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Claudia, moglie tradita - 2a parte

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Aragorn
view post Posted on 4/10/2009, 14:26




La scoperta del piacere

Dopo il lavoretto in negozio Claudia divenne impaziente di donarmi tutta se stessa; continuava a chiedermi quando l’avrei presa, il tutto senza mezzi termini e con parole sempre più spinte – “ So che ti piaccio di più se parlo così ” – mi diceva lontano da orecchie indiscrete.

Io stavo organizzando la serata. Volevo che tutto fosse perfetto, non ero innamorato di lei, ma non volevo che il nostro fosse un rapporto passeggero. Volevo che dopo essersi vendicata del marito avesse bisogno di me per del sano sesso.

Gli spedii una lettera in ufficio sulla quale avevo segnato il luogo e l’orario dell’appuntamento e, addirittura, l’abbigliamento che doveva indossare per la serata.; aggiunsi di portarsi anche un ricambio completo perché, le anticipai, “ ti strapperò i vestiti di dosso ”.

Non rispose al messaggio ed il giorno dopo mi ritrovai sul luogo dell’appuntamento con il timore che avesse rinunciato al progetto, che si fosse sentita già soddisfatta dal pompino fattomi nel negozio e che, dopo avermi sempre più insistentemente invitato a scoparla, avesse avuto il timore di esagerare. Così non fu, dopo dieci minuti d’attesa arrivò e parcheggiò la sua Twingo nera vicino alla mia auto.

“ ciao tesoro ” – mi disse sorridendo

“ ciao troia, sei pronta a prendere tanti metri di cazzo nella tua figa vogliosa? ”

“ vuoi trattarmi così per tutta la serata? ”

“ certo, visto che ti piace essere chiamata così ho deciso di trattarti come una vera puttana, e per tutta la serata farai tutto quello che ti dico senza obiettare. Sei sempre convinta? ”

“ sono pronta mio signore, spero che questa umile zoccola ti soddisfi ” – rispose ridendo

Appena saliti in auto controllai che avesse fatto bene i compiti a casa. Come le avevo scritto nella lettera volevo che si vestisse da troia, doveva indossare una maglietta molto aderente che mettesse in risalto il suo seno senza mettersi il reggiseno, sotto una mini vertiginosa; doveva indossare le mutande più sexy che aveva e venire all’appuntamento con un pennarello tipo gli evidenziatori infilato nella figa in modo che fosse sempre ben lubrificata. Il suo abbigliamento rispondeva pienamente alle mie richieste. Era già eccitata e i capezzoli si notavano subito, sembrava che volessero bucare la maglietta. Ci recammo alla casa che il mio amico mi aveva prestato; era una villetta in una zona isolata circondata da un bellissimo ed ampio parco.

“ che bel posto ! è stupendo, ottimo per vendicarmi di mio marito ”

“ saremo da soli e ti scoperò per tutta la sera, ho in mente di farlo in tutti i posti, cucina, taverna, giardino, scegli tu dove vuoi essere presa per la prima volta ”

“ tu come mi vorresti prendere? ”

“ ti ho detto di portarti dietro il cambio perché avevo in mente di strapparti i vestiti di dosso, ed intendo farlo letteralmente ”

“ Mmh, interessante. Allora potresti far finta di stuprarmi. Andrebbe bene il parco; m’insegui, mi raggiungi e mi butti a terra, mi strappi i vestiti – intanto avvicinò la sua mano al mio pacco – e poi mi prendi senza tanti complimenti ”

“ se così vuoi, così faremo. Ora scendi che entriamo in casa e poggiamo le borse ”

Appena entrati posammo le borse in camera da letto e Claudia, incuriosita dal mio bagaglio, mi chiese:

“ cosa c’è lì dentro? ”

“ piccoli attrezzi che ci serviranno più tardi ”

e così dicendo estrassi una mascherina nera di carnevale e qualche corda.
“ per non far scoprire subito a tuo marito chi è la donna nel film ho pensato di farti portare questa mascherina.
Verso la fine, quando sarà ben eccitato da quello che ha visto, ti farò un primo piano del viso intanto che mi succhi il cazzo e tu ti maschererai facendogli scoprire che la donna scopata in tutti i modi ed in ogni posto di questa villa è, in realtà, la sua cara mogliettina che è diventata golosa di cazzo.”

“ bella idea, mi piace proprio.”

