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Incontro inaspettato

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Aragorn
view post Posted on 5/5/2009, 14:51




Esco dall'ufficio e sono già proiettato verso casa.
Giornata piena, pienissima...tanta tensione da scaricare.
Attendo il verde del semaforo, poi m'incammino. Un clacson mi fa trasalire...mi volto, di scatto, alla ricerca di chi ha prodotto quel suono. Non riesco a scorgerlo e, mentre faccio per rigirarmi, la vedo. Accarezza il marciapiede col suo passo lento, i capelli bruni un po' mossi sono sciolti sulle sue spalle, così che l'aria li solleva lievemente facendoli ondeggiare.
Indossa una gonna di jeans corta, e una canottierina perlata. All'alternarsi dei suoi passi i capelli le si muovono addosso lasciandole scoperta un spalla prima, l'altra dopo...ipnotica. Noto la scollatura generosa, la canottierina ben riempita dai suoi seni, e i riflessi della luce solare sulle sue gambe longilinee. Mentre si avvicina, con la mano fa il gesto di spostarsi i capelli da una parte all'altra, e con la coda dell'occhio incrocia il mio sguardo.
Attraversa la strada a un metro da me, ed io me ne sto lì, a guardarla senza poter muovere un muscolo, mentre un brivido pervade il mio corpo. Mi è sembrato quasi nell'avvicinarmisi abbia leggermente rallentato il passo...chissà cosa...
Seguo il suo percorso con lo sguardo, la sua camminata mi sembra ora più sinuosa, il suo sedere si muove più nettamente. Fantastico sul fatto che possa avermi visto e che l'abbia fatto apposta a sculettare.......
Esito per un momento, poi cambio la mia direzione e seguo la sua.
La vedo ancora lì davanti a me, quindici-venti metri al massimo. Non vedo più i passanti, non sento le auto, ignoro le vetrine dei negozi: c'è solo il suo corpo che si staglia davanti a me e non posso smettere di guardarlo.
Gira il volto a destra, rallenta: osserva una vetrina e poi, solo per un secondo, si volta. Ci guardiamo per la seconda volta.
Con passo deciso entra in un negozio, per un secondo sparisce dalla mia vista, ed io riprendo a camminare per seguirla. Arrivo là davanti....negozio di intimo....fremo e la vedo all'interno, parlare con la commessa. Vedo le sue labbra muoversi, il ginocchio piegarsi nell'atto di poggiare a terra la punta del piede.
Lei guarda fuori, verso di me, io accenno un sorriso che lei non contraccambia. Rimango un po' impietrito, poi la commessa le consegna due completini, lei sorride e io sento una fitta fra le gambe.
La sconosciuta fa un cenno con la testa, poi si dirige in un'altra stanza, che io non riesco a scorgere, forse i camerini.
Per un attimo penso di andarmene, ma le mie gambe non rispondono alla mia mente e mi portano con decisione dentro al negozio. Devo pernsare in fretta, mi dico, rischio di fare una figuraccia...che dirò alla commessa? che farò poi? inventerò una scusa per essere entrato? .....
Mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa che non so, poi improvvisamente mi viene ho un'idea...
Chiedo alla commessa di provare un paio di boxer, (fortuna che vendono anche intimo maschile mi dico..) poi mi dirigo verso il camerino indicatomi.
Non so nemmeno io che sto facendo, o che cosa credo di fare, ma mentre entro vedo muoversi leggermente la tendina del camerino davanti al mio. Non è del tutto serrata, solo accostata, e scorgo parte dello specchio sulla parete.
E' lei, la sua fugura si riflette nello specchio e riempie la mia vista, mentre io cerco di stare al mio posto, immobile perchè non mi veda...
Un solo pensiero mi martella con insistenza: che l'abbia fatto di proposito? non si è accorta di aver lasciato quell'apertura? Oppure.... Con tutto me stesso voglio credere alla prima possibilità, voglio credere a questa sconosciuta tremendamente sexy che cerca di provocarmi....
Spalle a me, porta le sue mani verso il bacino, afferra la canottierina e la avvolge su per il suo corpo, fino a sfilarla. Lo specchio mi fornisce un'immagine di lei che mi fa eccitare, l'idea che il suo corpo splendido sia lì a meno di due metri, lei nell'atto di spogliarsi...forse per me..
