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La cugina Annina, Genere prime

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JohnK
view post Posted on 4/5/2009, 10:59




Ero diventato uno specialista,secondo me non avevo rivali assolutamente riuscivo a farmi le pippe anche in poco più di 15 secondi e poi sborravo come un maiale ,e non me ne facevo certo poche,trovavo sempre un motivo ,e se non l’avevo lo inventavo. Cazzo come mi piaceva spipparmi da solo ,magari chiuso nel cesso a farmi una sega dopo l’altra.
A scuola di ragazze ce ne erano tante e qualcuna mi piaceva anche ma non ero mai riuscito ad avvicinarne qualcuna e a toccarla o baciarla.
Come tutti gli anni finite le scuole venivo spedito a mo di pacco postale dai miei nonni materni in campagna ,la cosa non mi piaceva affatto,lì non c’era proprio nulla di nulla,quattro vacche ,qualche gallina e tacchino,i conigli e tanta terra con tanto sole e tanta polvere. Non c’era neanche il bagno e per andare a fare i bisogni si andava nei campi e ci si accucciava a terra ,d’altronde questo passava il convento così mi diceva mia madre ed io non potevo far altro che obbedire e basta. In campagna la voglia di farmi le pippe però diminuiva forse per il troppo sole ,forse per la mancanza di un luogo chiuso dove nessuno potesse vedere. Oramai avrei dovuto essere abituato ed invece ogni volta mi facevo prendere da mille paturnie.
Secondo me ero l’unico di tutta la scuola che subiva una tale condanna ,gli altri erano tutti più fortunati.
Quell’anno dopo qualche giorno venne anche mia cugina Anna che aveva all’incirca la mia stessa età, dormivamo in camere diverse e ci incontravamo raramente io sempre dietro al nonno sul carro col cavallo o coi buoi ,lei al contrario con la nonna a fare le faccende di casa e a curare gli animali da cortile e l’orto.
Una mattina come sempre mi alzai dal letto ,una lavata veloce al viso alla fontana sotto casa e poi andai a fare i miei bisogni nel campo di granturco,scelsi un posto ,mi accovacciai e svuotai l’intestino da quello che avevo dentro,mi pulii con un pezzo di carta,coprii il tutto con la terra e mi riavviai verso casa. Stavo praticamente uscendo dal campo quando vidi Anna che accovacciata stava anche lei svuotandosi l’intestino e la vescica. In silenzio mi accucciai e seguii la scena ,ammirai almeno il culo bianco di mia cugina e poi null’altro ero troppo distante.
I giorni passavano tutti uguali tutti senza un nulla di nulla da fare ,io ogni tanto mi ficcavo nel campo di grano turco e pensando al culo bianco di mia cugina Anna e mi sparavo un paio di belle seghe una appresso all’altra. Meglio di niente era. Una sera quasi al tramonto del sole avevamo già cenato mi recai al
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campo per fare una bella pisciata in santa pace. Mi addentrai e pisciai a lungo,poi preso da un attimo dei miei mi cominciai a tirare una bella sega,ero nel pieno dell’erezione quando alle mie spalle spuntò mia cugina Anna ,che senza parlare mi prese il cazzo nella sua mano e continuò a farmi lei la sega ,fino a farmi sborrare uno schizzo bello denso di sborra bianca. Si pulì la mano sulla gonna e facendomi il segno col dito del silenzio si allontano. Attesi qualche minuto e poi uscii anche io dal campo.
Qualche giorno dopo arrivò mia madre e poi la zia e non ci fu più opportunità di vedermi con Anna. Finalmente a fine Agosto si ripartì per la città,salutai i nonni e con mia madre ,la zia e Anna prendemmo il treno per Milano.
Circa due ore e mezzo e finalmente scendemmo alla stazione centrale,qualche chiacchiera sulla scuola e niente di più.
Ricominciò la solita vita di tutti i giorni,la scuola,finalmente pippe a gogò e tutto il resto; di Anna onestamente mi ero dimenticato del tutto.
Fu un caso strano ,accettai l’invito da parte di un compagno di classe per una festa che si sarebbe tenuta a casa di suoi amici. A me che non piace ballare, la cosa non fece scattare di gioia però accettai ugualmente.