Mi avvicinai e le cinsi la vita portandola vicino a me fino a che i nostri corpi non fossero a stretto contatto, la bacia, prima delicatamente sulle labbra, poi infilandole la lingua; lei rispose subito al mio bacio aprendo la bocca baciandomi appassionatamente. La mia mano corse a stringere il suo seno e il bacio si fece più infuocato, stavo per prenderla lì sul posto quando mi venne in mente il progettino che avevamo ideato prima; mi fermai e le porsi la mascherina. Lei la indossò subito e ci dirigemmo nel parco.

Studiammo il posto dove svolgere la scena e, dopo averlo scelto, posizionai le videocamere; sono appassionato di questi aggeggi e me ne ero portato dietro quattro, tre fisse nascoste dalla vegetazione ed una, piccolissima, la legai sulla mia spalla.

“ siamo pronti – dissi sorridendo – pronta per il primo ciak ”

“ certo signor regista, mi sento una star del cinema. Devo dire prima esterno villa? ”- rise di gusto

“ No, devi dire se mi prendi mi puoi fare tutto ciò che desideri ” – risposi

“ se mi prendi mi puoi fare tutto ciò che desideri” – e cominciò a correre

Avviai la registrazione e la rincorsi; come deciso la raggiunsi nel posto scelto, la buttai a terra, si trovava a pancia in giù, la immobilizzai sedendomici sopra. Presi delle piccole corde e le legai i polsi dietro la schiena. Lei, come da programma, scalciava e gridava

“ lasciami stare! Cosa mi vuoi fare? Non voglio. Noooo ”

“ stai zitta puttana, ho voglia di divertirmi un po’ ”

La feci girare e le strappai la maglietta, i suoi bellissimi seni si mostrarono in tutta la loro bellezza ed i capezzoli erano già duri. Cominciai a leccarli e succhiarli con dovizia, intanto la mia mano si era intrufolata sotto la mini ed aveva raggiunto il perizoma; estrassi il pennarello dalla figa e lo infilai subito su per il buchetto del suo culo. Fece una smorfia di dolore e gli scappò un gridolino. Con le dita solleticai il clitoride eccitandola ancor di più. Mi alzai da lei e la feci mettere in ginocchio, liberai il mio cazzo dagli indumenti e glielo misi davanti alla bocca.

“ succhia troia, e non fare scherzetti. Spompinalo bene e vedrai che piacerà anche a te ”

Le forzai la testa e feci scomparire il mio cazzo nella sua bocca. Succhiava avidamente come se fosse la prima volta che faceva un pompino dopo secoli di astinenza, ogni tanto si staccava con fare disgustato e sofferente come se fosse realmente costretta a fare una cosa contro voglia. Ogni volta che faceva così le davo una sberla e dicevo

“ continua a succhiarlo puttana e non smettere fino a quando non te lo dico io ”

dopo cinque minuti di piacere datomi dalla sua bocca decisi di passare alla sua figa, la feci alzare e la misi contro un albero, divaricai le sua gambe stupende e, dopo aver strappato il suo perizoma nella zona bassa, le infilai senza tanti complimenti il mio cazzo; la scena era stupenda, era con la schiena appoggiata all’albero e le mani sempre legate, la mini completamente alzata fino a renderla una piccola striscia di tessuto, sotto di essa faceva capolino ciò che rimaneva del perizoma, una piccola stringa nera dalla quale pendevano i brandelli della parte anteriore. La stavo pompando velocemente e continuavo a dirle frasi da maniaco, lei rispondeva negando e supplicandomi di smettere ma il suo ansimare era traditore. Visto che la posizione assunta non era tanto comoda per lei, la feci mettere a carponi sull’erba, il culo sporgeva per bene, decisi di fare vedere al maritino il buchetto del culo di sua moglie con un bel primo piano, puntai la videocamera sul culo di Claudia , con le mani allargai le chiappe mostrando il buchino, appoggiai il glande al centro delle chiappe

“ no, non lì. Non l’ho mai preso nel culo ”

“ ora capirai cosa si prova ad essere inculata ”

e così dicendo spinsi il mio cazzo dentro al suo culetto vergine. Gridò di dolore e le lacrime cominciarono a scorrere sul suo viso. Rimasi fermo per qualche minuto per farle passare il bruciore poi presi lentamente a stantuffarla. Dopo i primi lamenti cominciò a piacere anche a lei e passò ai gemiti.

“ si, cosi, dai rompimi il culo ”

Ora piaceva anche a lei, stavo per raggiungere l’orgasmo e le dissi:

“ ora ti riempio il culo con la mia sborra ”

L’orgasmo arrivò anche per lei.

Dopo esserci ripresi rientrammo in casa e ci preparammo al secondo ciak.
 
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