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La punizione

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Aragorn
view post Posted on 24/5/2009, 15:16




"Vittorio, amore mio, lascia che ti spieghi!Non è come pensi tu!" "Non m'incanti più!Hai giocato abbastanza con i miei sentimenti, ora basta!" Non avevo altre scuse, i miei errori sono stati veramente tanti e lui aveva tutte le ragioni per non perdonarmi. Uscì di casa sbattendo la porta, lasciandomi piangere disperata sul letto, mezza nuda. Non sapevo cosa fare e non sapevo dove fosse, pioveva a dirotto e decisi di uscire a cercarlo con la macchina. Arrivai al club, che con quel tempaccio era praticamente deserto e vidi la sua macchina ferma con i fari accesi. Mi avvicinai e vidi quello che non volevo. Lui abbracciava un'altra donna, la baciava, la toccava, la spogliava davanti ai miei occhi. Io rimasi impietrita a guardare e lui continuò baciandole i seni, succhiandole i capezzoli,con una mano fra le gambe le accarezzava la fica, mentre lei si tirava su la gonna. Poi ad un tratto lui si lasciò stendere sul sedile e lei iniziò ad accarezzargli il cazzo da sopra i pantaloni, mentre insopportabilmente lo baciava, quando lui stesso accompagnò la sua mano ad afferrargli il cazzo. Era una vera troia, glielo tirò fuori dai boxer e cominciò a baciarlo, lo leccò fino alla punta, lo scappellò tenendogli stretti testicoli. Passava la sua lingua tutto intorno al glande gonfio e si soffermava sul filetto per poi trattenerlo fra le sue labbra rosse e succhiarlo. Sul volto di Vittorio leggevo chiaramente il piacere di essere spompinato così e questo mi tolse ogni volontà di reagire, ma quando ad un tratto lei si voltò a guardarmi, mentre freneticamente muoveva la sua testa scopando Vittorio con la bocca, non riuscì a contenere la mia rabbia. Entrai nella macchina mettendomi dietro a Vittorio, ribaltai il sedile violentemente Lei era spaventata, ma io ero determinata. "Togliti le mutandine, troia!Ti mostro cosa gli piace!" "Cosa devo fare?!" "Gliela devi sbattere in faccia, vedrai è bravissimo a leccarla!" Lei obbedì, forse per paura o per curiosità, Vittorio avrebbe voluto replicare ,ma io glielo impedì. Così lei si mi mise a cavalcioni sul suo viso e lui iniziò ad infilare la sua lingua nella sua vagina spalancata, la leccava dall'alto in basso mentre le accarezzava il culo e quando cominciò a succhiarle il clitoride lei ebbe un orgasmo. "Adesso fatti scopare la fica! Scendi sul suo cazzo e fatti impalare!" Ero io a dettare le regole e questo mi faceva sentire soddisfatta, perchè lei era solo una marionetta fra le mie mani e doveva fare tutto solo per soddisfare le voglie di Vittorio. Vidi il cazzo duro di Vittorio scomparire nella sua fica e i loro movimenti diventare sempre più veloci e spasmodici, finchè lei non arrivò ad un secondo profondo orgasmo. Vittorio non si fermò, voleva sborrare, ma io lo bloccai bruscamente. "No, non puoi godere adesso, la devi inculare, è quello che desideri di più!" Nessuno dei due osava aprir bocca, li feci uscire dalla macchina e feci appoggiare lei con le mani sul cofano, gli sollevai la gonna ed invitai Vittorio a sodomizzarla, ma nel momento in cui lui entrò col suo cazzo nel suo culo, il suo orgasmo fu immediato e profondo insieme all'urlo di lei. In quel momento, piangendo corsi via e lui mi raggiunse afferrandomi per le spalle : "Perchè piangi?!Che senso ha, io per te sono stato solo un gioco!E tutto questo?! Cosa credi di impressionarmi?!" "Vittorio io ti amo perchè non vuoi capire, ora più che mai non vivo senza di te!" "Allora se mi ami dimostralo, lo sai quello che non hai mai fatto, che non hai mai voluto, voglio vedere come seduci una donna, come te la scopi, come lei scopa te!" Era molto fermo nella sua richiesta ed io volevo solo riacquistare la sua fiducia, per amor suo lo avrei fatto, lo dovevo fare. Tornammo a casa tutti e tre, ci invitò a fare la doccia insieme. Pretese che io spogliassi lei e viceversa. Quando le mani della ragazza cominciarono a sbottonare la camicetta fui percorsa da un brivido , mano a mano che i miei abiti cadevano a terra l’imbarazzo cessava, vedevo gli occhi della donna ammirare il mio corpo e questo mi dava ebbrezza, poi cominciai io, la sua pelle calda e liscia sotto le mie dita mi faceva scoprire sensazioni nuove, eravamo in mutandine e reggiseno, lei mi fece girare e slacciò il reggiseno che cadde al suolo, poi sentii le sue mano sui miei fianchi, indugio ad accarezzarmi la schiena prima di sfilarmi le mutandine, sempre stando dietro di me si spogliò completamente e appoggiò il suo corpo alla mia schiena, sentivo i suoi seni premere contro di me i capezzoli duri sulla mia schiena, appoggiò una mano sui miei seni ed una sulla vagina mentre la sua bocca mi baciava il collo, ero turbata e priva di volontà , improvvisamente si allontanò , quasi provai una fitta di dolore, mi prese per mano e mi condusse nel box doccia. Sotto l'acqua l'accarezzavo e la insaponavo, non sapevo se lei l'avesse mai fatto, ma le sue carezze mi facevano impazzire. Fui io a cercare la sua bocca, fui io a cercare la sua lingua . Le strinsi le tette fra le mani e gli leccai i capezzoli succhiandoli dolcemente, poi mi inginocchiai fra le sue gambe , ne alzai una mentre con la mano le aprii la vagina , mi chiesi che sapore poteva avere ed ero certa che mi sarebbe piaciuto , così, senza indugio, cominciai a leccare la sua fica, le solleticavo il clitoride mantenendo il suo bacino contro il mio viso. Era una sensazione meravigliosa, istintivamente la mia mano scivolo verso la mia vagina e la penetrai con due dite, poi mi sollevai ed offrii il mio sesso aperto alla sua bocca. La sua lingua dentro la mia vagina mi stava portando all’orgasmo, quando Vittorio ci interruppe, le consegnò un fallo di lattice. "Falla girare e mettiglielo nel culo, mentre lei si masturberà la fica, ma tu la dvi baciare!" Mi girai appoggiando le mani sulle mattonelle e lei fece entrare il cazzo di lattice nel mio culo muovendolo avanti ed indietro delicatamente. Io ero molto eccitata e mi masturbai la fica con due dita dentro, quando arrivai all'orgasmo, spontaneamente mi voltai per baciarla. Poi quasi subito la mandai via in malo modo e lei uscì senza parlare. Vittorio si spogliò e mi raggiunse sotto la doccia, non volevo mi toccasse, ma la sua dolcezza fu in quel momento come non lo era mai stata "Perdonami amore mio, ora sono sicuro che il tuo amore per me va aldilà di ogni confine. Fai l'amore con me, so che adesso sarà come non l'abbiamo mai fatto!"
 
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