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La vendetta

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Aragorn
view post Posted on 24/5/2009, 15:17




Mi hai fatto soffrire , ti senti in colpa, vuoi farti perdonare , mi offri tutta te stessa, sei disposta a soddisfare ogni mio desiderio, anche il più trasgressivo. La tua generosità unita ad un sordo rancore mi eccita, mi affiorano alla mente immagini estreme. La prima immagine è relativa ad una pratica sadomaso, farti appoggiare il petto su un tavolo tenendo le gambe a terra, solleverti la gonna, sfilarti le mutandine e sculacciarti le natiche fino ad arrossarle, mentre ti infilo poi un fallo di lattice nero nel culo poi ti faccio mettere a quattro zampe e mi faccio leccare le gambe, il pene, il culo poi ti obbligo a spompinarmi. Non mi sento appagato. Allora penso di vestirti da troia, in minigonna, calze a rete autoreggenti , tacchi a spillo, perizoma, tette praticamente esposte, ti faccio passeggiare al mio fianco, quando vedo uno che ti guarda con desiderio, avrà sessant’anni è grasso e pelato, aspetto trasandato, fa schifo, ma tu sei una puttana, non è il caso di fare gli schizzinosi, gli chiedo se vuole, per 50 €, che tu gli faccia un pompino, lui accetta , vi faccio andare dietro un portone aperto mentre io controllo che nessuno vi noti, mi eccito a vedere che gli estrai il cazzo, lo pulisci con una salvietta mi guardi cercando una salvezza che non ti arriva, allora , con rabbia, cominci a spompinarlo, ti sta comportandosi come una vera troia, ma lo fai per amore mio. Ti concedo di non farti sborrare in bocca . Il terzo pensiero è molto forte, ho contattato in chat una ragazza molto giovane , esibizionista. Ti obbligo a guardare mentre ci spogliamo, poi mi faccio spompinare ed infine la scopo davanti a te mettendola alla pecorina. Ormai la mia fantasia spazia senza confini. Ti porto in un locale di sole lesbiche fino a quando una bella ragazza ti invita in un salottino, qui ti fa spogliare e comincia a baciarti il collo , quando le sue labbra si posano sulle tue tu le tieni serrate, lei non insiste, si dedica alle tue tette, poi ti fa girare e ti bacia tutta la schiena soffermandosi sull’ano, la sua lingua è esperta, la sa muovere con dolcezza e riesce ad eccitarti, vedo che apri le gambe ed alzi il culetto offrendole la fica che lei lecca a lungo , forse hai un orgasmo ma non lo fai vedere, infine la tua amante indossa una cintura con due falli di gomma paralleli, uno grosso che ti mette nella fica ed uno più piccolo che ti infila nel culo,ti scopa alla pecorina e questa volta godi urlando. Ora comincio a denunciare dei limiti, ci sarebbe ancora la gang band cioè farti scopare contemporaneamente da tre o quattro maschi, ma questa immagine mi infastidisce. Ripenso a tutto questo e rivedo il tuo corpo nudo quello delle foto, quelle che hanno determinato la catastrofe, rivedere il tuo culo nudo mi eccita per cui decido di accantonare tutte le punizioni, voglio fare l’amore con te io e te soli, come sempre come tutte le volte , voglio godere leccandoti la fica , scoparti o farmi spompinare , magari in luoghi particolari, in atmosfere diverse, ma io voglio te, solo te. Sono seduto sul divano, sono incavolato con te, faccio fatica a riprendermi, non riesco a metterci una pietra sopra. Tu sei in poltrona davanti a me, siamo nella hall dell’albergo, questa volta sei tu che vorresti salire ma io non sono pronto, sono talmente a terra che penso di non potere avere l’erezione, questa possibilità mi spaventa e mi suggerisce di non salire, temo la brutta figura. Tu hai le gambe accavallate, il tuo sguardo sensuale lascia trasparire malizia e seduzione. Le tue gonne sono salite, forse con un tuo aiutino, ora rimetti le gambe unite, poi sorridendo cominci ad aprirle, lo fai con grande lentezza non togliendomi gli occhi di dosso. Ora le tue gambe sono