13:41 - Nella telefonata chiave del 14 febbraio 2010 l'utenza che Karima El Mahroug contatta non è quella di Emilio Fede ma di Lele Mora. A riferirlo è lo stesso direttore del Tg4 Emilio Fede, accusato di favoreggiamento e induzione alla prostituzione nel caso Ruby. "Non ho mai portato Ruby ad Arcore", ha aggiunto Fede, i cui avvocati hanno presentato istanza di archiviazione.
"E' un mio diritto essere prosciolto", ha dichiarato il direttore del TG4. "E' vero che contattai Ruby durante il famoso concorso di bellezza di Taormina, ma solo perché mi aveva colpito il racconto di quella ragazza che sognava di sposarsi, avere un figlio e fare il carabiniere - ha aggiunto -. E io mi sono intenerito, perché mio padre è stato un carabiniere e un eroe. Per me in quel momento meritava attenzione. Poi l'ho rivista la sera del 14 febbraio 2010 ad Arcore e nemmeno l'ho riconosciuta. Anzi, ho chiesto chi ce l'avesse portata".
Tabulati alla mano, Fede ha poi precisato di non avere mai parlato con Ruby il pomeriggio del 14 febbraio, anche perché "il cellulare agganciato dall'utenza della ragazza non era mio ma di Lele Mora", né di averla sentita in seguito. "Ci sono 12 contatti nell'aprile-maggio successivo ma sono tutte chiamate senza risposta, di pochi secondi - ha spiegato -. Ruby non l'ho portata io ad Arcore però mi chiedo perché non è stato accertato con chi lei è venuta a Milano in precedenza e chi ha contattato".
Quanto alle cene a Villa San Martino, il direttore del TG4 ha confermato quanto detto in precedenza. "Non ho mai assistito a nessuna scena trasgressiva - ha spiegato -. Lo stesso presidente del Consiglio mi ha ricordato che io me ne andavo sempre tra la mezzanotte e l'una e che a volte mi chiedeva di riaccompagnare a Milano qualcuno degli ospiti". "Non ho mai constatato o sono semplicemente uscito a cena con nessuna delle altre ragazze coinvolte nelle indagini", ha aggiunto.
In relazione a una sua valutazione sulle serate condotte a Villa San Martino alla presenza di tante "sgalletate", il direttore del Tg4 ha poi risposto in maniera secca. "Non entro nel merito di vicende che riguardano il presidente del Consiglio - ha detto -. Io da amico vero quale sono e spero di restarlo per tutta la vita, ho cercato di proteggerlo e anche quella sra (14 febbraio 2010, ndr) mi sono chiesto chi fosse Ruby e cosa ci facesse lì. Ma lui deve sempre aiutare questa o quella. Cose sue, non sono il suo difensore".
