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Una vergine tutta tedesca, Genere prime

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JohnK
view post Posted on 4/5/2009, 11:02




Da alcuni anni vivo in Germania. Inutile dire che le tedesche sono molto più disinibite e meno complessate delle italiane nei riguardi del sesso. Appena arrivato parlavo poco la lingua e le mie amicizie cominciano per prime nelle pizzerie e gelaterie gestite da italiani, cioè quasi tutte. Ho poi tenuto i contatti nel tempo passandoli a trovare di tanto in tanto.
Quando comincia la bella stagione, nelle gelaterie vengono assunti camerieri di rinforzo nel fine settimana. Si tratta di solito di ragazze giovani che ancora studiano e vogliono racimolare qualche soldo nel tempo libero.
Quest'anno in una gelateria è stata assunta una bella fichetta. Si chiama Claudine ed ha 20 anni. Ne dimostra anche qualcuno di meno. Ha un fisico perfetto, con una linea snella e slanciata. Due gambe affusolate con sopra bel culetto compatto e sodo. Capelli castano chiaro, quasi rossi.
E' un tipo piuttosto timido, ma si sofferma volentieri a scambiare qualche battuta con me e si crea una certa simpatia fra noi, nonostante io abbia 16 anni più di lei (anche se li porto bene e me ne danno di solito meno di 30).

Ci troviamo qualche volta la sera in un locale dove va con gli amici. Più di una volta le chiedo meravigliato come una così carina non abbia un ragazzo, con tutti quelli che può conoscere in gelateria. Lei tutte le volte sorride imbarazzata e si limita a ribattere che non è affatto così carina, chiedendo implicitamente di non insistere sull'argomento, ma visibilmente lusingata dal complimento.
Un sabato ci ritroviamo nel solito locale e poi andiamo tutti a ballare in un pub-discoteca. Lei ha un vestito arrapantissimo. Un vestito intero, di un tessuto vellutato nero, che si ferma molto sopra la metà delle cosce, quasi come una minigonna. Sotto, due collant neri, che fasciano quelle gambe affusolate e lasciano trasparire il chiaro della sua pelle. La scollatura contiene i suoi giovanissimi seni, come se fossero ancora quasi acerbi, sporgendo di poco. La sua pelle liscia come solo a 20 anni si può avere, mi eccita da matti.

In discoteca non riesco a toglierle lo sguardo di dosso. La linea del suo corpo che si muove sinuosamente in pista davanti a me lo fa rizzare per tutto il tempo. La guardo sempre più intensamente e credo che anche il mio sguardo le dica ormai senza equivoci "Ti voglio scopare!". Credo che anche lei se ne accorgesse, perché non perdeva occasione per vedere se, e come, la stavo guardando. Nei locali tedeschi sono immancabili canzoni di gruppi popolari, che invitano a ballare saltellando l'uno intorno all'altro ed ad incrociarsi con mani e braccia. Non è inusuale azzardare contatti erotici come nei balli latino
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americani, premendo il pacco contro il sedere della donna o infilando una coscia tra le sue gambe fin contro la fica... Io non azzardo ovviamente così tanto con lei, ma le scorro le mani lungo il suo corpo slanciato ed i suoi fianchi sinuosi... lei tiene le braccia attorno a me ed io ce l'ho durissimo. Non avrei mai immaginato che a 36 anni, mi capitasse di avvicinarmi così tanto ad una 20enne, e figa così!

Le dico che con quel vestito è stupenda. Lei sorride imbarazzata ed in un momento in cui siamo particolarmente vicini le do un bacio sulle labbra, quasi furtivo, per vedere la sua reazione. Lei risponde benissimo e ce ne diamo un altro, poi un altro, ma questa volta tiro fuori la lingua, che incontra subito la sua.
io l'avrei scopata lì davanti a tutti, in mezzo alla pista!
Scivolo verso il suo orecchio e la bacio sul collo, lei si dimena come un'anguilla per il brivido inaspettato e le sussurro all'orecchio:"Claudine, sei troppo bella! Non riesco a smettere di baciarti!" Lei ride e per dispetto me ne da un altro.
Io non avrei mai pensato che fosse ancora vergine. Anche se era un po' timida, mi sembrava scontato che avesse già avuto qualche storia consistente alle spalle, con relativi rapporti completi. Qui in Germania, le tedesche scopano quasi tutte già a partire da 14-15 anni. Solo quelle che vivono da eremite, superano i 20!