Si porta le mani alla schiena, col gesto repentino delle dita slaccia il reggiseno e mi rivela la perfezione del suo seno, alto, sodo, i capezzoli forse un po' inturgiditi a contatto con l'aria...
I muscoli delle mie game sono tesi, in tensione, tutto il mio corpo lo è, vorrei strappare quella tendina.
Indossa ancora la gonna, che le è salita un po' per via delle sue gambe che ora tiene leggermente divaricate, lasciando un po' più nude le sue cosce.
Sento gonfiarsi i boxer sotto i miei pantaloni, la mano che tengo appoggiata lungo la mia gamba si stringe fino a farmi male, mentre lei rimane lì per dei secondi eterni, davanti allo specchio, mi eccita pensare che si stia guardando, che si compiaccia della bellezza delle sue forme, che senta quasi la pulsione di toccare il suo corpo, di riscontrare con le sua dita l'inturgidirsi ormai evidente dei suoi capezzoli.
Cerco di spostarmi per vedere un po' meglio, un po' di più, riesco ad aumentare la mia visuale. Mentre muovo i miei occhi alla ricerca del suo corpo, mi accorgo che lo sguardo della sconoscita scruta al di là dello specchio, oltre il suo riflesso, e capisco subito che guarda me. Lì per lì mi ritraggo, imbarazzato, ed esito qualche secondo...poi mi sporgo di nuovo in avanti, e lei è ancora lì, i suoi occhi che aspettano i miei, e sorride ammiccante...
L'eccitazione che mi pervadeva è ora più viva che mai in me, e soffoco un gemito quando vedo che lei si appoggia una mano sul seno, accarezzandosi, mordicchiandosi il labbro, tenendo le palpebre socchiuse. La osservo mentre con le dita esplora il suo petto, alla ricerca del capezzolo, che afferra tra i polpastrelli stuzzicandolo.
Mi allento la cravatta e sbottono il colletto, il mio respiro si fa un po' più affannoso.
Continuando a cercare il mio sguardo nel riflesso dello specchio, la sconosciuta allunga una mano e raccoglie il reggiseno datole dalla commessa. Non mi sembra di pizzo, è poco lavorato, molto sobrio, proprio come piace a me: infila le spalline, si cinge dietro la schiena per agganciarlo, poi aiutandosi con le mani si spinge i seni grossi e sodi all'interno delle coppe. Si guarda nuovamente, compiaciuta, voltandosi leggermente verso destra prima, verso sinistra poi.
La mia voglia continua a crescere, vorrei esplodere.
Scruto il suo corpo con interesse crescente, immagino alle mille e più cose che avrei voglia di farle, con le mie mani, la mia bocca, la mia lingua, poi....
Afferra con le dita la gonna alla cintola, con gesto repentino si sbottona, poi lentamente la fa scorrere giù per le sue gambe accompagnando il movimento con il corpo, curvando la schiena, con le braccia tese verso il basso ad accompagnare verso il pavimento la gonnellina. Per un secondo, tremendamente eccitante, è lì davanti a me tutta piegata all'ingiù, a mostrarmi con chiarezza il suo travolgente fondoschiena, tondo e sodo, col perizoma a disegnarle una "V" in mezzo alle natiche, mentre nel gesto di sfilarsi totalmente la gonna dai piedi ancheggia due volte, impercettibilmente.
Rimanendo fissa in quella posizione, infila le dita nell'elastico del perizoma e fa scivolare giù anch'esso, offrendo completamente ai miei occhi la sua fica.
Poi si riporta in posizione eretta e infila il perizoma del completo nuovo, lilla come il reggiseno, guarda la sua figura riflessa nello specchio e fa scorrere le mani dal suo fondoschiena fin sotto le natiche, in una carezza sensuale.
Quando per l'ennesima volta il suo sguardo riflesso viene a cercare il mio, abbandono l'ultimo barlume di razionalità e spalanco con decisione la tendina del mio camerino. Muovo i miei passi verso di lei, la raggiungo dentro.
Lei mordendosi il labbro inferiore mi fissa negli occhi, languidamente, leggo nel suo sguardo la stessa voglia che sento permeare il mio corpo.
