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Alessia, parte-nopea e parte-troia

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Aragorn
view post Posted on 13/6/2009, 18:02




Questo fatto si svolge in una città che amo, Napoli. Anni fa c'ero stato con i miei, e l'anno scorso, per l'8 dicembre decisi di tornarci, questa volta da solo.
Carico "armi e bagagli" come si suol dire, e parto la mattina presto di sabato 8. Arrivato a Napoli, giusto il tempo di lasciare la valigia in camera in albergo, e mi “fiondo” letteralmente per strada. Il mio primo obbiettivo è il luogo che più mi piace di questa città: San Gregorio Armeno, dove si trovano gli artigiani dei presepi.
Vagabondando da una bancarella all’altra ad un certo punto mi blocco: a pochi passi da me vedo una ragazza bellissima, mora, alta 1,70 circa, una seconda di seno ed un culo da paura. Purtroppo insieme a lei c’è un ragazzo. Rimango per un attimo deluso, poi decido di giocarmela.

Mi avvicino alla coppia e parlo guardando lei “Scusate, avreste qualche momento del vostro tempo da concedermi? Sono uno studente dell’Università di Pisa, mi sto per laureare e sto preparando la tesi, che verterà sulla diversità dei comportamenti di coppia in varie città italiane; ho quasi finito, sono già stato a Milano, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Pescara, mi mancano solo Napoli, Bari e Catania. Se accettate di essere i miei "soggetti di studio" partenopei vi ringrazio... possiamo discuterne davanti ad un caffè”.

Lui, un po’ infastidito, cerca di svicolare: “Purtroppo stiamo cercando delle cose e andiamo anche un po’ di fretta”, ma lei interviene “No dai Fabio prendiamo un caffè con questo ragazzo, tanto c'è tempo; dai, andiamo al bar”, fa lei rivolgendosi a me.

“Grazie mille, mi siete sembrati subito una BELLA coppia”, faccio io con enfasi su “bella”. Lei arrossisce un po', e finge una risatina.

Siamo al bar, abbiamo ordinato; io inizio con le prime domande.

“Come vi chiamate? Lui Fabio, l’hai detto prima. E tu invece?”

“Alessia, piacere”

“Piacere, Roberto. Allora, quanti anni avete, e da quanto state insieme?”

“20 io e 21 lui, e stiamo insieme da 3 anni.”

“Da giovani, quindi. Quanto vi vedete in media a settimana? Avete hobbies comuni?”

“Ci vediamo molto spesso, quasi tutti i giorni. Ci piace il cinema… forse l’unico passatempo che amiamo entrambi”

A questo punto mi è chiaro che Alessia nella coppia è molto dominante, sta dando tutte le risposte mentre Fabio si limita a guardare immusonito. Dopo le prime domande innocue decido di passare a quelle serie.

“Ragazzi qui devo andare un po' sul personale, posso proseguire?”

Lei sorride e risponde sicura “Certo”... Lui è scocciato.

“Tranquillo Fabio, sono domande che riguardano la sfera un po' più privata, se ti senti in imbarazzo non sei obbligato a rispondere... può rispondere anche solo Alessia”

“Dai Fabio tanto sono domande quasi di lavoro” dice lei.

Lui titubante accenna un “Beh, vediamo ‘ste domande”

“Quando vi siete messi insieme, eravate alla prima esperienza o avevate già avuto ragazzi/e?”

“Lui era alla prima, io invece no” dice lei maliziosamente

“Ok... Alessia quanti ragazzi hai avuto prima di Fabio?”

“Di storie importanti una, ma di avventure molte”

“Ah però... senti senti... e siete arrivati, scusate il termine, "intatti" uno dall'altra?"

“Beh io no” dice lei “lui si”

Dalla faccia di Fabio capisco che la cosa lo ha sempre infastidito.

“Capito... per ora passiamo oltre: avete rapporti? Quanto spesso?”

“Beh, spesso direi che è una parola sbagliata” dice lei sorridendo. “Diciamo che se capita un volta alla settimana siamo fortunati”

“Vi capisco... pensa che anch'io purtroppo in questo periodo di tesi vedo pochissimo la mia ragazza... siamo passati da 5 volte a settimana a farlo solo 2”

“Beati voi” dice lei. “Almeno lo fate 2 volte a settimana”

“Eh, però a me già non bastavano le 5... va bene dai stiamo uscendo dal seminato... continuiamo “l’intervista": quando vi siete messi insieme... dopo quanto avete avuto il vostro primo rapporto completo?"