Fu lì in quella casa che rincontrai Anna a sua volta invitata da altri e così via; ci salutammo ,si ballò si mangiarono patatine e panini con salumi e formaggio,insomma un sacco di cose. Poi alle nove e mezzo la festa ebbe termine ci si salutò ed ognuno ritornò alla sua casa, salutai Anna che mi chiese di accompagnarla almeno fino alla fermata dell’autobus,era buio e aveva paura, la presi sottobraccio e ci avviammo lungo la strada La sua domanda mi colse di sorpresa ,ma te le fai ancora le seghe? Diventai rosso fuoco,poi lei scherzando mi disse sai mi piacerebbe rifartene una come in campagna ricordi. Certo che si feci io ricordo eccome ,e tu feci io ti tocchi o ,si fece lei non molto spesso ma ogni tanto qualche prurito mi viene. Eravamo arrivati alla fermata attesi che Anna salisse sull’autobus e poi me ne andai dall’altra parte per prendere l’autobus che andava verso casa mia.
Ricordo bene che come arrivai a casa mi chiusi in bagno e mi tirai tre seghe una dietro l’altra al pensiero delle parole di Anna. Un giorno ritornando da scuola trovai la mamma a casa che mi fece una strana domanda: "senti" mi disse "mi ha chiamato Zia Pina la mamma di Anna, mi ha detto che a scuola non va molto bene e voleva sapere se tu magari potevi darle una mano almeno in matematica e latino ,visto che fate la stessa classe anche se in scuole diverse."
"Si mamma" feci io , "ma come si deve fare ,come possiamo fare ,abitiamo così lontani" , "no" fece la mamma "stavamo pensando di far venire Anna da noi per un paio di mesi e magari per i due mesi successivi vai tu a casa loro."
"Cerca di capire" mi fece mia madre "sarebbe un peccato farle perdere un anno di scuola ,se possiamo aiutarla perché no!"
"Va bene" feci io "mamma che vuoi che ti dica cercherò di impegnarmi al massimo anche per lei."
La settimana successiva di domenica venne la zia Pina ed Anna ,mangiammo assieme poi a sera zia Pina tornò a casa sua e noi ci mettemmo a letto ,la mamma aveva predisposto tutto mi aveva raccomandato di comportarmi bene,ecc.
Chiaramente quando io tornavo da scuola alle due circa la mamma ancora non c’era perché tornava alle sette circa dall’ufficio,io attendevo Anna,mangiavamo un panino con qualcosa e poi ci mettevamo a studiare .
Mi accorsi che stava davvero indietro ,matematica,latino ,ma anche nelle altre materie non era una molto preparata.
Cercai di aiutarla ,spiegandole le nozioni,cominciando dall’abc ,lei si sforzava e non poco ,vedevo però che cominciava a reagire ,quanto meno accettava ,recepiva gli insegnamenti.
Quando veniva la mamma generalmente stavamo ancora studiando ,lei poi preparava la cena e ci mettevamo a tavola.
Anna parlava molto con la mamma dicendogli che io mi prodigavo per aiutarla e lei stava piano ,piano imparando qualcosa ogni giorno.
La mattina poi uscivamo assieme poi ognuno andava alla propria scuola. In questo frangente mi ero quasi dimenticato delle seghe ,preso come ero dai miei compiti ,aiutare Anna,preparare il pranzo ,e quant’altro. Anna stava lentamente apprendendo e migliorando un giorno tornò a casa con un sorriso a 32 denti finalmente aveva preso il suo primo sei in un compito di Latino e questo grazie alle ripetizioni che gli davo tutti i giorni. La zia Pina la sera chiamò al telefono e volle ringraziarmi di persona,poverina era commossa ,anche lei come noi d'altronde non navigavamo certo nell’oro anzi erano sacrifici su sacrifici che sia la mamma che zia Pina facevano tutti i santi giorni.
Quella mattina la mamma mi disse che la sera sarebbe rientrata sicuramente dopo le nove ,avevano dei problemi in ufficio e doveva fermarsi a fare gli straordinari,e pertanto se potevamo preparare noi la cena anche per lei. Anna le disse zia non ti preoccupare io sono abituata in cucina mi muovo a mio agio, o bene fece la mamma ,in frigo c’è tutto quanto per fare da mangiare . Uscimmo come sempre poi tornammo quasi assieme mangiammo un paio di panini e poi ci mettemmo a studiare.