Arriva il momento di andare via e le chiedo se la posso riaccompagnare io, anzichè tornare in macchina con le sue amiche. Lei accetta ed arriviamo al parcheggio. Saliamo in macchina e vederla lì nel sedile di fianco, alla luce interna è arrapantissima, con quelle cosce affusolate che scaturiscono da quel vestito corto, che nel sedersi è risalito fin quasi alle mutandine.

La bacio e metto una mano fra le sue cosce, scorrendo su quei caldi collant, è tutta la sera che li guardo ed arrivo con la mano contro il suo sesso, premendo nel mezzo. lei emette un secco gemito e dà un colpo in avanti col bacino, arrapandomi all'inverosimile.
Ovviamente certo che non fosse più vergine da un pezzo, le sussurro in un orecchio:

- Claudine, mi piaci un casino, ho troppa voglia di fare l'amore con te" mentre tenevo la mano ancora lì in mezzo.

lei risponde, tremolante dall'eccitazione:
- Anch'io, ma non l'ho mai fatto...

Io rimango allibito. Non l'avrei mai immaginato e non mi sarei mai aspettato che una vergine fosse disposta a perdere la verginità con qualcuno che non era neanche "ufficialmente" il suo ragazzo. Ma le tedesche sono piene di sorprese, così inizio a chiederle un po' di cose. Mi dice che non l'aveva ancora fatto, sia perché era un po' timida, sia perché non si era trovata a suo agio con i frettolosi compagni della sua età con cui si era avvicinata. Sarà per la differenza di età, ma con me sembrava sentirsi molto più a suo agio. Finora aveva fatto solo strofinamenti vari, era venuta facendosi toccare la figa da sopra i vestiti ed aveva fatto qualche sega dentro i pantaloni...
Io non ho mai avuto la fissa per le vergini. La prima volta è quasi sempre deludente per loro, sia per il dolore che inibisce più o meno il piacere, ma soprattutto perché una vergine non sa ancora cosa aspettarsi dal suo corpo e come dare/ricevere piacere. Così, non mi è mai interessato perdere tempo dietro alle vergini, come fanno invece molti. Anzi, quando mi capitava di sapere che una era vergine, giravo alla larga, ma a 37 anni sono anni ed anni che non mi pongo neanche più la domanda, quando conosco una ragazza. Adesso però lei era lì e mi piaceva un casino. Avrebbe passato tutta la notte a casa mia e nel peggiore dei casi, anche se non ci fosse stata una penetrazione, l'avrei fatta impazzire facendola venire in mille modi.

Arriviamo a casa mia. Io ero arrapatissimo, ed anche lei. Il mio appartamento è molto piccolo, così appena dopo l'ingresso ci ritroviamo praticamente in camera. La vista di lei con quel corpo slanciato davanti a quel lettone coperto da un grande copriletto verde, mi fa andare spedito... La ammiro ancora un momento avvolta da quel vestito:

- Caludine sei troppo bella

e mi getto dolcemente su di lei mettendoci di traverso nel letto, che è molto basso. La bacio mentre la accarezzo ovunque su quel vestito vellutato. Lei è eccitatissima e piazzo bene la mia mano sul suo sesso coperto dalle mutandine e dal collant, che freme dalla voglia. Lei geme dentro la mia bocca.
Allora con le mani dietro la sua schiena tiro giù la cerniera del vestito, lo apro e slaccio anche il reggiseno. Le sfilo così il vestito e posso così ammirare il suo corpo quasi nudo. Io mi spoglio anche e rimango in mutande, che contengono a fatica il membro eretto. Accarezzo le lunghe cosce e le mani scorrono che è una meraviglia su quei collant. Li sfilo e rimane solo con indosso le mutandine. Mi ci fiondo in mezzo con il naso per sentire il suo profumo delicato. Se non fosse stata vergine le sarei scivolato dentro subito.
Mi porto su di lei e le faccio sentire il la mia sta contro il suo sesso, mentre la bacio affannosamente sul collo. Lei muove la sua fichetta contro di me. Il suo collo mi fa impazzire, è lungo, morbido e liscio, non mi stancherei mai di mordicchiarlo e leccarlo. I suoi capezzolini svettano eretti come spilli sui suoi piccoli seni e accarezzano pungentemente il mio petto. La mia asta e assestata nel suo solco, passando bene sul suo clito,mentre il suo corpo si ondeggia seguendomi. I suoi sospiri si fanno sempre più profondi.

