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Il caffè

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Aragorn
view post Posted on 24/5/2009, 15:09




Squilla il telefono , rispondi tu, parli a bassa voce ma non posso non sentire le tue parole:
” Ciao Michele, no, scusa, Vittorio non ha piacere, io verrei ma sai come è geloso, grazie comunque, ciao”
Io ho capito il senso della telefonata ma non dico niente.
Tu invece mi provochi:
“Era Michele mi ha chiesto se uscivo con lui per il solito caffè che non ho mai accettato, naturalmente ho detto di no, so che non hai piacere che esca con lui”
“Sai bene come la penso, il caffè è solo un pretesto, in realtà lui vuole scoparti. Comunque questo tiramolla sul caffè deve finire per cui se ne hai voglia vacci, mica te lo vieto. Poi forse è meglio così, almeno ci togliamo ogni dubbio”
“Guarda che se fai così , se usi questo tono provocatorio ci vado sul serio”
“Ecco , brava, vai con chi vuoi, sei libera “
Tu rifletti un attimo decidi di farmela pagare e , senza darmi una risposta ma guardandomi con espressione di sfida , alzi il telefono :

“Ciao Michele , sono Lisa , va bene per il caffè,ti aspetto alle 22, OK, ciao , a dopo”

Cominci a prepararti mentre io ti osservo cercando di non dare nell’occhio, indossi un perizoma nero, una gonnellina larga molto sopra il ginocchio lunga per coprire appena le mutandine, una maglietta senza reggiseno.
Sei come si suole dire una bella figa, bel seno, un bel culo,un viso che emana passione, quando ti lasci andare sei una donna senza freni che riesce a soddisfare qualsiasi voglia di un uomo.

L’abbigliamento è molto provocante, direi eccessivo per un semplice caffè ma evito di dirti che è più adatto ad una troia che si appresta ad adescare clienti che ad una signora che esce con un amico per bere un caffè.
Quando sei pronta mi guardi e mi baci con trasporto:

“Amore sei sicuro che non ti dispiaccia la cosa? Sai che Michele mi attira e non so se riuscirò a fermarmi al caffè , magari potrebbe scapparci un bacio o qualcosa di più “
Ridi divertita a questa battuta , io non rispondo e continuo a leggere il giornale.
Sei talmente eccitante che vorrei dirti di restare , ti vorrei prendere tra le braccia e fare l’amore con te , ma ormai penso che tu sei decisa ad andare e resteresti delusa se ti fermassi.

All’ora prevista Michele arriva, tu sali sulla sua macchina che immediatamente parte.
Aspetto il il tuo ritorno con ansia e nervosismo, mi rendo conto che questa nuova esperienza può cambiare il nostro rapporto,sento la gelosia del tradimento e nello stesso tempo mi eccito pensando a Michele che ti sta prendendo abusando del tuo corpo come se tu fossi una troia.


Ritorni a casa alle 3,30, io nel frattempo ho bevuto quasi mezzo litro dicognac, per tutto il periodo ho materializzato nella mia mente l’immagine dei vostri corpi avvinghiati.

Quando rientri ti guardo, i segni inconfondibili della notte d’amore sono evidenti sul tuo volto ancora accaldato, ti inginocchi sul divano accanto a me , mi baci , mi infili una mano sotto la camicia per accarezzarmi il torace.
Poi mi chiedi:

“Vuoi che ti dica cosa ho fatto , amore?”.

“Sì solo se te la senti di dire tutta la verità”

Tu esiti , nel tuo sguardo leggo il senso di colpa, prima di parlare mi slacci la cintura e mi liberi di calzoni e boxer:

“Amore , avevi ragione tu, non ci siamo fermati al caffè , Michele ha eccitato i miei sensi esattamente come aveva fatto Vanni , solo che mentre con Vanni non ebbi l’occasione con Michele, non ho resistito, gli ho ceduto senza opporre la minima resistenza, mi vergogno amore, mi sono comportata come una puttana, ma non ho mai smesso di pensare a te e memorizzavo ogni momento per raccontartelo, so che alla fine ti ecciterai alle mie parole ed io voglio darti tutto il piacere che desideri, amore dimmi che non sei arrabbiato”.

“Sono incazzato come una belva e tu sei una troia, sei fortunata che sono troppo ubriaco per punirti come dovrei”
Sono frastornato , ti rifilo uno schiaffo ma non mi muovo.
Una lacrima ti riga il volto , senza aggiungere parola prendi in mano il mio cazzo già duro e cominci a muoverlo.