Anna ad un certo punto mi disse scusa devo andare in bagno,ti dispiace, ma scherzi feci io?
Erano passati una decina di minuti e Anna era ancora in bagno, mi preoccupai bussai alla porta chiedendo se era tutto a posto ,si ,si fece Anna ecco un attimo e arrivo. Qualche minuto e Anna uscì dal bagno scusami mi disse si mise a sedere sulla sedia al mio fianco. Dopo un po’ mi fece sai Marco oggi non ho la testa per studiare ,non ho molta voglia,ti dispiace se interrompiamo ma no feci io tanto il più l’abbiamo già fatto. Anna chiuse i libri rimise tutto a posto poi si alzò e mi venne vicino dicendomi ,sai cosa stavo facendo in bagno? Non so feci io ,mi stavo toccando fece lei ,mamma mia che bello che sensazioni che provo quando lo faccio. E tu mi fece ti tocchi ancora? Veramente feci io è tanto che non mi tocco ,dai fammelo toccare a me,dai così dicendo si avvicino ancora di più ,mi slacciò i pantaloni e cominciò a toccarmi il mio affare che impiegò un secondo appena per prendere durezza e vigore. Me lo tirò fuori dalle mutande e inizio a segarmi con la mano,cavolo ci sapeva fare Anna ,dove hai imparato feci io a farle così bene,ho imparato ,ho imparato anche di meglio e continuò imperterrita a muovere la sua mano sulla mia asta,Inevitabilmente un minuto neanche e schizzai con un fiotto di sborra bianca godendo tra le sue dita. Mi aveva fatto una pippa di quelle veramente super facendomi schizzare in quantità,Anna continuò nonostante il mio affare iniziasse a afflosciarsi e con pochi colpi di mano lo rimise su più duro e dritto di prima, poi muovendo con maestria la mano mi fece vedi tu sei sicuramente più bravo a scuola io magari sono più brava in altro,e così dicendo si inchinò sulla punta del mio cazzo e cominciò a leccarlo come un cono di gelato. Mai avevo avuto certe sensazioni e Anna muoveva la sua lingua facendola saettare come un lampo ,si infilo completamente il mio cazzo in bocca e poi cominciò a succhiare come una ventosa e io risposi alla mia maniera godendo ancora nella sua bocca e riempiendole la gola del mio bianco latte cremoso. Lei ingoiò tutto leccando fino all’ultima goccia ,fino a che il mio cazzo non si afflosciò del tutto,poi con gli occhi quasi spiritati mi disse allora ti è piaciuto il trattamento,hai visto che cosa sono capace a fare?
Cazzo esclamai io sai che è la prima volta per me! Davvero si davvero feci io mentre mi ricomponevo abbottonandomi i pantaloni,dimmi fece lei ti è piaciuto ,cavoli se mi è piaciuto feci io ,sei stata super ,vorrei poterti restituire il piacere ma devi dirmi tu se e cosa posso fare. Adesso mi piace la cosa fece Anna,si sollevò la gonna si tirò via le mutandine e aprendosi le gambe mi disse tu l’hai mai vista la passera delle donne,no feci io e allora guardala bene fece lei,aprendosi bene le gambe e stendendosi sul bordo della sedia con la gonna tirata su . Un triangolo di peli neri ricci fittissimi che lei con le dita si aprì mostrandomi la sua passera,uno spacco piccolo rosa intenso che lei si aprì e dove mi disse di toccarla con delicatezza. Strofinai le mie dita su quella piccola fessura,la sentivo pulsare sotto i miei tocchi mentre Anna mugolando mi diceva si dai continua così,infilai il mio dito nel solco umido e lo spinsi appena dentro ,lei mugolò ancora più forte poi serrò forte le gambe e mi disse sto godendo come una troia. Si rivestì in bagno,poi quando uscì mi diede un bacio sulle labbra dicendomi che ero stato bravo come prima volta.
Preparammo la cena ,meglio fu Anna a fare tutto io andai in bagno e al pensiero di quello che era accaduto solo un’ora prima mi tirai un segone da sballo.