Infilo allora la mia mano sotto le sue mutandine e con le 3 dita centrali scorro fra quelle labbra vergini, fradice di miele. Sono le prime dita maschili che si intrufolano fra la sua carne più intima... lei emette un forte gemito e appena scorro le dita nel suo solco aperto dal basso verso l'alto, fin sul suo grilletto teso.

Un piacere nuovo, dato da dita che si muovono lì in mezzo non controllate da lei, la fa gridare.
Si gira su un fianco, con me fra le sue gambe, ancora 2 o 3 passaggi su e giù lungo la sua fradicia fessura, faccio in tempo appena a giungere sotto il suo clito e...

- AAAhhhhhhhh!!

Ranicchia le gambe attorno ai miei fianchi, mi stringe a sé con le braccia ed urla il suo orgasmo mentre muove convulsamente la fica allagata contro le mie dita, che si soffermano a massaggiare il suo clito pulsante.
Un lungo orgasmo, talmente forte e nuovo, che il suo bacino è percorso da spasmi anche nei momenti subito dopo l'orgasmo, mentre riprende fiato tenendomi stretto.

Io non resisto più, avrei voluto penetrarla subito,ma non volevo che del dolore disturbasse il suo piacere. Così voglio tenere la penetrazione per ultima cosa.

Le tolgo le mutandine zuppe del suo miele docle e lei rimane con le gambe che stanno fuori dal letto, a partire da circa metà cosce, ed io le sono sopra, inserito fra le sue gambe. Vedere quel boschetto vergine, quasi rosso, che sta davanti al mio membro vicino all'orgasmo mi fa impazzire. Le labbra bagnate sono mezze schiuse dal passaggio delle mie dita ed i peli lì sopra sono bagnati dal suo miele, sparso dalle dita durante i suoi sobbalzi.

Non mi tolgo le mutande, altrimenti non avrei resistito alla voglia di entrare in lei. Io sono al limite.
Mi diverto allora a premere la mia punta contro la sua vagina aperta. Solo le mie mutande bagnate sulla punta mi impediscono di entrare. Mi strofino contro il suo pube, distendo le sue braccia sul letto dietro la sua testa e passo le mani sui suoi capezzolini ancora eretti dopo l'orgasmo e le congiungo le mani per farle gustare al meglio il piacere che viene dai suoi seni. ancora pochi movimenti contro il suo boschetto vergine e sento arrivare incontenibile il mio orgasmo.

Mi sollevo in piedi e mi abbasso le mutande.volevo vedere quel corpo vergine ricoperto voluttuosamente di seme. scopro il glande gocciolante e le schizzo tutto il mio seme sul corpo, mentre urlo il mio piacere. il primo lungo fiotto le cade sul ventre piatto, il secondo cade fra i seni arrivando quasi fino al collo. un altro cade sul collo arrivando fin sulla sua guancia. Altre gocce cadano ovunque, sui suoi capelli biondi vicino alle spalle, sul suo boschetto biondo e ancora sul ventre piatto.

Lei non si aspettava questo finale. Mentre le grandi gocce calde le cadono sul corpo, lancia esclamazioni di sorpresa.

Ammirare quel corpo vergine, così seducente e slanciato disteso sul letto, con le braccia ancora distese all'indietro, cosparso di bianchi laghetti di seme, è una visione paradisiaca.
Le appoggio una mano sul ventre bagnato e le dico:
- Se l'avessi sentito bagnarti qui dentro sarebbe stato ancora più bello.

