| Un giorno una mia amica mi dice: “Accompagnami dal ginecologo, mi fai compagnia, oltre tutto è un gran figo, peccato che sia serio da morire e non dà speranze a nessuna, pensa che nella sala d’attesa del suo ambulatorio c’è sempre una fila di smorfiosette ma lui non fa trasparire mai alcuna emozione. Non ho niente da fare ed accetto l’invito, l’appuntamento è per le 15, arriviamo puntuali e non facciamo anticamera. Io entro con la mia amica accompagnate dall’infermiera. Il medico , al nostr5o ingresso si alza dalla scrivania e ci porge la mano. La mia amica è già sua cliente da anni per cui i preliminari sono esplicati in breve tempo. Mentre la mia amica si sdraia sul classico lettino noto che il medico, alza spesso gli occhi su di me. Io sono maestra a sedurre gli uomini con lo sguardo e dato che il dottore ha un fascino intrigante, non mi lascio sfuggire l’occasione di rispondere ai suoi sguardi invitanti. Alla fine della visita lui mi chiede se sono in lista per essere visitata, io presa alla sprovvista dico “Sì”. L’infermiera mi guarda perplessa però c’è un buco di due ore per la visita successiva , per cui resto nell’ambulatorio. La mia amica ha capito al volo e mi lascia sola dicendo che non può aspettarmi. Il medico comincia a compilare la mia cartella clinica e manda ’infermiera al vicino ospedale per una commissione urgente. Quando siamo soli lui mi chiede se mi sono sottoposta recentemente l’esame del seno, mi guardo bene dal dirgli che l’ho tatto la settimana precedente. Mi fa togliere la camicia e reggiseno, non mette i guanti, appena avverto le sue dita sul mio petto sono percorsa da un brivido, le sue mani prima sfiorano leggere tutto il seno, poi comincia a stringerle, i capezzoli diventano durissimi, quando mi fa alzare le mani sopra la testa e comincia ad accarezzarmi le tette sotto le ascelle scendendo fino a sostenerle con entrambe le mani il mio respiro diventa affannoso. Il dottore mi guarda, non osa fare il primo passo, vorrebbe che io l’invitassi, allora io gli prendo la testa e l’avvicino al mio petto. Appena le sue labbra cominciano a succhiarmi i capezzoli mi libero dai freni inibitori, gli sollevo la testa per cercare la bocca , ci baciamo a lungo, stranamente il bacio, invece di eccitarmi mi calma , ritorno in me, allontano la sua bocca dalla mia e gli dico: “Dottore, mi scusi, so che i suoi principi le vietano di cedere a queste tentazione, la colpe è solo mio, io l’ho sedotta con i miei sguardi”. Il medico è attonito, si sistema con molto imbarazzo il pene duro sotto il camice, prende fiato e mi risponde: “Mi scusi Lei, non mi era mai successo, ma lei è stupenda, non ho resistito. Senta, non mi sembra il caso di continuare la visita, casomai ci rivediamo un altro giorno”. Io sono dibattuta, lui mi piace ma farlo così, senza approfondire la conoscenza mi fa sentire una puttana, però voglio dare un senso a questa giornata: “No dottore, ormai sono qui, abbiamo chiarito i nostri punti di vista, la prego, mi visiti.” Mi sfilo i pantaloni bianchi e resto col perizoma, appena il medico mi vede perde la calma appena conquistata. Anch’io ho già cambiato atteggiamento e mi sfilo il perizoma con consumata malizia. Mi siedo sul lettino tenendo le gambe aperte e sollevate, la mia fica rasata è completamente indifesa ed esposta al suo sguardo. Senza che lui mi dica niente mi ridistendo sul lettino mettendo le gambe sulle apposite staffe fatte apposta per tenere la vagina spalancata. Anche stavolta il medico non si mette il guanto , sento il suo dito scivolare nella mia fica bagnatissima, resta un attimo immobile, capisco che è dibattuto tra il dovere professionale e l’eccitazione che gli trasmette il mio corpo completamente nudo ed il mio sesso spalancato. Sento il dito che comincia a masturbarmi e la sua lingua che mi lecca il clitoride , poi un altro dito che mi penetra l’ano, in un attimo raggiungilo l’orgasmo. Resto a lungo esausta sul lettino, poi mi rialzo, sono stanca di sottostare alle sue voglie . Sono in piedi di fronte a lui, lo spoglio senza che lui osi ribellarsi, lo accarezzo a lungo su tutto il corpo prima di farlo sedere sul lettino. Mi inginocchio tra le sue gambe , comincio ad accarezzargli il cazzo, mi sembra enorme , quando lo scappello il glande attira la mia bocca come una calamita, da tempo non metto in bocca il pene e ne ho una voglia spasmodica. Per il desiderio irrefrenabile rinuncio ai preliminari di leccatine e bacetti e me lo metto in bocca cacciandolo in fondo alla gola, lui mi afferra i capelli spingendomi la testa contro il suo corpo, il pene rischia di soffocarmi ma non mi ribello, mi piace troppo spompinarlo, vorrei che mi sborrasse in bocca , lui invece vuole scoparmi e mi fa rialzare. Senza che lui mi dica niente mi distendo sul lettino appoggiando le gambe sulle caratteristiche staffe, lui mi accarezza la fica prima di appoggiare la punta del pene alla mia vagine, con un colpo secco sento penetrarmi in profondità, io non posso muovermi ma dalla mia fica aperta colano umori in quantità.Quando le mani del medico mi afferrano le tette esplodo nell’orgasmo. Nello stesso istante sento lo sperma caldo nella mia vagina. Lui si rovescia sopra di me e restiamo a lungo senza fiato. Quando esco il medico mi invita a tornare la settimana successiva, lo guardo , sto un attimo immobile poi rispondo: “Mi spiace dottore, io preferisco farmi visitare dalla mia dottoressa di fiducia, non se la prenda , è stato bello conoscerla”. Mi accomiato dandogli un bacio sulla guancia.
|