aperte vedo le tue mutandine , vedo che ti guardi intorno, non ti curi di un cameriere che ti guarda di sottecchi, infili le mani sotto la gonna e ti sfili gli slip, lo fai con studiata lentezza, i cameriere non ti toglie gli occhi di dosso ed io sento ingrossarsi il pene. Tieni le mutandine in mano poi le annusi e vi appoggi le labbra. Improvvisamente me le getti , le afferro e le metto in tasca, ora riapri le gambe, vedo la tua fica , con una mano cominci ad accarezzartele, prima da sopra la gonna , ma poi la infili tra le cosce, cominci ad accarezzarti per gioco ma vedere il mio pene ingrossarsi ti eccita , ora però non resisto più ti afferro la mano e ti porto in ascensore, , con la coda dell’occhio vedo il ragazzo precipitarsi in toilette, si sta masturbando ancora prima di essere entrato. Appena l’ascensore parte lo si arresto , ti spingo contro la porta e ti apro la camicetta, le mie mani ti afferrano i seni mentre la mia bocca si incolla alla tua, con l’altra mano ti alzo la gonna e cerco la tua fica la afferro con forza e la penetro con due dita. Improvvisamente ti sento scivolare verso il basso, sento le tue mani aprirmi la lampo, estrarre il cazzo, lo accarezzi e lo baci, poi lo scappelli e lo lecchi , la tua lingua accarezza il glande e le tue labbra cominciano a succhiarlo, mi afferri le natiche e le spingi contro di te, ora il pene è tutto dentro la tua bocca, vorrei scostarmi perché sto per sborrare ma tu non lo permetti vuoi ingoiare il mio sperma, lovuoi per farti perdonare e per dichiararmi il tuo amore. Sento il getto salire, hai un leggero sussulto quando avverti il liquido invaderti la bocca, ma non ti scosti, lo ingoi tutto. Ti rialzi solo quando il mio pene è tornato piccino, mi baci con passione. Riavviamo l’ascensore ed entriamo in camera. Appena entrati ti rovescio sul letto e ti immobilizzo, non so che fare , sono dibattuto dal desiderio di baciarti e dalla sordida rabbia che ancora mi turba la mente. Prevale la seconde, ti afferro per un braccio e con forza ti caccio dal letto, io prendo due cuscini e mi distendo comodamente, ti guardo con espressione di sfida e ti provoco: “Ho appena avuto un orgasmo, scommetto che non sei in grado di restituirmi il vigore perduto”. Leggo un’espressione compiaciuta apparire sul tuo volto, sei sempre stata esibizionista, sai pure di avere una notevole carica di sensualità per cui la sfida non ti spaventa. Cominci a spogliarti, tu sai che mi piace osservarti , mi hai sorpreso mentre ti spiavo sotto la doccia, resti solo con le mutandine che cali con studiata lentezza, quando sei completamente nuda ti giri mostrandomi il tuo culo che esponi completamente al mio sguardo inchinando il busto in avanti appoggiano le mani sulla spalliera di una sedia, con le mani ti afferri le natiche e te le allarghi, sento immediatamente il pene ingrossarsi ma non voglio che tu te ne accorga. Quando vedo accarezzarti la fica con una mano, sfregarti il clitoride ed infilarti un dito nella vagina mi rendo conto che ho perso la scommessa. Ti rigiri ridendo, non hai bisogno di verifiche, ti avvincine al letto e cominci a spogliarmi, ti lascio fare , quando mi sfili i boxer il mio cazzo è duro e grosso, mettertelo in bocca sembra un gesto scontato, lo lecchi, lo scappelli lo succhi con tutte le astuzie dell’arte della seduzione, poi ti rialzi e offri la fica alla mia bocca, a me piace leccartela quanto a te fartela leccare, in un attimo sei eccitata, mi fai mettere a sedere mentre tu ti accovaqcci sulle mie gambe con le qquali mi cingi i reni, sento mio cazzo duro entrare in fondo alla tua fica mentre ci baciamo con vigore stringendovi l’uno all’altra con violenza. Quando capisci che sto per raggiungere l’orgasmo ti sfili il cazzo dalla fica per infilartelo nel culo, in un attimo ti riempio l’intestino del mio sperma.
 
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