Le afferro una mano e la tiro a me, poi toccando la sua schiena nuda con la mia mano appoggio le mie labbra sulle sue baciandola. Le nostre lingue si incrociano velocemente, si accarezzano, si scontrano, ci respiriamo addosso trasmettendo all'uno l'eccitazione dell'altro.
Improvvisamente sento la mia cintura che si slaccia, il pantalone che si sbottona, un movimento del suo bacino che cerca il contatto con i miei boxer gonfi.
Le sfilo il reggiseno, senza nemmeno sganciarlo, i suoi seni vengono tirati su per qualche cenimetro, per poi tornare nella loro posizione iniziale, dove la mia bocca è alla ricerca dei capezzoli duri da leccare. La mia lingua li passa in tutte le direzioni, li sfioro con le labbra, mentre lei infila la sua mano nei miei boxer. Me lo avvolge con la mano, che inizia a muovere su e giù, sfiorandomi la cappella col pollice.
Stringo il suo culetto tra le mie mani, la sollevo e la metto a sedere sullo sgabello, con la schiena indietro appoggiata alla parete, mentre lei divarica le braccia e cerca appiglio con le mani sulle pareti adiacenti. Lo specchio alla nostra destra ci mostra la nostra eccitazione, la guardo nell'immagine riflessa e la desidero a non finire.
Afferro le sue gambe, capisco che lei lo vuole. Le sfilo il perizoma, con le dita sento che è bagnata, lei me lo riprende in mano e se lo infila dentro la fica.
Avvolge le sue gambe attorno alla mia schiena e mi tira a sè, e io comincio a spingere. Affondo il mio cazzo dentro di lei, fino in fondo, metto una mano sulla sua bocca per farle capire di non fare rumore, proprio mentre stava per iniziare ad ansimare. Continuo a fare avanti e indietro, velocemente, con forza, accompagno il suo corpo sbattuto avanti e indietro con le mani salde sul suo bacino. Le sue palpebre chiuse mi fanno capire che sta godendo, e a quel punto rallento un po' i movimenti, lo tiro quasi fuori, poi lo spingo di nuovo dentro, e poi ancora, e ancora...
Mi afferra una spalla e si mette diritta, poggia un piede per terra, poi si gira di spalle. Offre a me la vista del suo corpo, la schiena inarcata, si fa scorrere una mano sul culetto, in una carezza. Io mi avvicino, prendo un suo seno con la mano, stringendolo, sentendo la sua carne sotto il palmo, le accarezzo il ventre e lentamente inizio a prenderla da dietro.
La sento ansimare sommessamente, trattenersi per godere senza fare troppo rumore, e continuo a muovermi dentro di lei.
Sento che il piacere mi sta sopraffacendo, lei si gira, ci fissiamo, poi la appoggio con la schiena alla parete e lei si mette a cavalcioni, mentre io in piedi le infilo di nuovo tutto il cazzo dentro. La sua fica è bagnatissima, entra subito, e scorre velocemente tra le sue labbra facendola godere. Mi sussurra nell'orecchio di continuare a scoparla, di non smettere, di farlo più forte. Io l'accontento, mi trattengo a malapena, poi un leggero movimento del suo bacino mi porta all'estremo del piacere. Mi afferra per le spalle, affondando le unghie, e mi sussurra nuovamente di scoparla fino a farla impazzire. Sentirla godere così mi fa impazzire, poi mi si avvicina ancora all'orecchio e mi sussurra di venirle dentro, di farle sentire tutto il mio piacere, di farle sentire quanto la voglio. Non mi trattengo più esplodo dentro di lei, dentro la sua fica ormai fradicia, mantenendolo dentro fino all'ultimo suo ansimare, coi nostri corpi avvinghiati e avvolti in un orgasmo se sembra non avere fine...le nostre lingue ancora intrecciate, a leccarci, a baciarci...
....
Sento nuovamente il clacson, rimango per un secondo disorientato, poi guardo davanti a me e vedo la sconosciuta scendere dal marciapiede, passarmi a meno di due metri di distanza, con un leggero ancheggiare. La seguo con lo sguardo mentre scompare tra i passanti, e me ne sto lì, le mie labbra si curvano in un sorriso, perchè credo di sapere dove sta andando.....
 
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