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Dopocena a sorpresa - 2a parte

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Aragorn
view post Posted on 4/10/2009, 14:36




Il turno di Viviana

Viviana era al centro della stanza, in ginocchio, con la benda sugli occhi e le mani bloccate dietro la schiena dalle polsiere di pelle nera. Era stupenda. Non avevo mai pensato a mia moglie come ad un oggetto di piacere, ma ora la vedevo così, pronta a soddisfare ogni nostra voglia. Nella nostra vita insieme aveva dimostrato di non essere una bacchettona, ma si era sempre limitata a piccoli giochetti fra noi, a foto e filmati; ma mai si era spinta a questi livelli, concedersi così a due uomini senza la possibilità di rifiutarsi era una novità e, cosa stranissima, godeva della situazione, non vedeva l’ora di essere scopata ed umiliata da noi due.

Stefano si avvicinò, la prese per i capelli e le tirò indietro la testa:

“ ora ci sollazzerai per bene, hai sentito cosa abbiamo fatto a Michela? Desideravi essere al suo posto vero ? ”

“ si, mi piaceva sentirla godere e bramo dalla voglia di essere trattata come avete trattato lei,
scopatemi senza pietà ”

“ brava bambina. Ora ti facciamo un servizio completo ”

Così dicendo spinse in viso di mia moglie per terra, allargò la gambe in modo che il suo culo fosse ben esposto, le fece passare la braccia sotto alla pancia e agganciò i moschettoni delle polsiere alle cavigliere, bloccando così mia moglie in una posizione oscena e, contemporaneamente eccitantissima per chi guardava. Prese una videocamera ed una macchina fotografica digitale.

“ Claudio, ti spiace se riprendo quella vacca di tua moglie intanto che la sbattiamo per bene ? ”

“ Fai pure, ma vogliamo una copia oltre ad un’esibizione di tua moglie ”

“ Ok, no problem ”

Slacciammo il reggiseno di mia moglie e Stefano prese il fine lembo di tessuto che era nascosto tra le chiappe di mia moglie e lo tirò in alto con forza fino a farlo rompere; la parte anteriore dell’indumento s’infilò tra le labbra della figa di Viviana facendola sussultare e dire un “ Siiii ” soffocato. Mi distesi a gambe aperte davanti al viso della mia signora e gli infilai il cazzo in bocca; lei gradì e subito cominciò a succhiarmelo con foga. Stefano infilò una specie di speculum nel buchetto di mia moglie. L’oggetto era proprio uno speculum da ginecologo modificato con un sistema d’ingranaggi che consentiva di allargare le estremità e bloccarle all’ampiezza desiderata. Viviana aveva il secondo canale aperto, ma arrivato ad un determinato valore mia moglie incominciò a sentir dolore in quanto l’oggetto che si trovava nel suo culo aveva raggiunto il limite d’apertura dell’ano. Stefano continuò ad aumentare la larghezza con metodo esperto; allargava un po’ e poi si fermava per un minuto per far abituare i muscoli alla nuova tensione, ma questo non bastava a far passare il dolore, mia moglie non riusciva a continuare il pompino che mi stava facendo e continuava a lamentarsi sommessamente.

“ invece di giocare con il mio culo sbattetemi per bene, fatemi sentire una puttana piena di cazzi ”

“ Uh, ma guarda come si ribella la puttanella ”- disse Stefano – “ Ora t’insegno a fare la brava ”

Prese dal cassetto un frustino da fantino ed incominciò a fustigarle il culo. Ogni due colpi aumentava l’ampiezza dello speculum. Viviana gemeva ad ogni colpo e diceva

“ Si così. Mi piace ma datemi del cazzo non ne posso più dalla voglia ”

Stefano smise di dedicarsi alle chiappe, che erano diventate di un bel rosso vivo, estrasse il fallo dalla figa di mia moglie e subito c’infilò il suo cazzo nerboruto.

