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Riflessioni

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Aragorn
view post Posted on 31/5/2009, 16:59




RIFLESSIONI DI LUI, LEI, L’ALTRO

L’eterna storia di lui, lei e l’altro. Naturalmente lei ora ama l’altro essendone completamente ricambiata , è un rapporto stupendo, una passione travolgente ricca di sentimento e dolcezza. Tuttavia è difficile attualmente ipotizzare che lei possa lasciare lui per mettersi con l’altro, per cui il menage continua, come capita in casi analoghi, con momenti di gioia ma mai di serenità. L’altro per giunta , a tutti i problemi legati ad una situazione intricata, aggiunge il suo tormento di sopportare a fatica che lei si conceda a lui. Tutte le sere l’altro sa che ben difficilmente lui rinuncia a fare l’amore con lei. Ecco i pensieri che nascono nella mente dei tre protagonisti.

RIFLESSIONI DI LUI

E’ quasi mezzanotte, tra poco lei entrerà in camera e come ogni sera inizierà per me il momento più desiderato e temuto della giornata. E’ il più desiderato perché lei mi offrirà il suo stupendo corpo con generosità e sensualità, su di lei e con lei potrò soddisfare ogni mio desiderio, compreso il sesso anale che da pochi mesi mi ha concesso, inutile dire che spesso raggiungiamo il piacere col sesso orale anche se lei si rifiuta di, ingoiare il mio sperma. Quali sono i timori che mi assalgono all’avvicinarsi di questo momento? E’ tutto legato alla sensibilità della mia donna, lei ama la fantasia, l’imprevisto, una leggera violenza, l’ambiente particolare, mentre io vivendo giornate cariche di tensioni, considero il rapporto sessuale quotidiano fondamentale per il mio equilibrio psicofisico, banalizzando la cosa posso dire che scopare è la mia migliore cura antistress. Facendo sesso una volta al giorno, mi considero un uomo virilmente superdotato, nessuno tra i miei amici e colleghi fa altrettanto, mia moglie è ben felice di queste mie prestazione e non ricordo si sia mai tirata indietro una sola volta. Inutile negare che però abbiamo un problema, lei mi accusa di essere spesso troppo frettoloso, una volta ha rischiato di prendersi uno schiaffo perché mi ha detto di andare dal medico per curare la mia eiaculazione precoce, le ho detto che dal medico ci deve andare lei, se a volte non raggiunge l’orgasmo può avere una forma di frigidità. Ora lei vorrebbe che facessimo l’amore come l’altra sera , lei era seduta e leggeva , io da dietro ho cominciato a baciarle il collo e ad accarezzarle le tette, poi l’ho presa per un braccio e portata in camera, le ho schiacciata il volto contro la porta, le ho alzato la gonna, scostato le mutandine infilandole due dita nella fica mentre le accarezzavo le tette, poi l’ho girata l’ho fatta sedere sulla punta del letto le ho leccato la vagina ed il culo, l’ho fatta girare , le ho fatto appoggiare il petto sul letto mentre ho continuato a leccarle la fica mentre le infilavo un dito nell’ano, infine l’ho inculata sborrandole nell’intestino, l’emozione della dolce violenza l’ha eccitata in un attimo ed ha goduto assieme a me. D’accordo che la situazione è stata intrigante ed è piaciuta anche a me, ma non posso tutte le sere inventarmi qualcosa di strano. Abitualmente, quando arriva in camera la faccio spogliare e comincio a baciarle il collo, le tette , la fica poi la masturbo con le dita nella fica , quando vedo che è prossima all’orgasmo la metto alla pecorina e la scopo nella fica o nel culo, a volte godo semplicemente leccandole la fica mentre lei mi spompina anche se , come ho detto prima, non è la cosa che preferisco in quanto non vuole farsi sborrare in bocca. Ma stanotte ha detto che sarà lei a decidere e la cosa mi preoccupa. Finalmente entra in camera completamente nuda, sale sul letto aprendosi la fica con le mani, si siede sul mio volto facendosi leccare vagina ed ano, poi si gira e prende in bocca il mio cazzo, lei sa che resisterò pochi secondi per cui fra un po’ solleverà la testa per non ricevere il mio sperma in bocca, ma lei non si muove, io sto per ieaculare, se non l’avviso si arrabbierà ma ho troppo voglia di venirle in bocca, il primo getto la fa sussultare ma non si muove e così riceve in bocca anche il secondo , il terzo, si rialza solo quando tutto lo sperma è finito nella sua gola. Io sono imbarazzato ma lei con una battuta spiritosa mi tranquillizza, anche se mi informa di non attendermi in futuro alcuna replica. Le do il bacio della buona notte e mi metto a dormire.

