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Dopocena a sorpresa - 3a parte

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Aragorn
view post Posted on 4/10/2009, 14:35




Come due professioniste

Stefano guidò velocemente fino alla periferia della città. Le nostre mogli sedevano dietro. Mi voltai e dissi

“ vedete questa bottiglietta? ”

mostrando loro una piccola bottiglia d’acqua da 50 cl dove avevamo versato il contenuto che precedentemente si trovava nel bicchiere. Michela sorrise e disse

“ cara Viviana, i nostri maritini hanno deciso di farci fare il pieno stasera. Non bastava un bicchiere ”

“ scusate ma non capisco ” – disse mia moglie

“ il giochino a cui accennavo prima era di bere, alla fine della serata, tutto lo sperma contenuto nel bicchiere; ora, invece, dopo aver fatto riempire la bottiglia, dovremmo svuotarla ” – spiegò Michela

“ e visto che noi due, per produrre una quantità tale, avremmo bisogno di più di una nottata , abbiamo pensato di farci dare una mano da altri uomini ” – aggiunse Stefano

“ sentite ” – disse Viviana – “ a me tutto quello che è successo mi è piaciuto e lo farò volentieri altre volte ma, così si esagera ”

intervenne Michela

“ stai tranquilla tesoro, per me non è la prima volta. E’ divertente e non c’è pericolo perché non saremo sole, i nostri mariti vigileranno sulla nostra incolumità ” – poi rivolgendosi al marito chiese:

“ hai in mente di metterci nel parcheggio come l’altra volta? ”

Stefano confermò e spiegò a Viviana che stavamo raggiungendo il parcheggio di un centro commerciale che di notte si trasformava in luogo di ritrovo per coppie, singoli e camionisti.

“ volete farci fare le puttane? ” – chiese Viviana sconvolta dalla nostra idea

“ perché ti scandalizzi ? ” – domandò Stefano – “ non mi sembravi una santarellina a casa nostra ”

Viviana era incazzata nera; se avesse avuto i poteri di Zeus ci avrebbe fulminato tutti e due. Stefano mi fece l’occhiolino e con un veloce gesto della mano mi fece capire di stare tranquillo e di attendere in silenzio.

Le due donne parlavano sottovoce; scoprii in seguito che Michela, con la sua voce calda e suadente, aveva convinto Viviana a divertirsi e a considerare il tutto come una battuta di caccia per potersi gustare al meglio tutte le sensazioni che quel nuovo gioco poteva darle. Arrivammo al parcheggio pullulante d’auto che con i fari ammiccavano per comunicare la disponibilità degli occupanti. Viviana era più rilassata ma ancora non completamente convinta, la sua ritrosia non era ancora vinta del tutto. Non era la paura di fare brutti incontri, la sua titubanza era dovuta al timore di essere vista e riconosciuta da qualcuno. Fare sesso con estranei in un luogo chiuso era una cosa, ma all’aperto non era, per lei, rassicurante.

Superato l’ultimo ostacolo mentale, Viviana si decise a seguire Michela che ora si trovava in un angolo del parcheggio, a pochi metri dal muso dell’auto che, con i fari, illuminava la sua stupenda mise. Stefano continuava a registrare con la piccola videocamera e nel visore LCD ora si vedeva l’immagine di due bellissime donne vestite in maniera provocante pronte a darla a chiunque fosse disposto a “pagare” con il proprio sperma, anziché con i soldi.

Naturalmente non aspettammo molto, due bocconcini come Michela e Viviana non passavano inosservate, furono avvicinate da una Mercedes station wagon con a bordo un ragazzo di circa 25 anni.

“ Ehi belle! Dove sono i vostri mariti ”

“ Perché ? – disse Michela – Noi non ti interessiamo? ”

“ come no. Ma, di solito qui ci sono solo coppie e singoli, non singole e non professioniste ”
“ noi non siamo professioniste e i nostri mariti sono in quell’auto – rispose Viviana – stiamo solo giocando un po’. Se vuoi ci puoi scopare tutte e due, gratuitamente a patto che tu ci consegni il tuo sperma versandolo in questa bottiglietta ”

“ per me va bene, dove andiamo ? ”

Le due donne si accomodarono sul sedile posteriore e l’auto si diresse sul retro del centro commerciale raggiungendo un posto più appartato; noi seguimmo a fari spenti fino a parcheggiare a fianco del Mercedes. Il ragazzo ci squadrò e dopo che spiegammo i nostri progetti acconsentì a far riprendere il tutto senza però inquadrarlo in viso.
Furono abbassati gli schienali posteriori in modo da fare un tutt’uno con il pavimento del bagagliaio. Per agevolare le riprese furono abbassati anche i finestrini.
Le donne si distesero ai lati dello spazio posteriore e invitarono il ragazzo a mettersi in mezzo a loro. Michela si fece subito infilare la lingua in bocca intanto che Viviana raggiungeva il cazzo con la sua mano, lo liberava dai pantaloni e dalle mutande ed incomincio e fare una sega. Il ragazzo cominciò a strizzare il seno di Michela e disse a Viviana