Inizi il tuo racconto 

“In macchina ho subito detto a Michele:
““Sai Michele, ho accettato il caffè per una specie di sfida con Vittorio, lui sostiene che il caffè è solo un pretesto e che tu hai ben altre idee per questo incontro”
Dalla reazione di Michele ho capito subito che avevi ragione tu e il caffè rappresentava l’ultimo dei suoi pensieri che infatti mi ha risposto:
“Ha perso la scommessa Lisa, tu mi piaci da impazzire, sono mesi che hai turbato la mia serenità”
ha accompagnato queste parole con una carezza che è scesa dalla guancia alla spalla, io non mi sono mossa, questo gesto mi ha portato indietro nel tempo, quando eravamo fidanzatini e non andavamo oltre i baci e le carezze.
Vista la mia disponibilità Michele ha preso coraggio e pur guidando, ha iniziato a toccarmi, mi accarezzava le cosce, la figa i seni,sembrava avesse mille mani,
 in un attimo era tutta bagnata, Michele si è accorto del mio stato e si è fermato.
Ha parcheggiato la macchina in un boschetto vicino la spiaggia, ha ripreso a toccarmi il seno, la figa, mi baciava sul collo, mi metteva la lingua in bocca e mi stringeva a sé, continuando a dirmi:
“Ti amo Lisa, ti voglio più di ogni cosa al mondo”.
Io ero un po’ imbarazzata ma poi la mia sensualità ha prevalso ho preso l'iniziativa, gli ho slacciato i pantaloni ho abbassato i boxer, aveva il cazzo duro, era veramente grande””.


Interrompi un attimo il racconto per leccare le gocce di sperma che sono uscite dal mio cazzo, mi lecchi tutto il glande, ti risollevi poi riprendi a masturbarmi ed a parlare:

“
Mi sono subito chinata sul cazzo di Michele ed ho cominciato a coprirlo di piccoli baci, poi l’ho scappellato e l’ho messo in bocca, gli ho fatto un pompino per circa dieci minuti, lui era sorpreso dalla mia abilità , probabilmente pensava a come si era evoluta la ragazzina timida ed inesperta con cui aveva flirtato tanti anni fa.
Io lo guardavo negli occhi mentre baciavo l’asta e succhiavo i coglioni, quasi impazziva quando facevo scorrere la punta della lingua sul filetto .
Facevo fatica a tenerlo in bocca tanto era grosso,ma lui mi teneva una mano sulla nuca e mi impediva di uscire.
Le sue parole di incitamento mi facevano impazzire, non mi sarei mai aspettato questo linguaggio da Michele : 

“ Godi troia, ti piace spompinarmi, sì succhiamelo puttana”.

Michele il gentiluomo che usava un linguaggio così triviale .
Ero eccitata, con le mani gli accarezzavo le palle ,sentivo le vene pulsarmi in bocca,avrei voluto farmi riempire dal suo sperma e ingoiarlo tutto, ma lui aveva altre intenzioni.

Dopo avermi obbligato ad interrompere il pompino mi ha tolto solo il perizoma, lasciandomi con la gonna e la maglietta,mi ha allargato le cosce ed ha cominciato a leccarmi la fica , la sua lingua è penetrata nella mia vagina come una lama rovente che mi dava i brividi ,anch’io ho cominciato a gridare , chiamavo il suo nome . 

“Sì Michele, leccamela, sì, anch’io ti voglio, dimmi che sono la tua troia”
Poi siamo usciti dalla macchina, mi ha fatto sdraiare a pancia in giù sul cofano, mi ha risollevato la gonna , mi ha infilato un dito nella fica ormai dilatata dalla sua lingua e poi ci ha spinto dentro il suo cazzo iniziando ad impalarmi,ero bagnatissima , istintivamente, per farlo entrare meglio, ho allargato le gambe,
lui mi ha penetrato con violenza, mi sono sentita sfondare la vagina .
Interrompi il racconto per dirmi:
“Mi brucia ancora tanto , amore, ti spiace guardarmela?”
Il mio cervello è in subbuglio , rabbia ed eccitazione in ugual misura, tu ti accorgi del mio stato d’animo particolare,ti sollevi la gonna e ti togli le mutandine apri le gambe mostrandomi la tua fica tutta arrossata, sei spudorata nella tua richiesta:

“Me la lecchi un pochino amore, mi brucia tanto è ancora intrisa dello sperma di Michele”

“Sei solo una troietta,”

Invece di darti un’altra sberla come meriteresti mi chino a leccarti la fica, ha un sapore forte più dolce che salato, la lecco prima con disgusto poi quando tu cominci a dimenarti mi eccito e infilo la lingua in fondo alla vagina procurandoti un orgasmo.
Tu resti solo un attimo silenziosa ad occhi chiusi , poi ti risollevi ,riprendi in mano il mio cazzo sempre duro , lo spompini per qualche secondo, poi ricominci il racconto:

“Mentre Michele mi sfondava la fica mi gridava frasi oscene: 

“Sei la mia troia, la mia puttana”
ed io eccitatissima rispondevo:

“Sì Michele, sfondami la fica, sono la tua troia”.