Le tolgo il denso rigagnolo che era sceso lungo la sua guancia e lo unisco a quello che caduto sui suoi seni e li massaggio come se fosse un olio, facendole rizzare ancora i capezzoli... poi spargo attorno a quel seducente ombelico a mandorla le grandi gocce che erano cadute sul suo ventre. Le mani scorrono come sull'olio, su quella pelle liscia.
La fessura a mandorla del suo ombelico è eccitante come una vagina, la riempio di seme e le massaggio il ventre liscio. Lei dice, riferendosi alla mia frase di prima:
- Sì, lo voglio sentire dentro la prossima volta
io:
- Sei sicura?
lei:
- Sì
io:
- Sì, ma prima voglio assaggiare il tuo miele
- Mi porto in mezzo alle sue cosce, sulla fichetta spalancata, ancora zuppa di miele. Divarico i petali con le dita per fare spazio alla mia lingua. Non appena affondo fra quella carne calda e raggiungo il suo clito.


geme e rotea il bacino premendo il clito contro la mia bocca. è la prima volta che sente le carezze di una lingua, che danno sensazioni del tutto nuove. Le trattengo le mani intrecciando le dita con le sue, mentre succhio il clito in bocca e lei si agita sempre di più...
Rallento allora il ritmo e porto le mani sui suoi seni, con i capezzoli che si erano già rizzati per le fitte di piacere. Accarezzo tutto il suo corpo sia con i palmi che solleticandola con le unghie lungo i fianchi e sul ventre. lei geme sempre si più e dice:

- Ohhh com'è bello con la lingua

Scorro la lingua con leggerezza lungo il solco bagnato, dal basso fino in cima, con passaggi molto leggeri sul suo clito gonfio e lucido. sento che dalla sua fessura sgorga una quantità sempre maggiore di dolce miele. sento che lei è sempre più vicina all'orgasmo, si agita e freme sempre più.
Infilo e sfilo la lingua più volte spingendo fino a solleticare la sua verginità.Raccolgo più volte il miele che scende dalla vergine fessura e lo porto sul clito, mentre lo accarezzo con colpi di lingua ben assestati. Più sento che si avvicina il suo orgasmo, più rallento la cadenza delle carezze e di colpi di lingua sul clito. La tengo per le mani mentre solleva e agita il bacino ed urla il suo orgasmo. Le tengo la lingua premuta sul clito massaggiandolo senza interruzioni. Lei si scuote ed urla tutto il suo piacere. E' il primo squassante orgasmo ricevuto da una morbida lingua che si nutre nel suo sesso.

Non stacco la mia lingua dal suo clito, che produce ancora spasmi di piacere, facendola scuotere contro la mia bocca, golosa del suo dolce miele. Lei rimane estasiata sul letto. La bacio profondamente con la lingua, mentre lei emette mugolii di disappunto nel sentire il sapore del suo sesso nella mia bocca, mugolii che mi eccitano un casino. Muove leggermente la testa cercando di interrompere il bacio, ma le resto dentro gustandomi il sapore del suo miele nella sua bocca.
Con una salvietta la aiuto poi a ripulirsi dal seme che avevo sparso col massaggio ovunque sul suo corpo.
Poi lei va in bagno, e visto come aveva gradito il massaggio di prima, decido di attrezzare il letto per un massaggio vero. Stendo sul letto un grande lenzuolo di latex rosso, apposta per fare massaggi senza sporcare il letto e due cuscini rossi a forma di cuore. E' tutto particolarmente eccitante.

Lei torna dal bagno coperta solo con un asciugamano bianco. Vede il letto ricoperto di quel rosso lucente e dice:"E questo cos'è?!". Io le rispondo:"Se ti è piaciuto il massaggio di prima, questo ti piacerà ancora di più". Lei sorride curiosa e la accompagno sul lenzuolo. Lei si stende e le tolgo l'asciugamano scoprendo il suo corpo nudo. Ammirare quel corpo vergine così slanciato ed attraente disteso su quel rosso lucido, con la sua testa appoggiata fra i due cuscini rossi a forma di cuore, mi eccita a non finire. prendo una bottiglietta con un olio per massaggi che ha un odore molto esotico ed eccitante e ne verso una quantità abbondante sul corpo, dall'ombelico fin su sui seni. Il contatto con quel liquido fresco, la fa dolcemente contorcere con brividi di piacere, eccitandomi sempre più.