“ dai puttana, succhiami il cazzo. Spompinalo per bene zoccola ”

Mia moglie si piegò sull’asta di Thomas ( questo era il nome del ragazzo )e cominciò a leccare con lentezza il glande, dischiuse poi le labbra per farsi entrare il cazzo nella sua boccuccia. Viviana era un’artista del bocchino, nessuna sapeva farli bene come lei; prese il ritmo e il membro del ragazzo prese a scomparire nella bocca di mia moglie che non si fermò fino a quando arrivò alla base, praticamente l’aveva in gola, solo allora iniziò a risalire; sempre lentamente ripete’ l’operazione fino a prendere velocità. Michela sussurrò nell’orecchio del ragazzo

“ hai visto come è brava la mia amica? Vero che lo succhia bene? Però non ti distrarre, occupati anche di me.
Non vuoi la mia patatina ? ”

“ certo tesoro. Anche tu hai fame di cazzo? ”

“ fame no, ma ho voglia di farne indigestione stasera. Scopami per bene, aprimi in due ”

Thomas si liberò dalla bocca di mia moglie, che a malincuore smise di succhiarlo, per infilarlo nella figa di Michela; non ebbe problemi perché era completamente aperta e bagnata. Viviana si mise carponi al fianco dell’amica, apri le gambe e, tra un bacio e l’altro a Michela

“ anch’io ho voglia di prenderti dentro di me. Rompimi il culo dai. Non vedi come ti desidera ”

disse mentre con le mani si allargava le chiappe per far vedere il suo buchino invitante.

Thomas cominciò ad alternarsi tra la figa di Michela ed il culo di Viviana. Intanto che venivano scopate le due donne continuavano a baciarsi appassionatamente e a toccarsi i seni ed i capezzoli. Ogni tre-quattro colpi ad una Thomas sfilava il cazzo da una per infilarlo prontamente all’altra sempre apostrofandole con insulti pesanti che non facevano altro che eccitare di più le due donne. Thomas raggiunse l’apice del piacere nel culo di mia moglie, estrasse prontamente il cazzo per raccogliere la sua sborra nella bottiglietta solo che, nell’eccitazione generale, no si trovava più. Michela reagì velocemente e porto il cazzo del ragazzo nella sua bocca giusto in tempo per farsi inondare di sperma. Viviana trovò la bottiglietta e la porse all’amica che vi versò il risultato della scopata all’interno.
Thomas si congedò dalle ragazze ringraziandole per la scopata e baciandole in bocca.

Quando restammo soli chiesi a Viviana cosa ne pensava e la risposta mi fece rilassare. Le era piaciuto e dopo i primi momenti di paura si era sentita sicura visto che noi eravamo li vicino a guardare e controllare che non ci fosse pericolo, in più il tutto era avvenuto in un luogo appartato. La bottiglietta era ora più piena di prima, ma di scopate, per riempirla tutta, bisognava farne parecchie.
Passammo tutta la notte in quel parcheggio, alle cinque del mattino Viviana e Michela scoparono con un vecchio che apportò l’ultimo contributo al riempimento della bottiglia.. Le due donne era stanche ma pienamente soddisfatte. Avevano avuto una nottata tipo AVIS, a chilometraggio illimitato tanti erano i centimetri di cazzo che avevano preso. Raggiunta casa di Stefano e Michela le due, oramai, troie si sedettero sul divano. Ci complimentammo con loro per le prestazioni fornite, versai in due flut lo sperma raccolto nella serata e li porsi alle ragazze. Entrambe svuotarono i calici ingoiando il tutto. Non contento Stefano volle concludere il filmino della serata con un’ultima inquadratura. Fece nuovamente spogliare le nostri consorti le fece inginocchiare a terra schiena a schiena, fece appoggiare le teste alle spalle in modo che fossero una appoggiata alla spalla dell’altra, poi versò il rimante contenuto della bottiglia sui loro volti. Le due donne aprirono le bocche al massimo per bere il tutto poi, una volta che la perlacea cascata si esaurì, cominciarono a pulirsi con la lingua a vicenda.

Fu una serata indimenticabile. Ci salutammo con affetto e Viviana decise che la settimana successiva si sarebbe bissato.
 
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