RIFLESSIONI DI LEI

Sono le 23, prima di mettere a letto i bambini incrocio lo sguardo di “lui,” sì di mio marito, ha la stessa espressione di tutte le altre sere, che significa: “Fai in fretta che ho voglia di fare l’amore” Ma stasera proprio non mi va, stasera ho in mente “l’altro”, il mio amante, il mio unico amore, stasera, come tante altre sere, mi infastidisce l’idea di sentire le mani di lui sul mio corpo come pure quel suo modo di inibire ogni mio gesto, ogni mia iniziativa , sono stanca di restare inerte , come una bambola, per me l’amore è dare e ricevere nella stessa misura ma con lui ciò non è possibile, le mie carezze ed i miei baci lo eccitano a tal punto che rischia di avere un orgasmo troppo rapido. Non voglio però mortificarlo rifiutandomi per cui gli lancio un messaggio : “Stasera preparati a subire, stasera sarò io a dettare le regole” esprimo questa frase a muso duro, col tono che non ammette repliche, non mi soffermo neppure ad osservare la sua espressione attonita e mi avvio verso la camera dei bimbi. Quando ritorno in sala lui non c’è più, rifletto su quello che ho detto poco prima, in realtà non ho idea di cosa fare, di sicuro ho evitato di essere un oggetto nelle sue mani, ma devo decidere che fare, come soddisfare i suoi desideri non mortificando i miei. Con questi pensieri mi avvio in bagno per una doccia ristoratrice, lo sfregamento della spugna tra le gambe, il calore dell’acqua ,l’immagine concretizzatesi nella mia mente di essere tra le braccia dell’altro mi portano ad una immediata eccitazione, infilo due dita nella mia fica quando immagino di baciare il pene del mio amante mentre lui è sdraiato sul letto inerte . Devo fermarmi per non arrivare all’orgasmo ma ormai mi è chiaro cosa farò, mi asciugo rapidamente, e mi avvio in camera senza rivestirmi, mio marito è ovviamente ancora sveglio, il mio corpo nudo lo turba all’istante , vedo il suo pene ingrossarsi sotto il lenzuolo, lui mi guarda con espressione interrogativa , quasi impaurita, cerco di tranquillizzarlo : “Oggi ho voglia di rivivere un momento dei nostri primi incontri, quando ci limitavamo al pitting, sì oggi voglio solo farti un pompino, farti sborrare senza chiederti nulla in cambio, io mi masturberò da sola mentre succhierò il tuo cazzo”. Salgo sul letto restando in piedi a gambe aperte, gli mostro la fica aprendola con le dita , mi siedo sul suo volto facendomela leccare, quando l’eccitazione è all’apice mi rialzo, mi inginocchio, gli sfilo il pigiama , gli bacio i capezzoli, scendo sul ventre, gli scappello il cazzo e chiudo gli occhi, ora sogno di baciare il pene del mio amante, di leccare il suo glande, ricomincio a masturbarmi mentre sto succhiando i testicoli di lui ormai sostituito dall’altro, quando mi rimetto in bocca l’asta spingendola in fondo alla gola avverto, dal respiro affannato che sta per avere l’orgasmo, non mi sono mai fatta sborrare in bocca ma in questo momento sto spompinando il mio amante ed a lui concedo tutto, per cui lascio che lo sperma mi riempia la bocca nello stesso istante in cui le mie dita nella fica mi portano all’orgasmo, il liquido caldo e vischioso ha un sapore dolciastro, vorrei sputarlo, ma lo trattengo in bocca, tiro un lungo respiro per avere la forza di inghiottirlo, lo faccio solo per l’altro, per l’uomo che amo. Mio marito mi guarda quasi incredulo, non capisce come mai gli ho permesso di venirmi in bocca dopo che mi ero rifiutata di farlo per anni, mi limito a dirgli, mentendo: “Ti è andata di culo, non mi ero accorta che stavi venendo, non ti illudere comunque, è stata la prima ed ultima volta, lo sai che il tuo sperma mi fa schifo” Capisco che quel “tuo” gli crea una certa inquietudine ma non è il momento di fare polemiche per cui mi dà il bacio della buonanotte e si mette a dormire.

