| Continua la piacevole trasferta
Dopo una notte ristoratrice, la mattina mi svegliai molto presto in preda a qualche rimorso e senso di colpa per quel meraviglioso corpo nudo che dormiva al mio fianco e con cui la notte precedente avevo condiviso un'esperienza fantastica. Mi mossi silenziosamente fino al bagno dove mi rasai e mi gettai sotto la doccia per riflettere un po' e pensare a quello che era successo.
Dopo pochi minuti….. la porta si aprì ed un casco di capelli neri lunghi e arruffati, con addosso la mia camicia e null'altro si affacciò sorridente dicendo "siamo mattinieri oggi!". Al che mi voltai "Ciao Michela, ben svegliata. Sai… pensieri che mi frullano in testa… e poi la mattina mi alzo sempre presto". Al che lei mi sorrise, mi disse di non preoccuparmi, che era stata una bellissima notte (al che arrossì, e la cosa mi piacque alquanto nonostante l'avessi vista ben più eccitata la notte precedente) ma che rimanevamo ottimi colleghi e sperava anche amici… e poi con naturalezza mi disse "e adesso mi fai un po' di posto sotto la doccia? E' così grande che ci si sta comodamente in due…" e si sfilò la camicia rivelando ancora una volta le sue forme fantastiche, con il dettaglio dei capezzoli inturgiditi che tanto mi piaceva. Fu sufficiente che mi sfiorasse entrando per risvegliare i miei sensi, ma finse di non accorgersene ed iniziò dolcemente a insaponarsi (insaponando un po' anche me) e mi chiese di aiutarla con la schiena. A quel punto iniziai a percorrere con entrambe le mani insaponate la sua schiena, per arrivare sino alle sue natiche, circondarle con le mani e poi risalire di nuovo sino al collo. A quelle carezze la sua schiena iniziò a inarcarsi e lei si appoggiò con le mani alla parete per poter gustare meglio il massaggio. Il mio cazzo era ormai completamente sveglio e solo con difficoltà riuscivo ad evitare di appoggiarglielo tra le natiche. Anche le voglie di Michela si erano completamente risvegliate e divaricò leggermente le gambe quasi per invitarmi a prenderla, facendomi gustare la vista delle sue meravigliose natiche e delle labbra della sua fica che iniziavano ad aprirsi come un fiore.
A quel punto mi accostai a lei e strofinai la punta del mio sesso tra le sue labbra umide. Lei mi lasciò avvicinare, poi quando mi sentì appoggiato alla porta della sua fica con una mossa decisa del bacino all'indietro si fece penetrare per intero, facendomi affondare dentro di lei. Con le mani strette sulle sue natiche iniziai allora un lento avanti e indietro, con il rumore dell'acqua della doccia che scorreva su di noi ed il rumore dei fluidi dei nostri corpi quando le sue natiche si appoggiavano al mio bacino. Avevo una di quelle erezioni mattutine che rendono il cazzo quasi un "tubo di gomma" e avrei potuto continuare avanti e indietro per una mezz'ora…. E a Michela pareva proprio piacere tanto che dopo un po' iniziò a parlarmi (doveva aver capito come la parola fosse una componente importante della mia eccitazione) "certo che sarà dura tornare solo amici….. dopo tutto questo godimento che mi fai provare… scopami così, pian piano, mi stai facendo andare su di giri …. mmm…" il mugolio era associato ad una delle mie mani che lasciate le sue natiche era andata a cercare un seno stringendole il capezzolo tra le dita. I suoi mugolii si fecero più forti, e cominciò ad ansimare "si… continua, mi piaci un casino.." ed io iniziai ad accelerare, senza però perdere il controllo e cercando di distrarre la mia mente dal piacere, sino a che lei iniziò a perdere il controllo,sentii le pareti dell sua fica stringersi sul mio cazzo in un orgasmo violento mentre le sue natiche tra le mie mani diventavano di marmo, e poi rilassarsi scuotendo la testa e mugolando di piacere… io rallentai, senza fermarmi, ed iniziai a penetrarla piano, facendo uscire il mio cazzo dalla sua fica bollente per poi rientrare senza fatica nel suo sesso completamente bagnato. "Mi hai fatta venire ancora…" e nel frattempo le mie mani divaricavano le sue natiche mettendo il luce il suo forellino. Estrassi il cazzo ed iniziai a passarlo tra le natiche "hai un culo stupendo, avrei voglia di scopare anche il tuo culetto…" e lei "mi fai impazzire, per te farei di tutto… scopami il culo…dolcemente…". Presi l'olio da bagno e unsi il foro tra le sue natiche mentre il mio cazzo era diventato una trave al solo pensiero e poi, allargate le natiche, iniziai ad appoggiarmi al suo ano spingendo per entrare in lei. Non ero il primo, ci sapeva fare, e dopo una prima pressione sentii il suo culetto aprirsi ed accogliere la mia cappella stringendola. Mi fermai, e poi ripresi una seconda spinta che lei assecondò facendomi superare la soglia e scivolare con il mio cazzo ben unto nel suo culo.
Lo spettacolo era fantastico: le mie mani stringevano le sue chiappe mentre il mio cazzo le entrava nel culo. Mi mossi piano, con l'uccello stretto nella sua morsa, scivolando piano per darle tempo di rilassarsi. Lei fece un paio di gemiti, ma poi si rilassò ed iniziò a gustare il mio cazzo dentro di lei. Ripresi il mio lento avanti e indietro, questa volta nel suo culetto, e sentii il piacere montare, mentre Michela staccò una mano dalla parete della doccia per portarla alla sua fica e penetrarla con le dita. "Mi sto eccitando Michela, hai un culo fantastico e voglio riempirti" e lei "inculami, continua così, riempimi, sono la tua troia.... ". A queste parole presi a muovermi più velocemente e sentii il piacere crescere, allungai le mani a stringere le sue tette e le infilai il cazzo fino all'elsa per poi dirle fermandomi in fondo al suo culo "godo Michela, ti riempio di sborra!" ed esplodere il mio seme dentro di lei.
|
