò stupito dei miei atteggiamenti, ma io continuai infilando la mia mano nella lampo aperta, tirando fuori il suo pene. Lo masturbai per un poco e lui mi fece capire di non volere, ma sapevo che non era così, mi inginocchiai davanti a lui e cominciai a leccare il suo cazzo dolcemente e a baciarlo, mentre lui si lasciava andare appoggiando una mano sul davanzale e l'altra sulla testa. Lo scappellai ed il suo glande era tremendamente gonfio, riuscii appena a sfiorarlo con la lingua prima di stringerlo fra le labbra e solo un colpo deciso nella mia bocca lo fece sussultare. Continuai per poco a farmi scopare la bocca, quando stava per raggiungere l'orgasmo, lo tirò fuori e continuò a masturbarsi da solo per non sborrarmi addosso. Non rimasi delusa da quel gesto, era sempre stato generoso e riservato, per cui mi limitai a baciarlo accarezzandogli il viso. Ci salutammo per non vederci mai più e ci promettemmo di conservare questo dolce segreto. …………………………………………………………………….. GIANNI In questa fase della mia vita (l’attuale), ho ritrovato il gusto di sentirmi donna e di rendermi desiderabile ed ammirata. Ora il mio sogno sarebbe quello di potergli regalare ogni angolo del mio corpo, che lui ritiene stupendo, ed ogni briciola della mia passione......Troppi interrogativi ci tengono distanti, ma il nostro rapporto ormai è indissolubile e ci amiamo, forse più di chiunque altro al mondo, ci apparteniamo. Ma la mia sensualità è cresciuta e sapere che un uomo mi guarda e mi ammira, anche con piccoli gesti, diventa quasi una conquista per me. Questa estate in un villaggio-camping ho conosciuto un uomo molto affascinante, particolare, che risveglia sicuramente l'attenzione di una donna. Vanni aveva un bel fisico slanciato,alto, moro, occhi chiari e portava gli occhiali, che gli davano un'aria ancora più intrigante. Sicuramente uno sportivo, lo vedevo correre il pomeriggio sul tardi ed anche la mattina intorno la pineta, gli piaceva passare del tempo da solo sulla spiaggia deserta nelle ore più calde della giornata e stranamente decise di seguire le lezioni di ginnastica con me. Avevamo avuto modo di conoscerci ai lavandini comuni del camping e riuscivamo a tenere una conversazione molto spontanea. Lui era sposato, come del resto anch'io, e la moglie non lo perdeva d'occhio, ma il nostro comportamento risultava molto naturale e ci sembrava di conoscerci da sempre, così le lezioni di ginnastica ci permettavano di poter passare del tempo senza essere continuamente osservati. Non so cosa ci attirava l'uno verso l'altra, ma certo è che Vanni la mia attenzione l'aveva destata e come, era un bell'uomo, un ufficiale, intelligente, di piacevole compagnia. Ci cercavamo con gli sguardi, qualche sorriso e le lezioni di spinning. L’ho desiderato come da tempo non mi succedeva. Il suo corpo nudo nelle prime ore del pomeriggio sotto il caldo cocente mi ha risvegliato un desiderio irrefrenabile. In quei momenti ho dimenticato tutte le mie inibizioni, ho dimenticato Vittorio, troppo lontano ed irraggiungibile, ho messo da parte le mie paure, ho cercato in tutti i modi di sedurlo mostrandogli il mio bel culo coperto nel perizoma e prendendo il sole a reggiseno slacciato, mi giravo spesso per mostrargli le tette. Vedevo dal rigonfiamento del costume che era eccitato, lui manca di audacia non cerca di darmi neppure un bacio, una carezza. Ma io lo volevo e diventai intraprendente, Lo presi per mano e lo condussi dietro i bungalow , mi appoggiai contro il muro, finalmente mi infilò una mano fra le gambe per accarezzarmi la fica, bagnatissima per l'eccitazione di quel momento. Mi sentii sollevare una gamba, mentre s'inginocchiava davanti a me per leccarmi la fica e solleticarmi il clitoride. Poi cambiammo posizione, lo misi spalle al muro, accarezzandogli il petto sotto la camicia e scivolando con la bocca sul suo cazzo duro lungo tutto il ventre. Gli afferrai il pene fra le mani, lo scappellai, lo leccai delicatamente, dalla punta fino a coprire con la lingua tutto il glande e lo misi fra le labbra, per spompinarlo spinsi il suo cazzo in fondo alla mia bocca, fino quasi a farlo sborrare. Ed in quel momento mi girai, facendomi scopare la fica da dietro, sentire il suo cazzo riempirmi la vagina e le sue mani sui fianchi a tirarmi contro il suo corpo sempre più violentemente. La mia mano che afferra le sue natiche, mentre con l'altra mi masturbo il clitoride freneticamente, scendendo ad accarezzargli le palle, mentre il suo cazzo continua ad entrare ed uscire dalla mia fica. Sentire il suo gemito, le sue mani stringermi le tette e la sua spinta spasmodica dentro di me e poi l'orgasmo di entrambi, il suo sperma che mi cola sulle gambe ed i miei umori copiosi a bagnare le mie mani. Restare abbracciati così un attimo per sentirmi sussurrare all'orecchio: "Ti desideravo da morire!" Baciandolo gli rispondo: “Perché hai aspettato tanto, anch’io ti ho desiderato come mai ho mi era successo” Sono sorpresa di questa mia affermazione che mi è uscita inaspettata, quasi senza riflettere,non so cosa pensare sono turbata, ho la mente in subbuglio, non so dare risposte ai dubbi che mi attraversano la mente, lo guardo e lo bacio, rimango muta. …………………………………………………………………………. VITTORIO E’ il mio amante , l’uomo che amo, l’unico uomo che appaga tutte le mie fantasie Parlerò di lui in uno specifico racconto.
 
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