Spargo con le mani l'olio ovunque sul suo corpo. Passando sui seni lei geme ed i capezzoli si rizzano subito. spargo altro olio ovunque, sulle sue lunghe cosce fino a sfiorare il suo sesso, mentre la sua eccitazione comincia a riaccendersi.
La giro e le olio tutta la schiena ed il suo bel sedere sodo. mi stendo allora su di lei e la mia asta si piazza proprio in mezzo alle chiappe sode e scivolose. la mia sta è sempre più dura in quel bagno scivoloso. con una mano la abbraccio sotto i seni e con l'altra mi assesto sul suo clito. La sua rosa vergine è sempre più bagnata, sia di miele che di olio profumato.
I nostri corpi che scivolano l'uno contro l'altro danno sensazioni eccitantissime.
Ci giriamo e così lei è di schiena sopra di me. Passo con le mani lungo i suoi fianchi e sui seni eretti e scivolosi, fin sulle sue morbide cosce. Accarezzare quel corpo scolpito e ricoperto di olio profumato è indescrivibile.
Il mio pene svetta eretto fra le sue cosce chiuse, stretto contro la sua fichetta. le prendo una mano e le metto le dita sulla mia cappella scoperta e oleata, che massaggia delicatamente fra il pollice, l'indice ed il medio. la cappella si contrae ad ogni stretta, rispondendo con gocce di miele.
Io intanto cullo il suo clito ed i seni, lei geme ed ansima, io non resisto più, le devo entrare dentro. raccolgo l'olio che scende dai suoi fianchi e me lo porto sull'asta dura come il marmo e sulla sua fichetta già bagnata del suo miele.

La giro sotto di me e con le ginocchia le divarico le gambe. Risalgo su di lei, guidando appena la mia asta nel mezzo di quei petali aperti e fradici. è un fiore completamente schiuso e scivoloso. lascio per un istante la cappella fra le sue piccole ali di carne, all'ingresso del suo pertugio, continuo a risalire e mi spingo in lei. sento una lieve resistenza al mio avanzamento, mentre lei tira un grido di dolore "Ahii!". La mia cappella ha ormai varcato il buchino del suo imene. rimango un istante fermo, per lasciare diminuire il dolore, dopodiché mi spingo tutto in lei. I nostri sessi sono talmente intrisi dei nostri succhi e di olio, che scivolo fino al suo utero senza la minima difficoltà. Quella galleria di morbidezza è un vero paradiso!

- Ohh Claudine, ti sono tutto dentro
lei:
- Sì, ma piano, mi fa male

rimango fermo alcuni istanti. Sento le contrazioni di dolore della sua vagina ad ogni piccolo movimento. Quando il suo respiro torna libero dalla tensione, comincio a muovermi lentamente, con movimenti più ampi.
Con le dita stimolo il suo clito, per scacciare via il dolore il più possibile. Il suo respiro torna lentamente a farsi carico di eccitazione. Il suo bacino comincia a rispondere ai movimenti della mia verga nel suo nido di carne. Dopo un po', con sorpresa mi toglie la mano dal suo clito e la appoggia sul mio fondoschiena accompagnando i miei movimenti. Il dolore si è già così ridotto, che vuole gustarsi solo le nuove sensazioni di un sesso maschile che le riempie la vagina e accarezza le morbide pareti in tutta la sua profondità. La cosa fa salire al culmine la mia eccitazione. Estraggo allora quasi del tutto il membro teso, facendoglielo sentire per tutta la lunghezza ad ogni ingresso in lei. per il mio glande, resistere è ormai una tortura, ma poco dopo.

inarca la schiena e mi trattiene a lei gridando,
impedendomi di uscire grida il suo primo orgasmo vaginale, dandomi dei colpi col bacino, mentre la sua figa si contrae stringendomi, mossa da scosse del tutto nuove per lei. Riesco a malapena a resistere, e durante i suoi ultimi sobbalzi le vengo dentro con un urla animalesche, facendole sentire per la prima volta il calore di getti di seme nella sua vagina, dandole anche questa nuova sensazione.
Le resto dentro finchè la mia asta non si è ritirata, dopodiché posso vedere le tracce del suo sangue verginale sul mio membro e sul lenzuolo di latex.

Rimaniamo a lungo sul letto, prima di andare a fare una doccia insieme e sistemare il letto per la notte, anche se ormai erano quasi le 4. Dormiamo nudi fino alla mattina e naturalmente appena ci svegliamo facciamo ancora l'amore, prima di riaccompagnarla a casa, dove tornerà per la prima volta non più vergine, ma come donna "completa", padrona del suo corpo.

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