RIFLESSIONI DELL’ALTRO

Devo assolutamente superare il tormento che ogni notte mi assale attorno a mezzanotte. A quell’ora , ogni giorno dell’anno tranne cause di forza maggiore, lui comincia ad accarezzarla, poi la bacia a lungo perché deve eccitarla con la bocca e con le mani che infila nella fica e nell’ano, le succhia i capezzoli ed il clitoride, le bacia il collo fino a quando lei è prossima o raggiunge l’orgasmo , a quel punto le penetra violentemente la vagina o l’ano riempiendola del suo sperma in pochi secondi. Per superare questa angoscia mi sono creato due forme di auto difesa . Nella prima ho immaginato che questo amplesso sia quanto di più squallido si possa immaginare, per cui lui fa parte di quella categoria di uomini che deve scaricare sperma almeno una volta al giorno, che consuma la carica erotica in pochi secondi e dopo ogni orgasmo resta esausto per molte ore, per lui tutti i preliminari sono una perdita di tempo ed ogni volta rischia di eiaculare prima di entrarle in fica, ma lui ama la sua donna ed ha rispetto di lei per cui soffre all’idea di non riuscire ad eccitarla, si sottopone pertanto ogni sera a questi preamboli per lui fastidiosi durante i quali, per riuscire a resistere, non deve guardare , deve vagare con la mente su immagini che gli facciano dimenticare la sensualità della sua donna. Quindi tutto avviene con movimenti preparati, quasi studiati e quindi senza fantasia, lei è quasi una bambola inerte che non può prendere iniziative , deve solo lasciarsi baciare ed accarezzare, deve eccitarsi più con la mente che con il corpo, ma lei è esattamente il contrario , è una donna molto sensuale e ricca di fantasia che ama il sesso, quando il sentimento per suo marito era più forte provava piacere anche in questi veloci amplessi, ora lei ama me , vorrebbe fare sesso solo con me , vorrebbe finalmente appagare il suo desiderio di fare l’amore in maniera completa baciando il mio corpo , il mio pene, godere con il mio cazzo nella fica, masturbarmi con le sue tette, spompinarmi a lungo mentre io le lecco la fica ed il culo, vorrebbe unire il suo corpo al mio mentre ci baciamo , mentre le nostre mani esplorano tutti i nostri corpi , quindi, inevitabilmente, per godere deve pensare a me, credere che sia io l’uomo con cui sta facendo l’amore. Nella seconda forma di autodifesa io sono protagonista, io sono lui, sono io che la bacio, la tocco , la penetro; è in questo ambito che desidero sapere, che voglio conoscere le azioni, i gesti, i sospiri , solo così posso essere veramente lui e sentirmi completamente accanto a lei. Per questo motivo l’ossessiono per farmi raccontare come è stato , cosa ha fatto, se ha goduto, come ha goduto, se ha partecipato, tutte cose che la infastidiscono, che ledono un aspetto della sua vita che non mi appartiene, che lei vuole continuare ad alimentare perché per lei la fisicità è un bene irrinunciabile, perché lui è sempre suo marito, è l’uomo con cui ha diviso momenti straordinari e fare l’amore con lui le riesce in maniera naturale , spontanea, sempre piacevole anche se ormai sono rari i momenti di grande erotismo. E’ un’alternarsi di immagini quelle che mi impediscono di dormire, è il dubbio tra quello che accade nella realtà e quello che elabora la mia fantasia, come vive lei questi momenti, cosa pensa, a chi pensa. Come vorrei essere al posto di lui, riuscire a farla abbandonare all’erotismo che il mio corpo vuole darle per soddisfare tutte le fantasie , i desideri, il piacere irrefrenabile dei sensi.
 
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