TBW 3.0 - The Big World [Anime-Manga-Download-Streaming-Spoiler-Curiosità-Sport-Cinema-Gossip-Misteri]

Primo Incontro

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Aragorn
view post Posted on 31/5/2009, 16:55




L’altoparlante informa che l’aereo proveniente dall'Aeroporto Marconi di Bologna atterrerà in perfetto orario, l’annuncio mi fa precipitare nella realtà, il battito del cuore accelera ed il respiro si accorcia per l’ansia e l’emozione; tra poco potrò finalmente abbracciarlo, ci siamo organizzati un weekend tutto per noi in cui nessuno ci disturberà e ci cercherà. Da sei mesi ci conosciamo, e ci incontriamo ogni giorno coprendoci di ogni forma di tenerezza, tanti baci carezze ed ogni sorta di amplesso; non è un controsenso, Vittorio è , da sei mesi quello che si definisce un amante virtuale, ci siamo conosciuti in chat recensendo racconti erotici, tra noi è nato subito un accordo straordinario, pur polemizzando in continuazione su tutto e su tutti siamo rimasti affascinati l’uno dell’altra per il modo di scrivere, per come affrontiamo i problemi , per l’ironia a cui mai rinunciamo, nel tempo questo feeling si è trasformato in complicità ed in una forma di attrazione fortissima, una passione travolgente che ci ha indotto, per una volta, a superare dubbi e timori, oggi vogliamo amarci in maniera completa e totale, sentire finalmente l’odore della nostra pelle, toccare le nostre carni, baciare i nostri corpi, sappiamo che non vi saranno preamboli, so che Vittorio, appena sbarcato dall’aereo, mi condurrà nel Motel più vicino all’aeroporto, io sono caratterialmente sensibile e romantica e generalmente i preamboli amorosi sono fondamentali per appagare la mia sensualità, ma oggi è diverso, anch’io sogno solamente il letto di un albergo dove i nostri corpi possano finalmente congiungersi. Eccolo, lo vedo, è elegantissimo, per fortuna il mio completino di Dolce Gabbana non mi farà sfigurare, sono emozionata, finalmente è di fronte a me , attendo che mi abbracci e mi baci ed invece si limita a sfiorarmi una guancia con le labbra ed a dirmi :”Ciao, come stai?”. Sono talmente sorpresa che non apro bocca, lui tranquillamente riprende a parlare ; “Dunque , ora andiamo al Bar a fare colazione, poi mi fai da guida per una visita alla città, per il ristorante mi fido di te”. Sono delusa ed amareggiata, sono umiliata, non gli piaccio, questo è ovvio, ma perché mortificarmi così, costringermi a fare la guida turistica, neppure un bacio mi ha dato, vorrei piangere ma non voglio dargli la soddisfazione. Al Bar lui prende un caffè ed io nulla, ho lo stomaco chiuso, ho quasi nausea. Saliamo su un Taxi, Vittorio confabula con l’autista che parte deciso, durante il viaggio parla del più e del meno come se fossimo colleghi di lavoro, lo sento lontano, distaccato, non può essere lui l’uomo che mi copriva di complimenti di parole dolcissime, che mi ha giurato amore eterno, ora non lo ascolto più, attendo solo che questo incubo cessi, voglio tornare a casa , voglio piangere, sto per dirgli di riportarmi indietro quando il taxi si ferma, siamo davanti all’ingresso dell’Hilton Hotel , ora Vittorio scende , gira attorno la macchina, apre la portiera e mi porge la mano , la sua espressione è mutata, un sorriso dolcissimo appare sul suo volto, mentre mi abbraccia e mi bacia mi dice : “Ti amo da morire, sei stupenda, scusa, tesoro, è inutile che ti spieghi perché mi sono comportato da verme” Entro in albergo come un automa , sono frastornata e sempre più confusa , lui ora ride di gusto, capisco che si è divertito alle mie spalle, non c’è bisogno di spiegazioni, ora è tutto chiaro, Vittorio ha voluto vendicarsi, per mesi l’ho fatto soffrire con tutte le mie arti seduttive , l’ho lasciato nella disperazione decine di volte dicendogli che ero stanca di lui, poi lo recuperavo facendogli capire che lo amavo, poi lo ingelosivo inventando una tresca con un affascinante Commercialista, appena entriamo in ascensore lo guardo a muso duro e gli urlo : “Sei un grande stronzo, ti ucciderei” Mi chiude la bocca con un bacio, appena avverto la sua lingua, dimentico tutto lo stress e l’angoscia, ora i nostri sensi si scatenano, sento la sua mano che mi alza la gonna ed entra nelle mutandine, il suo pene eretto preme conto il mio corpo, in un attimo blocca l’ascensore, fa scendere pantaloni e boxer, mi solleva una gamba , io scosto con la mano le mutandine , appena avverto il pene entrare nella mia vagina urlo di piacere, i nostri corpi, pur nella scomoda posizione si muovono in modo irrefrenabile, le nostre bocche restano unite , raggiungiamo l’orgasmo liberatorio in un