“Dopo 2 - 3 settimane”

“Scusate se ora vado troppo sul personale, ma la tesi deve essere completa: avete avuto anche rapporti meno convenzionali come per esempio, l'anale?"

“Si” dice lei, ed aggiunge maliziosamente ”ma poche volte”

“Come mai poche volte?”

“E’ un tasto un po’ dolente per lui, non è in grado di farsi sentire” dice facendo cenno con la testa verso di lui e facendo il segno con le dita della sua dimensione del cazzo... piccolo, parecchio piccolo.

“Allora dovrebbe essere un vantaggio per questa pratica... io ho il problema opposto... difficilmente riesco a entrare senza far male”

Lei ha un’espressione sognante, e sussurra “Beata la tua lei”

“Comunque, si è fatto tardi, sono già le 8... qui ho ancora un po’ di domande, se volete finiamo tutto di fronte ad una pizza, se conoscete il posto offro io”

“Ok” dice lei. Fabio le ricorda che devono andare a casa, ma lei insiste di dover finire l'intervista e quindi decide di seguirmi, e lui si accoda.

Arrivati alla pizzeria, dopo aver ordinato io mi rivolgo ad Alessia "Questa parte di intervista è molto personale, se per qualche motivo preferisci così, possiamo farla in separata sede"

“Se è molto personale preferirei di si”

“Più che altro riguarda la tua vita prima di conoscere Fabio. Allora se preferisci così... Fabio ti spiacerebbe? 5 minuti soltanto”

Lui è visibilmente seccato, ma cerca di darsi un contegno “No figurati, vado al bar quando avete fatto chiamatemi”

“Allora, Alessia... con quanti ragazzi hai avuto rapporti completi prima di Fabio?”

“Molti, una 15 - 20ina”

“Addirittura... e quando vi siete messi insieme avevi 17 anni, giusto?”

“Si”

“Da cosa ti deriva questa "promiscuità"?”

“Beh sai che non lo so?”

“Sei figlia unica?”

“Si”

“Ok, immaginavo, è piuttosto semplice: da (quasi) psicologo ti direi che è stato il bisogno di sentire l'affetto dei tuoi coetanei. Comunque, Con Fabio come vanno le cose? Ti soddisfa?”

“Proprio per il motivo che ti dicevo prima, non mi soddisfa molto”

“Capito. Che dimensioni ha? Mai misurate?”

“Penso abbia un 10 cm”

“E il pene più grosso con cui hai avuto a che fare?”

Mentre lo dice sorride ripensandoci. “Un 20 cm e passa”

“In questi 3 anni l'hai mai tradito?”

“Si”

“Con quanti ragazzi?”

“Abbastanza”

“Numero?”

“Numero esatto non te lo so dire, penso una 10ina di ragazzi”

“Lui lo sa?”

“No, per niente”

Arrivano le pizze, chiamiamo Fabio, che subito vuol sapere: “Allora? Di cosa avete parlato?”

“La vita di Alessia prima di conoscerti, le sue esperienze. A te non le ho chieste perché sei arrivato vergine da lei”. Alessia ride, e lui rimane un po’ male per la frecciatina che ho appena scoccato.

Durante la cena non parliamo della mia tesi, stacchiamo un po' dopo 2 ore di lavoro. Mi rendo sempre più conto che Fabio è davvero sottomesso. Decide tutto lei.
A fine pizza, caffè e amaro, io propongo “Ragazzi, le ultimissime domande, se vi va potete venire da me in albergo, ci beviamo un limoncino mentre finiamo”

Chiaramente Fabio vorrebbe rifiutare, ma Alessia lo anticipa: “Certo, con piacere. Adoro il limoncino”.

Arrivati in stanza ci mettiamo nel salottino, ci sono 2 poltroncine ed un divanetto da 2 posti, io mi siedo per primo sul divanetto ed Alessia mi si siede accanto. Fabio interdetto prende una poltroncina.

“Allora, Alessia, qual è la tua fantasia ricorrente?”

"Beh ce ne sono tante... per esempio ora come ora una è andare con un ragazzo biondo, sull'1.90 e occhi azzurri "

Fabio la fulmina con uno sguardo, mentre io sorrido... Lei non è più spigliata come prima, ora sembra timida, si vergogna quasi di quello che ha detto

“E tu Fabio, come reagisci a questa fantasia di Alessia?”
Lui resta fermo così quasi allibito, senza le forze per reagire e dire qualcosa. A questo punto io calo il jolly: “Alessia, hai mai tradito Fabio? Lo faresti in questo momento?”