“ Eccoti accontentata troia che non sei altro. Ora muoviti bene e fammi venire ”

“ Finalmente un po’ di carne. Riempitemi tutta, inondatemi di sborra. Sono vostra ”

Viviana dimenava il suo bacino per sentire meglio il cazzo di Stefano che le riempiva la pancia. Riprese a succhiarmi con avidità; la sua lingua indugiava intorno al mio glande per poi far sparire l’uccello in tutta la sua lunghezza nella bocca. Stefano cominciò a spingere con più foga, si sentiva distintamente il rumore prodotto dal corpo dell’uomo quando sbatteva contro le chiappe di mia moglie. Pensai che le stesse arrivando fino allo stomaco. Viviana era bloccata in quella posizione e sembrava un pollo allo spiedo.
Cambiammo posizione; io mi sedetti su una sieda e Stefano le legò i polsi con una corda che scendeva dal soffitto, le gambe furono bloccate ad un bastone che la costringeva a tenerle aperte. Fu issata fino a non farle toccare terra. Grazie al lavoro dello speculum riuscimmo ad infilarle nel culo il vibratore viola di Michela. Dopodiché Stefano la fece scendere sul mio cazzo che entrò senza problemi data la produzione d’umori della figa. Viviana era davvero al massimo dell’eccitazione. Incomincia un movimento ritmico e circolare che sapevo le piaceva molto, ma lei era partita completamente; continuava ad urlare di scoparla, di darle più cazzo di tapparle tutti i buchi. Stefano non aspettava altro e subito spinse la sua testa sul cazzo. Partì subito un pompino forsennato. Era diventata una macchina da sesso.

Intanto Michela si era ripresa e godeva nel sentirci scopare Viviana.

Mia moglie raggiunse l’orgasmo quattro volte. Quando noi uomini raggiungemmo l’apice versammo il nostro succo in un bicchiere.

“ Ma non finisce qui ” – disse Stefano

Prese le due donne e le portò in uno stanzino spoglio. Le liberò dalle bende e le lasciò completamente nude. Uscì e chiuse la porta a chiave. Tornò da me e disse

“ riprendiamoci un po’ che poi continuiamo a sbatterci quelle due zoccole. A proposito, tua moglie è
assatanata, quando mi a succhiato l’uccello mi ha svuotato letteralmente le palle ”

“ non è mai stata così, evidentemente la situazione, la porta a dare il meglio di se ”

Le due donne si ritrovarono così da sole chiuse nello stanzino. Erano sudate e stravolte dal piacere. Ancora ansimavano per il precedente godimento. Viviana era seduta per terra con la schiena appoggiata al muro; le gambe oscenamente aperte e guardava Michela seduta vicino al muro di fronte. Era molto bella e non credeva che fosse così la prima volta che l’aveva vista, invece si era rivelata una troia insaziabile, certo che, pensò Viviana, neanch’io credevo di potermi lasciare andare così. Michela fissò Viviana e sorrise maliziosamente:

“ mentre ero legata al muro, ho goduto nel sentirti urlare di piacere ”

“ quelli stronzi dei nostri mariti non mi hanno neanche fatto bere il risultato della scopata ”

“ e’ uno dei giochetti di mio marito Stefano. Non arrabbiarti vuol dire che la serata proseguirà con altre cavalcate, vedrai che goderemo ancora ”

“ dici che ha in mente di continuare a scopare fino all’alba? ”

“ penso di si, almeno fino a riempire il bicchiere fino all’orlo, poi ci permetterà di berlo – disse Michela – hai tanta voglia farti riempire la bocca di sborra vero tesoro? ”

“ si – rispose Viviana – prima di stasera non avrei mai immaginato di desiderare una cosa simile; oggi ho scoperto un nuovo lato del sesso ”

“ che ne dici di scoprirne un altro? ”