Poi venne la mamma cenammo e si andò a letto a dormire ,l’indomani tornando a casa strane idee mi frullavano nella mente avrei voluto ripetere le cose del giorno prima ,ma poi Anna avrebbe voluto oppure?
Arrivai a casa ,preparai due bei panini con formaggio e prosciutto di Praga ,Anna arrivo che avevo appena finito di prepararli,mentre mangiavo pensavo alla sua passera e mordevo quel panino per finirlo prima possibile. Avevi fame mi fece Anna e si ,si è visto feci io, direi proprio di si fece lei. Aspettai che finisse di mangiare poi le dissi senti Anna ti andrebbe di farmela rivedere solo per una attimo? Lei sorrise come una matta poi mi fece dammi solo cinque minuti. Andò in bagno né usci senza la gonna senza mutande nuda dalla cinta in giù e mi disse oggi ti insegno una cosa nuova, segui bene le istruzioni.
Si mise come il giorno prima sul bordo della sedia e si aprì ilo spacco della passera,poi mi fece adesso sai che devi fare , leccala come un gelato usa la lingua e lecca tutto quanto,mi gettai a bocca spalancata e iniziai a leccarle quel piccolo taglio ,infilai la lingua che trovò da sola la sua strada ,lei mi incitava dicendomi si così bene bravo continua. Io continuai a leccare nonostante avessi i suoi peli in bocca che mi davano fastidio leccai ancora tanto fino a che lei non mi esplose in bocca tutto il suo umore gridando sì e fu un si più forte degli altri,io leccai ancora e lei ancora gridò inondandomi dei suoi succhi. Poi mi staccò da quella posizione,si rivestì in tutta fretta e tirandomi fuori il cazzo dai pantaloni mi disse adesso te lo sei proprio meritato,mi succhiò anche l’anima le godetti due o tre volte di fila in bocca ,
poi lei quasi sconsolata ,disse peccato che si è fatto tardi altrimenti avremmo potuto continuare.
Giusto il tempo di mettere i libri sul tavolo e mia madre entrò in casa. Solito saluto ,come va, poi ci mettemmo lì fino ad ora di cena a studiare e a ripassare. Passò qualche giorno senza che accadesse nulla poi Anna un bel giorno mi fece sai una cosa ho detto alla mia amica del cuore del tuo bel cazzo ,vorrebbe conoscerti e insomma cosa le dico?
Che mi hai messo nei casini ,che dico a mia madre? Come faccio a liberarmi? Cavolo Anna mi aveva veramente causato un bel casino , poi però fu lei stessa a sbrogliare la matassa, convincendo mia madre ad andare a casa della sua amica con una scusa di pseudo ripetizioni .Fatto sta che la mamma stranamente mi diede il suo assenso,forse anche perché andavo con Anna ecc. Venne il giorno fissato e all’uscita da scuola ci ritrovammo alla fermata della metro per andare a casa dell’amica di Anna , Terry il suo nome. Prima la metro poi scendemmo e cambiammo poi un autobus ed alla fine arrivammo a casa di Terry.
Periferia Est di Milano zona medio borghese, Terry al contrario di medio non aveva nulla era una stangona di quasi due metri con un paio di tette da quarta misura ,vestita di tutto punto,truccata,parlava con una voce calda suadente.
Mi trovai in pieno panico ,piena difficoltà avrei ucciso Anna con la sola forza degli occhi,tanto ero teso.
