| Sono a casa che stò aspettando il mio ragazzo per uscire a cena. Mi stò preparando con molta cura quando mi viene un’idea.
Finisco di vestirmi, preparo un cd nello stereo, socchiudo la porta di ingresso e aspetto il suo arrivo nella mia camera. Pochi minuti dopo sento la porta che si apre e lui che mi chiama. Gli rispondo di sedersi un attimo perché non sono ancora pronta.
A quel punto faccio partire il cd, ed inizia una musica ritmica ma sensuale. Esco dalla mia camera con passo deciso, come stessi sfilando su una passerella, lo fisso negli occhi e noto la sua sorpresa. Indosso una camicetta nera trasparente, dalla quale si può vedere le curve del mio seno ed una gonna nera sopra il ginocchio con uno spacco laterale. La gonna corta mette in risalto le mie gambe, velate da calze nere autoreggenti e ad ogni passo il pizzo delle calze si intravede dallo spacco.
Arrivo di fronte a lui, mi muovo a ritmo della musica, mi avvicino rapidamente per dargli un bacio e subito mi allontano. Sempre seguendo la musica improvviso uno spogliarello. Inizio a sbottonare la camicetta tirandola fuori dalla gonna, mettendo in mostra un reggiseno che riesce a malapena a coprire il mio seno. Porto le mani sul sedere e slaccio la gonna facendola cadere ai miei piedi. Ora può vedere anche gli slip, molto sgambati che lasciano vedere gran parte del mio sedere. Mi avvicino a lui, sollevo la gamba e appoggio il mio piede sulla poltrona fra le sue gambe sfiorandolo. Lui stando al gioco allunga le mani, mi sfiora la coscia e fa scivolare la calza lentamente come stesse accarezzandomi e la toglie. Faccio la stessa cosa con l’altra gamba.
A quel punto so che aspetta che tolga anche il resto, invece mi siedo su una sedia davanti a lui ed inizio ad accarezzarmi le cosce facendo scorrere le mani avanti e indietro fino a sfiorare gli slip. Pian piano apro le gambe ed insinuo la mia mano all’interno degli slip toccandomi la mia figa e con l’altra sfiorandomi i seni. Tolgo la mano dagli slip, sollevo leggermente il sedere e li tolgo. Mi metto con la testa indietro appoggiata alla spalliera della sedia con le gambe ben aperte, in modo che possa vedermi bene e ricomincio a toccarmi, infilando un dito all’interno, muovendomi lentamente. Mi stò eccitando e so che anche lui lo è, perché si porta la mano sul suo cazzo come se volesse masturbarsi. Così gli dico: No, non farlo! Guardami! Ed anche io non levo lo sguardo da lui e continuo a muovere le dita, inarcando il bacino, aumentando il ritmo fino a quando non raggiungo l’orgasmo e un po’ del mio liquido mi scende lungo le cosce.
Rimango un attimo ferma, poi mi inginocchio davanti a lui, lo tocco da sopra i pantaloni ed ho la conferma della sua forte eccitazione. Stringo leggermente con la mia mano il suo gonfiore e dalle sue labbra esce un gemito. Allora slaccio il bottone, abbasso la cerniera e libero il suo cazzo ormai duro e arrossato. Lo prendo in mano ed inizio a leccarglielo. Poi lo succhio e movendomi avanti e indietro lo faccio uscire e rientrare dalla mia bocca. In un poco tempo mi accorgo che è pronto, quindi lo allontano dalla mia bocca ed eccolo esplodere. Tutta la sua sborra su di me.
Ormai si è fatto tardi, ci sistemiamo ed usciamo. Credo che ogni volta che aprirà quella porta si aspetterà una sorpresa.
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