Questa penetrazione è durata circa 30 minuti, sono venuta 5 volte , urlando di non fermarsi mai .
Ero col petto appoggiato al cofano della macchina le gambe larghe ed il suo cazzo che mi sollevava da terra ad ogni spinta quando ho sentito che stava per venire, l'ho visto uscire dalla fica e masturbandosi e ha cominciato a sborrarmi sul culo e sulla schiena, il liquido caldo mi ha dato gli ultimi brividi e l’ennisimo orgasmo. Ci siamo puliti e abbiamo fumato una sigaretta.

Finita la sigaretta gli ho detto che era l'ora di tornare a casa e lui mi ha baciato , mi ha preso il volto tra le mani e mi ha sussurrato:
“Lisa , scusa per le frasi oscene, mi sono lasciato trasportare dai sensi, sei una donna stupenda, una femmina calda e dolce, io ti amo e ti voglio, ti aspetterò tutta la vita”
Mi hanno sorpreso queste parole e non ho risposto.
Ha ripreso a baciarmi , poi l’ho visto scendere , quando la sua bocca è arrivata sul pube ha subito ripreso a leccarmi la figa, mi ha tolto sia la gonna che la maglietta, e venuto su di me ed ha iniziato un spagnola, chiudendomi le tette sul suo cazzo ,che io prendevo in bocca ad ogni spinta,sentire quel pene ancora duro mi ha di nuovo mandata in estasi.
La spagnola è durata circa 10 minuti, speravo di vedere il suo sperma colarmi sul petto e sul volto ma anche questa volta si è trattenuto, poi mi ha fatto mettere a pecorina ed ha iniziato a scoparmi la figa di nuovo mentre con un dito mi toccava il buco del culo lubrificandolo.
Sentivo di nuovo quel cazzo immenso riempirmi tutta, ma ho capito che desiderava incularmi.
Il solo pensiero che lui volesse mettermelo nel culo mi faceva stare in ansia,ma nello stesso tempo volevo sentirmi sua completamente.
Quando ha tolto il cazzo dalla figa e ha cominciato a appoggiare la sua cappella sul mio piccolo buco sono esplosa in un orgasmo spaventoso.
Poi lui ha cominciato a sodomizzarmi piano,sentivo la pelle cedere e sentivo anche i gemiti che facevo ,nel tentativo di accoglierlo al meglio.


“Sì Michele, Sì, inculami ”- 

Anche lui era quasi al culmine, mi ha detto che stava per venire, allora io ho spinto all'indietro il bacino offrendomi alle sue stoccate estreme,poi ho sentito il suo sperma scaldarmi l'intestino,infine è uscito velocemente mi ha fatto girare e me l'ha rimesso in bocca.
Il suo sperma sembrava che non finisse più e ho ingoiato tutto. Siamo rimasti spossati ed abbracciati
Abbiamo fumato un'altra sigaretta e mi ha detto:
“Non mi hai risposto Lisa, dimmi che penserai alla mia proposta”
“Sì Michele, confesso che mi hai attratto ed eccitato , hai scombussolato i miei sensi e la mia mente, sai che amo Vittorio, ma tu mi hai dato sensazioni stupende, non forzarmi la mano, per ora ricorderò questa notte come una delle più eccitanti della mia vita”
Senza aggiungere altro Michele ha avviato il motore e mi ha riportato i a casa."


Ora siamo io e te a casa nostra , siamo entrambi turbati , mille pensieri si accavallano nella mia mente, ma non è il momento delle decisioni, dobbiamo riflettere prima di ogni azione.
Mi guardi con occhi tenerissimi, sei frastornata e ti senti in colpa, aggiungi solo poche parole:
“Non ho bisogno di riflettere , tu , Vittorio sei il mio amore, Michele è stato solo sesso, esattamente come sarebbe successo con Vanni, ora posso dirtelo tesoro , quella sera uscii in bicicletta solo per lui, sperai tanto che mi fermasse, maledii la sua scarsa intraprendenza ed il mio orgoglio, avrei tanto voluto che mi portasse in mezzo al bosco dove nessuno ci avrebbe visto e mi facesse appoggiare ad un albero scopandomi dappertutto, quella sera ero eccitatissima e l’odiai per non avere capito quanto lo desiderassi, però credimi tesoro, queste trasgressioni mi fanno capire quanto ti amo”
Replico con espressione da cane bastonato:
“Molto consolante. Posso dire solo che non ti sei fatta mancare niente, piccola troia, ora voglio che faccia con me tutto quello che hai fatto con lui”
Senza dire una parola mi baci , poi riprendi a spompinarmi ,
lasciandomi seduto sali sulle mie gambe scavalcandole, ti infili il pene nella fica e cominci a scoparmi , ogni tanto ti sollevi, estrai il cazzo dalla fica e te lo metti nel culo; è una sensazione strana in trovare sia la figa che il culo dilatati. Confesso che è eccitante sapere che in quei buchi poco prima c'era passato un altro cazzo, adesso sei veramente la mia troia.
Ripeto tutte le posizioni che avevi vissuto col tuo amante fino a quando te lo metto nel culo e te lo riempio del mio sperma.

 
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