TBW 3.0 - The Big World [Anime-Manga-Download-Streaming-Spoiler-Curiosità-Sport-Cinema-Gossip-Misteri]

Fantasie - 2a parte

« Older   Newer »
  Share  
Aragorn
view post Posted on 30/7/2009, 14:08




Il favore ricambiato

Erano ormai trascorsi dei mesi dalla fantastica sorpresa che mi aveva riservato mia moglie esaudendo la mia fantasia di essere in giro con lei, senza che lei indossasse biancheria intima.

La nostra vita sessuale da quella esperienza pareva aver trovato un nuovo vigore , facevamo l'amore spensieratamente, senza freni inibitori, con il solo scopo di darci piacere vicendevolmente.
Ci sentivamo liberi e vivi, confessandoci mentre facevamo l'amore le nostre fantasie senza riserve o pudori.

Io amavo raccontarle che me la immaginavo in ufficio con il suo fare serioso e con la scusa di andare a fare pipi andava in bagno, dove in realtà iniziava a masturbarsi pensando a me. Mi eccitava il pensiero di lei che si masturbava pensandomi e e poi riprendere tranquillamente il suo lavoro con ancora la sua figa bagnata e pulsante di piacere.

Devo premettere che,ogni mia fantasia è solo ed esclusivamente su di lei.

Le sue forme armoniose e morbide sono quanto di più eccitante possa apparire ai miei occhi, quando la prendo da dietro il suo culo ed i suoi fianchi mi sembrano i contorni perfetti di una viola che un sapiente liutaio ha lavorato con perizia e abilità.
Adoro sentire il rumore ritmico del mio corpo che sbatte contro il suo culo procace, in una danza sensuale che inizia in un lento adagio, finendo in una frenetica esplosione di piacere.
Adoro sentire il profumo della sua figa, adoro sentirmelo sulle mani e sulla bocca e vorrei che mi rimanesse addosso costantemente.
Adoro il suo clitoride,che sotto il lento massaggio della mia lingua si gonfia o che ad ogni titillare delle mie dita si fa sempre più grosso fino ad esplodere inondandomi il viso dei suoi umori.
Adoro la sua figa calda e accogliente, adoro sentirla bagnata e accogliere vogliosamente il mio cazzo duro, adoro come lo attira e lo trattiene dentro di se, provocando come una sensazione di pizzicore che mi corre lungo tutto il pene fino ad arrivare al buco del culo.
Adoro vedere la sua figa quando tutta bagnata del suo piacere si inonda del mio sperma.
Adoro i suoi seni cosi pieni e grandi, adoro i suoi capezzoli quando diventano turgidi e e ti dicono
morsicami.

Alla luce di ciò impazzivo dalla voglia di restituirgli la sorpresa che mi aveva donato, ma anche navigavo nella oscurità non avendo compreso quello che realmente desiderava, in quanto era maestra nel confondere le acque ,ed a oggi non avevo ancora ben chiaro quale fosse la sua vera fantasia.

Mentre facevamo l’amore narravamo spesso di situazioni dove ci potesse essere una terza persona a guardarci. Ricordavamo spesso delle serate trascorse a fare l’amore in macchina nel parcheggio del centro commerciale , quando eravamo fidanzati, con il pensiero e la paura di essere visti ricordando l’eccitazione che si creava; o spesso facevamo riferimento a storie di racconti erotici letti insieme che narravano avventure più disparate tra loro.

Decisi a questo punto di fare di testa mia, non sapevo se fossi riuscito ad esaudire la sua fantasia ma dovevo ricambiare il regalo che lei mi aveva fatto.

Organizzai il tutto per un venerdì sera, tutta la settimana mentre facevamo l’amore, lottavo contro me stesso per riuscirle a non svelarle ciò che stavo progettando.

Prenotai un tavolo in un ristorante dove eravamo soliti andare da fidanzati, con la scusa di festeggiare il carnevale.

Con la scusa dei brindisi bevemmo parecchio Traminer, che sapevo esserle particolarmente gradito e aiutava a metterla di buon umore.
Al termine della cena , sulla strada del ritorno presi la via verso il centro commerciale dove eravamo soliti andare da fidanzati,a circa un chilometro dal cento commerciale mi fermai.
Lei mi guardò con aria inquisitoria, sapeva benissimo che avremmo fatto sesso, ma non capiva le mie intenzioni e soprattutto non capiva dove volevo portarla.

Le chiesi di non fare domande e le chiesi di farsi bendare gli occhi.
Lei immediatamente si irrigidì alla mia richiesta, ma grazie forse alle mie parole o all’ottimo vino bevuto durante la cena acconsenti senza porre resistenza più di tanto.

La bendai con un sciarpa di seta nera, accesi nuovamente la macchina e prima di partire infilai la mia mano tra le sue gambe, le spostai gli slip, sentii la sua figa bagnarsi per l’eccitazione, a quel punto ripartii.

Facemmo un tragitto di circa due minuti, sapevo benissimo che lei si aspettava di trovarsi nel parcheggio del centro commerciale, arrestai la macchina e scesi.

Lei immediatamente mi chiese dove stessi andando, io senza risponderle feci il giro della macchina, andai al suo sportello e la feci scendere.

La feci camminare guidata dalla mia mano per circa cinquanta metri, poi la feci entrare in una stanza e la lascia li sola per circa un minuto.

La stanza era completamente buia, non aveva rumori e non aveva odori, a quel punto due mani coperte da guanti iniziarono a spogliarla di tutti i suoi indumenti, dapprima la camicetta bianca, poi la gonna ed in fine il reggiseno, rimase solo con gli slip e le autoreggenti.

Si percepiva dai suoi movimenti che provava un misto di terrore per quelle mani che non riusciva a capire di chi fossero e di eccitazione, si sentiva nell’aria già il profumo della sua figa bagnata e i suoi capezzoli erano diventati duri come cubetti di ghiaccio.

Le mani la presero e la tirano verso di se facendola sdraiare su di un letto, le presero le sue mani e gliele legarono in modo che lei non potesse toccare nulla di tutto ciò che gli stava intorno, non doveva poter toccare niente e nessuno, ma doveva solo godere.

Nella stanza regnava il silenzio più assoluto, a quel punto le mani le tolsero gli slip, una lingua inizio a percorrere tutto il suo corpo, prima il collo poi i seni , i capezzoli la pancia , poi passo ai piedi le ginocchia e le cosce finendo con sula sua figa calda e bagnata come non mai.

A quel punto una mano iniziò a strizzarle i capezzoli mentre un’altra le accarezzava il clitoride, quando questo fu gonfio la mano si spostò dal seno e penetrò la sua figa iniziando ad accarezzarle con un certo vigore la parte interna.

Lei in quel momento iniziò a dimenarsi dal piacere , una mano gli masturbava il clitoride ed un'altra gli toccava il punto del piacere assoluto.

Iniziò ad ansimare e gridare dal piacere, incurante di dove fosse e chi potesse esserci, raccolse le gambe verso il suo petto cercando il maggior contatto possibile, il suo respiro si fece sempre più ansimante, i suoi capezzoli sempre più turgidi finché raggiunse l’orgasmo esplodendo in un grido di piacere.
A quel punto un cazzo la penetrò e con colpi ritmati e forti le sfondò la figa vogliosa venendogli dentro la sua figa grondante di piacere.

A quel punto lei si lasciò completamente andare scarica da ogni forza e si addormento', al suo risveglio si rese conto di aver fatto l’amore nella sua camera, nel suo letto con suo marito.
 
Top
0 replies since 30/7/2009, 14:08   1199 views
  Share