attimo, siamo sfiniti, la tensione e l’emozione hanno il sopravvento sulle nostre azioni, restiamo a lungo abbracciati e silenziosi. Dopo esserci ricomposti Vittorio riavvia l’ascensore che si ferma all’ultimo piano, quello riservato alle Suite con vista sul mare. Quando la porta si apre tre clienti ci guardano con sospetto, hanno scoperto il motivo per cui l’ascensore ha impiegato tanto tempo a salire, noi sorridiamo divertiti, tenendoci per mano arriviamo alla camera 601 , la nostra camera, il nostro nido d’amore. Tenendomi per mano Vittorio mi porta sulla veranda, l’intero golfo è di fronte ai nostri occhi, è una vista da togliere il fiato, il mio amante mi fa distendere su un lettino, si assenta un attimo e torna con una bottiglia di Cristal , due coppe baccarat ed un vassoio pieno di cioccolatini e pralines, l’atmosfera è quasi surreale, la bellezza del posto, la presenza del mio amante, l’adulterio, beviamo champagne assaporando alcuni dolcetti, mentre sorseggio il secondo bicchiere Vittorio avvicina il suo viso al mio e mi sussurra :”Voglio bere dalla tua bocca” appoggia le sue labbra alle mie quasi obbligandomi a dischiuderle, il vino passa dalla mia bocca alla sua, è un atto di grande sensualità il trasferimento del vino da me a lui e poi ancora a me, in circostanze diverse l’avrei considerato un gesto ripugnante, invece mi dà ebbrezza, il mio amante mi seduce sempre e comunque. Ora si siede vicino a me e mi sussurra all’orecchio : “Fino adesso abbiamo scherzato amore, adesso non riesco a frenare più il mio desiderio, mi piaci da impazzire, ti voglio”. Se non avesse detto nulla starei già precipitandomi sul letto per godere del suo abbraccio, ma lui ha parlato, mi ha provocato, improvvisamente ricordo l’ora d’Inferno che mi ha fatto passare , tutti coloro che hanno osato sfidarmi l’hanno pagata amaramente, io amo Vittorio e non gli farò molto male, ma una piccola vendetta voglio prendermela; mi alzo dal lettino gli sfioro le labbra con un bacio e gli ingiungo : “Aspetta un attimo” Entro nel soggiorno della suite e chiudo a chiave la porta a vetri che dà sulla veranda. L’espressione attonita di Vittorio mi strappa un sorriso, senza dargli alcuna precisazione gli dico : “Siediti e guarda”. Lui prende un lettino e lo mette vicino alla porta a vetri, io con la mano gli faccio un cenno di saluto e gli invio un bacio, accendo la radio sintonizzandomi su un canale che trasmette musica soul, chiudo gli occhi e comincio ad accarezzarmi , inizio dai fianchi, scendo alle cosce, risalgo sulle natiche , quando mi tocco i seni il mio corpo reagisce, sto eccitandomi, continuo a guardare Vittorio, i suoi occhiali da sole mi impediscono di vedere quanto i suoi occhi mi desiderino, ma noto che tiene le mandibole serrate, sintomo inequivocabile di grande tensione. Tenendo le mani sulle cosce faccio salire lentamente la gonna, quando arrivo all’altezza delle mutandine le riabbasso, per un paio di minuti continuo questo gioco, so che le mie gambe snelle affascinano gli uomini e quindi le esibisco con grande malizia prima tenendole chiuse poi aprendole, poi girandomi su un fianco, Vittorio sembra impassibile ma sicuramente non può non essere turbato, anch’io però sto eccitandomi, sono stata sempre sia seduttrice che esibizionista e in questa circostanza riesco ad esprimere entrambe le mie doti. Apro la camicetta e mostro i miei seni , li accarezzo, li stringo, afferro i capezzoli, sono durissimi, Vittorio è sempre immobile, sembra una statua, possibile che riesca a controllare le emozioni a tal punto da non fare trapelare il minimo turbamento? Ora sfilo la gonna, indosso solo le minutissime mutandine, continuo a muovermi cercando di seguire la musica, ora mi giro per mostrare il mio fondo schiena all’uomo che amo, ancheggio con grazia, per essere la prima volta che mi cimento in uno strip credo di cavarmela benissimo. Mostrando sempre il culetto al mio spettatore comincio a calare le mutandine, le faccio scivolare in basso e poi le rimetto al posto originale almeno tre volte, quando sono completamente nuda chino il busto in avanti aprendo leggermente le gambe, mostro così al mio amante tutto l’epicentro della sessualità, osservo tra le mie gambe il volto di Vittorio, ancora nessun gesto, nè un movimento, con le mani mi allargo le natiche , ora la mia fica è completamente aperta ed esposta al suo sguardo, penso che tutti quelli che conosco al posto di Vittorio sfonderebbero il vetro per avventarsi sul mio corpo, lui invece resta imperturbabile, mi sento ancora più offesa ed umiliata di quando non lo fossi all’incontro all’aeroporto, mi rialzo , spalanco la veranda e l’aggredisco: “Non sapevo che tu fossi gay, se vuoi ti chiamo il lift , sono sicura che con lui ti ecciterai”. Lui mi afferra una mano e mi trascina addosso a lui , mi abbraccia forte e mi bacia, non vorrei ricambiarlo ma lo amo troppo , le nostre lingue si annodano in un irrefrenabile impeto di passione. Vittorio mi accarezza i capelli e mi solleva la testa e mi consola: “Elena, amore mio, tu sei di una sensualità travolgente, sei eccitante vestita , nuda sei uno schianto, te lo confesso, ho tenuto gli occhi chiusi dall’istante in cui hai chiuso la veranda, se avessi guardato avrei avuto un rapido orgasmo ed ora non potrei fare all’amore con te, ogni tanto sbirciavo, quando ti sei chinata , mostrandomi il culetto ed allargandoti la vagina ho temuto per un attacco alle coronarie. Ora che ti sei vendicata e divertita, posso scoparti?” Lo guardo con la mia espressione da civetta ammaliatrice e rispondo : “Sì” Vittorio si alza mi solleva e tenendomi tra le sua braccia mi porta in camera e mi adagia sul letto, in un attimo si spoglia e si stende accanto a me, riprendiamo a baciarci con trasporto mentre le nostre gambe si intrecciano, è una sensazione bellissima , sento il cuore del mio amante battere , avverto il suo desiderio di possedermi, ora la sua bocca scende sul mio collo , la sua lingua esplora ogni centimetro del mio corpo, quando arriva a leccarmi la fica gli afferro la testa per i capelli e schiaccio la sua bocca sulla mia vagina, capisco che in questa posizione non resisterei un minuto, io non accetto di stare passiva, voglio anch’io scoprire il suo corpo, lo allontano di forza quasi strappandogli i capelli , con fermezza lo informo: “Tu ti sei divertito abbastanza, ora è il mio turno” Io sono per la parità uomo –donna per cui copro il suo corpo degli stessi baci che lui ha dato a me, Vittorio è eccitatissimo e non riesce a stare fermo, quando comincio a baciare il suo pene quasi urla, non mi importa se mi verrà in bocca, ho sognato per mesi questo momento e non voglio rinunciarci, improvvisamente sento il suo corpo rilassarsi, riesco così ad appagare completamente la mia voglia di baciare il cazzo del mio amante, gli lecco il glande, scendo lungo l’asta fino allo scroto poi risalgo , poi lo rimetto in bocca e continuo ad accarezzarlo con la lingua, infine lo spingo in fondo alla gola quasi a soffocarmi, ora sono le sue mani che afferrano i miei capelli facendomi rialzare, mi guarda con espressione decisa e mi informa: “Per non venirti in bocca ho dovuto pensare alla guerra in Iraq, alla partita Milan-Arsenal, alla riunione a cui dovrò partecipare martedì prossimo, ora, amore mio, prova a pensare a cosa sta per succederti” E’ proprio il mio uomo, sa che per me simpatia e fermezza sono gli attributi che più apprezzo nel mio partner. Mi sollevo e mi distendo sul letto, allargo le gambe e allungo le braccia per accoglierlo, lui ora è sopra di me , le nostre bocche, mai sazie. si riuniscono nell’istante in cuoi sento il suo cazzo entrare nel mio corpo, ci muoviamo con lentezza, sappiamo che se accelerassimo i movimenti dei nostri bacini arriveremmo all’orgasmo istantaneamente, invece vogliamo che questo istante duri il più a lungo possibile, ed infatti per molti dolcissimi minuti viviamo come in estasi, quando capisco che Vittorio sta venendo anch’io mi lascio trasportare dai sensi, godiamo nello stesso istante, mai provato in vita mia un piacere tanto intenso da lasciarmi spossata. Per tre giorni viviamo come un sogno, abbiamo unito i nostri corpi in decine di amplessi sperimentando tutte le posizioni previste dal codice dell’Eros. E’ una passione travolgente quella che ci ha travolti. La domenica sera , quando lo vedo sparire nel tunnel dell’imbarco per l’aereo che lo riporterà a casa, vengo colta dallo sgomento, capisco che il mio corpo non è ancora appagato , che se fosse ancora qui vicino a me avrei la voglia e la forza di ricominciare a fare all’amore, vorrei dirgli che ormai il mio corpo ed il mio spirito gli appartengono, che non posso vivere senza di lui, ma lui ignora il mio appello, lui mi ha girato le spalle, forse sta pensando a sua moglie, chissà cosa sono per lui, chissà se era sincero quando giurava d’amarmi, ora sono infelice ma non mi arrendo, io voglio lottare per non perderlo, lui ancora non mi conosce, non è facile sbarazzarsi di me. Mentre questi pensieri mi arrovellano la mente e sto per girarmi per uscire vedo Vittorio riuscire dal tunnel, mi abbraccia e mi dice: “Non riesco a stare senza di te , né un giorno, né un ora, né un minuto”.
 
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