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Cagnetta - Cosa era già successo....

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THE DARK LORD
view post Posted on 2/1/2009, 11:55




2° capitolo

La cosa che la fa molto eccitare è il “pericolo” che la possano vedere quando io la spoglio o, comunque, le scopro il culo o le sue tette.
Per me la sua parte migliore è il suo culo che ha la cosiddetta forma a mandolino.
Ma adesso voglio raccontarvi le prime esperienze fatte quando eravamo fidanzati.
Ci siamo conosciuti che eravamo giovani ed avevamo appena finito le scuole.
Essendo del sud, tra l’altro mia moglie di un piccolo paesino, le occasioni per restare soli non erano molte perché avevamo sempre qualcuno appresso. Inoltre il mio lavoro mi teneva lontano anche per più settimane ed avendo, per scelta personale, deciso di non andare con altre quando tornavo (ogni 15 o 20 giorni) ero molto arrapato.
Il fatto è che più sono arrapato e più divento porco, così le facevo fare tutti quei giochini che mi venivano in mente o che leggevo (allora non c’era internet) su quei giornali tipo fermo posta o lettere confidenziali.
In particolare una delle letture che mi avevano eccitato molto era quella di un ragazzo che aveva portato la propria fidanzata con degli amici in un cinema porno, dopo usciti dal cinema erano andati in un posto isolato e lei ormai eccitata si è fatta toccare da tutti, poi l’avevano costretta a scendere dall’auto e spogliarsi mentre la illuminavano con i fari e quando era rimasta completamente nuda l’avevano scopata sul cofano.
Ricordo che quando uscivamo in macchina, la portavo in una zona fuori mano dove andavano soltanto le coppiette per scopare ed io la costringevo a leggere qui racconti che finivano per eccitare pure lei.
Cominciavo a baciarla e la facevo coricare sulle mia gambe, con la sua faccia appoggiata sul mio cazzo. Le carezze si facevano sempre più insistenti e con la mano andavo alla sua gonna e le carezzavo la coscia in modo che risalendo con la mano la scoprivo fino a mettere ben in vista gli slip. Lei cercava di ribellarsi ma io con l’altra mano la tenevo distesa e la spingevo contro il mio cazzo che intanto era diventato duro.
Continuavo a carezzarla ed infilavo le dita dentro lo slip palpandole il culo e col dito scendevo proprio nel buchetto e lo massaggiavo . Dapprima lei non voleva e stringeva rendendomi difficile il compito, ma con un po’ di pazienza e continuando a toccarla lei si rilassava ed io potevo carezzarle sia la figa che il culo. Dopo un po’ di questi massaggi la sentivo mugolare e capivo che ormai era eccitata e quando era così potevo fare quello che volevo. Infatti le abbassavo gli slip e, dicendole frasi volgari che aumentavano lo stato di eccitazione quali “dai troia, togliti gli slip e fammi vedere quanto sei puttana”, la costringevo a toglierli lasciandola col culo di fuori. Poi la facevo mettere in ginocchio sul sedile in modo che il culo fosse all’altezza del finestrino e ben in vista. Lei a questo punto eccitata al massimo diventava una vera troia e sapeva benissimo che potevano vederla, ma la cose le piaceva e me ne accorgevo perchè aveva la figa che era un brodo colante.
Aprivo i pantaloni e mettevo il cazzo di fuori proprio all’altezza della sua bocca. Lei cercava di scansarsi e non prenderlo in bocca. Allora con la mano libera la prendevo per i capelli e la costringevo a leccarlo e ficcarselo in bocca. Anche il fatto stesso di costringerla a fare qualcosa contro voglia non solo eccitava di più me, ma eccitava anche lei e me ne accorgevo benissimo. Le passavo allora il dito sulla fighetta e dopo averlo ben lubrificato risalivo nel buchetto del culo e lo facevo entrare dentro. Poi piano piano lo facevo entrare ed uscire come se fosse un cazzo e le dicevo che era una vera puttana perché in quella posizione potevano vederla da fuori e che sicuramente le altre coppiette che erano nei dintorni si stavano godendo lo spettacolo. Tirandola indietro sempre dai capelli le facevo mollare il cazzo e le chiedevo se le piaceva essere trattata in quel modo. Lei diceva di no che non era giusto quello che facevamo e quando le chiedevo perché lei non voleva rispondere. Io allora insistevo a chiederle chi era che si faceva mettere in bella mostra mentre col dito nel culo, intanto la riportavo con la testa sul cazzo e glielo facevo succhiare tornando subito dopo a rialzarla in modo che potesse parlare. Lei rispondeva che lo sapevo benissimo chi faceva quelle cose, ma io insistevo chiedendole chi fosse. Intanto tolto il dito dal culo le massaggiavo la figa che ormai colava da tutte le parti per quanto era eccitata e le toccavo il clitoride in modo da farla impazzire.
Quando mi accorgevo che stava quasi per godere mi fermavo e chiedevo di nuovo chi si faceva vedere in quella posizione e lei ormai non potendone più ed avendo perso ogni remora mi rispondeva che le troie e le puttane si mettevano in quel modo.
Io intanto che non ne potevo più, le facevo leccare il cazzo e rialzandola nuovamente le dicevo che allora anche lei era una troia e le piaceva fare la puttana. Lei che voleva soltanto godere rispondevasi si che le piaceva fare la puttana ed anche essere trattata come una troia intanto mi prendeva il cazzo con la mano e me lo masturbava leccandolo sulla punta mentre io venivo. Poi lei mi diceva di non fermarmi e rimaneva in quella posizione da troia fina a quando veniva soddisfatta.
 
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