Lei ci fece accomodare poi parlottò sottovoce con Anna che disse soltanto ok va bene così ci vediamo dopo ed uscì dalla casa. Rimasi da solo con Terry ,lei come una gatta in calore si avvicino ,mi passò le mani tra i capelli e mi disse che Anna le aveva raccontato tutto della sega fattami in campagna fino a tutto il resto. Lei mi disse dai rilassati poi si avvicinò e iniziò a palparmi sulla patta dei pantaloni,era eccitata anzi eccitatissima diceva lei ,liberò il mio coso e lo strinse nella mano,inizio a segarmi poi mi spinse seduto sul divano ,si chinò in ginocchio ed affondò la sua bocca sul mio cazzo duro come il marmo,lo baciò poi lo succhiò appena appena,poi lo ingoiò quasi nella sua totalità insalivandolo ben bene, poi quando stavo quasi raggiungendo il punto di non ritorno,mi strinse fortissimo le palle facendomi un male boia e impedendomi di godere. L’uccello rimase duro e dritto ,lei in un attimo si spogliò completamente nuda e inginocchiandosi di nuovo si mise il cazzo in mezzo alle sue tette strofinandosi sulla mia asta. Cominciò a mugolare che era stupendo che era bellissimo ,io che oramai mi ero ripreso dalla stretta di prima mi rilassai e le godetti sul seno ,qualche schizzo le arrivo sul viso,e sulle mani,lei non si scompose affatto perché con cura lecco tutto il possibile,poi si asciugò con dei fazzolettini di carta e poi mi disse dai adesso fammi sentire come la lecchi Anna mi ha detto che hai una lingua divina. I suoi peli erano più radi rispetto ad Anna e soprattutto erano chiari biondo scuro forse,lei con foga si apri la sua passera ,molto più grande e soda rispetto a quella di Anna ,e io iniziai a leccare come avevo fatto con mia cugina, Terry era un toro scatenato si apriva la passera con le mani per permettere alla lingua di penetrare dentro il più possibile,si era profumata e non poco ,io succhiai il suo piccolo duro clitoride stringendolo forte tra le labbra lei impazzì ,si infilò un dito dentro e mi chiese di continuare a leccarla cosi che stava quasi godendo,un attimo appena e sentii il sapore del suo succo invadermi la bocca mentre le sue mani mi bloccarono la testa per non farmi abbandonare la posizione. La leccai ancora mentre lei mugolava come una cagna .poi vide che avevo ancora il cazzo ben duro e mi chiese se poteva giocarci ancora un po’ prima che arrivasse Anna,Terry andò di corsa in bagno e tornò in un secondo ,si mise carponi sul divano mostrandomi il culo poi mi disse dai mettimelo qui vedrai che ti piacerà. Mi prese il cazzo e lo poggiò davanti al suo forellino che in bagno si era cosparso di crema,spinsi,senza sapere nulla e sentii fastidio era un buco di quelli belli stretti,poi Terry fece aspetta che mi apro meglio,si posizionò ancora più inchinata e scivolai dentro quel buco. Lascia fare a me fece lei tu non ti muovere stai fermo così dissi solo sì e lei cominciò a fare avanti ed indietro facendo scorrere il mio cazzo al suo interno ,lei era scatenata ,diceva solo si è meraviglioso,meraviglioso farsi sbattere così .Io non ci capii un gran che so solo che lei dopo qualche minuto mi disse dai sborrami dentro adesso ,io che ero al limite non impiegai tanto e le scaricai dentro uno schizzo violento di sborra. Lei si tenne ancora il mio cazzo nel culo per qualche attimo poi lui perse la sua consistenza ed uscì quasi da solo. Lei corse in bagno e torno dopo un paio di minuti ,si vestì ,mi porse dei fazzolettini e mi pulì bene il cazzo sporco sia di sborra che di tracce organiche del suo culetto. Nemmeno due minuti e il campanello della porta suonò era Anna che con il suo sorriso disse beh allora tutto bene come è andata la lezione?
Terry la prese sottobraccio e le parlottò qualcosa che non capii poi uscimmo da casa e percorso al contrario fino a casa. Anna cercava spiegazioni voleva sapere ,io al contrario restai muto per tutto il viaggio ,non capivo nessuno mi aveva mai spiegato non avevo a chi chiedere,avevo solo un gran fastidio al cazzo,mi bruciava da impazzire e la cosa non mi faceva stare bene assolutamente. La mamma mi chiese ,le inventai una di quelle bugie da record della
cazzata ,poi si cenò tutti insieme e stanco più che altro infastidito me ne andai a letto.
Il giorno dopo evitai Anna con tutto me stesso,le dissi chiaramente che non avevo voglia di parlarle,lei cercò di farmi dire qualcosa ,io fui evasivo al massimo mi chiusi in me stesso,mi misi a studiare senza neanche guardarla in faccia.