“Si in effetti l'ho tradito, e te l'ho pure detto prima... sei un bel bastardo... perché mi hai fatto questa domanda?”

“Diciamo che ho visto uno sviluppo interessante... intanto rispondi alla seconda domanda: lo faresti in questo momento?”

Lei timidamente lo guarda di sfuggita quasi a chiedergli scusa, poi sussurra un sì. Fabio rimane di sasso. Io intanto mi avvicino a lei guardandolo... Lui stupito riesce solo ad accennare un si con la testa. È il via libera.
La prendo fra le mie braccia e la bacio con passione, lei ricambia. Le bacio il collo e risalgo a morderle i lobi delle orecchie, mentre con la mano le sbottono la camicetta. Il push-up nero che porta finisce presto sul pavimento insieme alla camicia, mi butto avidamente sulla sua seconda ed alterno succhiate di capezzoli a strizzate di tette. Intanto i jeans fanno la fine di camicia e reggiseno... rimane solo in perizoma... al che è lei che inizia a togliermi la maglia, il contatto della nostra pelle nuda la fa rabbrividire. Mi sfila la cintura e poi i pantaloni, rimanendo inebetita di fronte al bozzo che si vede nei miei boxer, afferra coi denti il bordo dei boxer per sfilarmeli, poi bacia timidamente la mia asta, che in quel momento si erge fiera nei suoi 21 cm con un diametro di 6. Inizia un pompino da favola. Fabio è ancora lì fermo immobile, ma come la vede prendermelo in bocca si riscuote, e calàti i suoi jeans, inizia a menarsi quel cazzetto patetico che si ritrova.

Nel frattempo io la faccio mettere a pecorina e, sfilato il perizoma, le lecco la topa da dietro: tre colpi di lingua e già viene, creando un vero e proprio lago per terra. A questo punto le inumidisco il buchetto e le dico “Ora Alessia ti faccio provare il sesso anale VERO”.
Appoggio la cappella al suo buchetto ed inizio a spingere, quando la cappella è dentro lei caccia un urletto, poi urla a pieni polmoni quando glie lo sbatto dentro fino alle palle.
Inizio a stantuffarla, ogni tanto tolgo il mio cazzo, e mostro a Fabio la caverna che ho fatto diventare il culo di Alessia. Lui a quella vista viene immediatamente, ma non gli si ammoscia, è troppo eccitato e continua a menarsi.

Io cambio posizione: senza uscirle dal culo, sollevo Alessia e mi metto a sedere con lei sopra, la sua schiena contro il mio petto; le sussurro una cosa in un orecchio, lei ride e fa "Guarda Roberto com'è generoso, ha detto che puoi partecipare se vuoi"
Lui si fionda sulla sua fighetta e fa fatica ad entrarci perché nel frattempo lei ha il culo pieno di me.
Fabio viene con pochi colpi, lei gli ride in faccia: "sei un imbranato, non ti ho sentito nemmeno"
Sotto le mie cure sapienti raggiunge 6-7 orgasmi... alla fine anch'io vengo e le scarico un litro di sborra in culo. Esco, e guardo compiaciuto lo sperma che cola fra le sue gambe, lei è distrutta ma ha un gran sorriso stampato in faccia, Fabio è tra il soddisfatto e l'umiliato.

A questo punto io dico con un sorriso ironico "grazie ragazzi, avrei materiale più che sufficiente per la mia tesi... se solo fosse vero, in realtà non studio nemmeno psicologia, studio agraria... solo che ho visto Alessia e il mio unico pensiero sin dall'inizio è stato quello di farle il culo"

Alessia ride soddisfatta "sai, avevo capito che la tua era solo una scusa, e ciò mi incuriosiva molto. Volevo vedere dove saresti arrivato. L'unico che non ha capito un cazzo, come al solito, e quel coglione di Fabio" lo guarda e gli fa "vero amore?"

“Si, non avevo capito nulla”

“Non ti preoccupare Fabio” faccio io, “la scusa della tesi funziona spesso... sai quante me ne sono fatte così? solo che voi avete un record... la prima ragazza accompagnata che mi sono fatto. Complimenti alla ragazza, ed al cornutone"
 
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