Così dicendo si avvicinò a Viviana e le accarezzò il viso, gli sguardi s’incrociarono e le labbra di Michela si poggiarono sulla bocca di mia moglie. Dopo un primo momento d’imbarazzo Viviana rispose al bacio saffico ed aprì la bocca, subito la lingua di Michela s’intrufolò a cercare quella di Viviana. Il bacio fu presto appassionato e le mani corsero ai capezzoli già turgidi della mia consorte.
Era una novità per lei, come per lo scambio di coppia, il rapporto saffico aveva sempre avuto luogo nella sua mente, ma mai l’aveva tradotto in realtà. Nella fantasia ci trovavamo a letto noi due con una ragazza procace. Le due donne intente a baciarsi, leccarsi e toccarsi mentre io alternavo le mie attenzioni passando da una all’altra. Ora era nuda su un pavimento freddo, in uno stanzino spoglio, sola, con una donna e senza nessun uomo. L’esperienza di Michela la fece sciogliere completamente, la lingua della donna indugiava sui capezzoli e le dita arrivarono subito al suo sesso che era già umido. Viviana rispose alle sollecitazioni stringendo i seni dell’altra donna, il bacio si fece sempre più appassionato.

“ Viviana sei bellissima. Sdraiati per terra e fammi leccare la figa ”

Viviana assecondò subito la richiesta di Michela, la quale cominciò, con abili colpetti di lingua, a stimolare il clitoride; poi decise di godere anche lei, e le due donne diedero vita ad un 69 che fece godere entrambe. Non contenta di dare piacere alla nuova amica con la lingua, Viviana introdusse tre dita nel culetto di Michela che, come per ringraziarla, cominciò a succhiare avidamente il clito facendole raggiungere un piacere immenso.

Io e Stefano raggiungemmo lo stanzino proprio in quel momento e prima di aprire la porta sentimmo i mugolii e i gridolini di piacere delle due donne. Stefano aprì di colpo la porta, le due donne sobbalzarono dallo spavento, sembravano due bambine colte di sorpresa con la mani nella marmellata.

“ ma siete proprio insaziabili voi due ” – dissi godendomi lo spettacolo

“ Signore mie – disse Stefano – questo è stato solo l’aperitivo, questa notte sarà ancora lunga e vi prometto che
quando avremo finito sarete sfinite e la vostra voglia di cazzo sarà soddisfatta. Preparatevi per bene che andiamo a farci un giro per locali ”

Il progetto che io e Stefano avevamo studiato era di far agghindare le nostre moglie come professioniste da marciapiede, tanto Michela e Viviana avevano la stessa taglia, mia moglie avrebbe indossato gli abiti della padrona di casa, l’unico problema era il reggiseno ( visto che Michela aveva una quinta e Viviana invece una quarta ), ma lo risolvemmo decidendo che non avrebbero portato il reggiseno.

Quando furono pronte uscirono dal bagno, erano stupende. Gli abiti non davano dubbi sulle intenzioni della serata. Michela aveva una gonna blu lunga fino alle caviglie con tagli laterali intervallati da piccole fettucce di tessuto che partivano dalla vita; dal primo spacco si vedeva il cordino delle mutandine di colore giallo, non si poteva non notarlo; sopra portava un top anch’esso blu di pizzo che faceva vedere la pelle sottostante. Sulla pancia scoperta si era disegnata con la matita per gli occhi una piccola freccia che dall’ombelico indicava il basso; chiaro riferimento a cosa la donna voleva offrire, a completare il tutto portava degli stivali neri con i tacchi a spillo. Viviana, invece, aveva una mini nera e sopra portava una canottierina con spalline sottilissime, anch’essa nera, completamente trasparente, come calzature portava le stesse di prima.
Come a confermare la loro troiaggine si truccarono entrambe in maniera molto pesante; chiunque l’avesse viste avrebbe capito subito che cosa gradivano le due donne.

Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso la periferia.....
 
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