La settimana successiva finalmente il fastidio al mio affare era passato , Anna si fece nuovamente sotto per farmi parlare e così l’accontentai .
Voleva sapere di Terry ,insomma voleva sapere i particolari ,bene gli feci io voleva soltanto farsi fare il culo,in che senso fece Anna , si hai capito bene voleva e lo ha voluto tutto nel culo,a lei la cosa la fa impazzire letteralmente e solo che a me il mio affare ha fatto un male boia per tutta la settimana ,adesso spero che capisci perché sono tanto incazzato o no.
Scusami fece Anna io non sapevo,Terry non mi aveva detto nulla ,scusami ma io pensavo che il suo desiderio di conoscerti era scatenato dal fatto che io le avessi detto che avevo un gran bel cugino, che insomma aveva un gran bel pezzo ,che leccava in maniera divina. Altro non pensavo davvero scusami ancora ma non potevo immaginare .
Ci si mise a studiare,passarono altri giorni poi finalmente Anna tornò a casa sua e io ritrovai la mia serenità interiore fatta di sane e belle pippe . Fu casuale penso che un giorno mi incontrai con Terry alla fermata della metro,percorremmo un tratto a piedi poi lei mi disse che Anna aveva avuto una forte discussione con lei per via del nostro incontro ,che lei era dispiaciuta della cosa, insomma alla fine mi propose di incontrarci il sabato successivo per andare al cinema assieme e che avrebbe pagato lei.
La cosa non mi faceva certo impazzire ,al sabato ci incontrammo a piazzale Loreto e andammo al cinema. Lei tentò di strofinarsi ma vinse stavolta il mio no. Le scuole stavano finendo e con la fine delle scuole si avvicinava come sempre il periodo di vacanza ,se quella era vacanza,dai nonni. E così fu anche quell’anno solo che trovai già Anna che era stata anche promossa ,lì in campagna la noia mi prendeva appieno fino a togliermi il respiro ,le uniche distrazioni che mi toglievo erano andare a fare il bagno a fiume ,sentire il fresco dell’acqua sulla pelle ,la forza della corrente che ti trasportava via per il resto il nulla .Fu una sera dopo cena che Anna mi chiese se potevo accompagnarla in paese alla festa,d’accordo le feci ,andammo in paese a piedi naturalmente ci volle più di 40 minuti ,zucchero filato,croccante di torrone,mangiucchiammo qualcosa del genere e poi ce ne tornammo verso casa dei nonni. Poche centinaia di metri prima lei si fermo ,e mi mise le mani sul mio affare ,che fai feci io, lasciami fare ho una di quelle voglie che non posso spiegarti bene, mi fece infilare dietro una fratta ,mi liberò l’uccello dai pantaloni e inizio a succhiarlo come un vortice, poi mi fece ti va di farmi lo stesso lavoretto che hai fatto a Terry,ho una voglia che non resisto. Si girò tirandosi via le mutandine e si strofinò il culetto con le dita piene della sua saliva,poi afferrò il mio uccello e mi disse dai fammelo sentire dentro non vedo l’ora. Dai non avere paura non è la prima volta che lo faccio è la prima volta con te muoio dalla voglia di sentirti dentro. Si sentiva che non era la prima volta perché scivolai dentro senza quasi trovare resistenza ,lei era in trance mi diceva si così spingi dentro dai sbattimi bene, Iniziai a pompare in quel bel culo della Anna come uno stantuffo,lei mugolava di piacere ,la sentii godere mentre imperterrito le scaricai nel culo mezzo litro di bianca sborra,cazzo era una vita che non godevo,lei si accovaccio sull’erba sentii l’aria che dal suo culo fuoriusciva poi si asciugò con un fazzolettino ,si rinfilò le mutandine e mi disse,se vuoi domani mattina ci vediamo al campo e ti faccio fare la fica ,ma li sono ancora vergine,ho portato una scatola di preservativi così non ci sono problemi di alcun tipo . Da quel giorno e per tutte le vacanze Mi sono scopato Anna in tutte le posizioni ,non immaginavo di avere una cugina così troia ,lei non lo desidera solo ,lo ama il cazzo,in fica,in culo,in mano in bocca,tra i seni insomma ,è proprio una gran cugina la Annina.
 
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