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Sotto Ricatto - 2° parte

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Aragorn
view post Posted on 3/9/2009, 14:40




L'incubo di Roby

Roby si trovava in una piccola stanza, le braccia tese sopra la testa, le mani legate ai polsi con una corda robusta assicurata ad un anello di ferro. Il cuore continuava a battere all’impazzata!
Aveva accettato di diventare la schiava del “Vichingo”, un uomo enorme alto circa un metro e novanta, noto usuraio.
Il marito, proprietario di un’azienda del settore alimentare si trovava in brutte acque da circa un anno e per cercare di non far affondare la barca si era rivolta al “Vichingo” visto che le banche non gli davano più credito. Purtroppo nonostante gli sforzi le cose continuavano ad andare male ed anche i soldi prestati dall’Usuraio non venivano restituiti nei tempi stabiliti.
Roby non sapeva nulla di tutto questo, la sua vita si era stata sempre comoda….era una donna con i capelli biondi alta circa 1 metro e 70, una terza abbondante di seno ed un culo che avrebbe fatto resuscitare un morto; moglie di un ricco imprenditore, che non le aveva mai fatto mancare nulla, la sua vita scorreva tra sedute in palestra, shopping, viaggi e vacanze, incontri con le amiche etc….!
Erano le tre e mezza circa di notte, la Porche che Roby guidava rientrando da una festa, si era fermata ad un metro dall’entrata della villa di famiglia ma il telecomando che azionava il pesante cancello si rifiutava di funzionare. Imprecando contro la “tecnologia moderna” aveva aperto la portiera ed era scesa. All’improvviso si trovò di fronte un uomo enorme alto circa un metro e novanta che senza tanti complimenti la costrinse a salire in un auto parcheggiata li vicino. L’uomo le spiegò la situazione mostrandole le cambiali che il marito aveva firmato e che non riusciva a pagare. “Un sistema per risolvere il problema ci sarebbe” le disse l’uomo. “Conosco delle persone che pagherebbero molti soldi per averti a disposizione per qualche ora; ad ogni prestazione ti restituirò una delle cambiali non pagate da tuo marito”
Alla fine, alcuni giorni dopo il “colloquio con il vichingo” aveva accettato! Il pensiero di abbandonare la vita che faceva, vedere il marito sul lastrico… non avrebbe retto!
Lo faccio per lui….. mentì a se stessa!
Roby era terrorizzata! di fronte a lei due uomini stavano sistemando alle sue gambe delle cavigliere collegate a due catene che passavano all’interno di due anelli di ferro sistemati sui muri laterali della piccola stanza. “Adesso ti facciamo la festa bella mia” disse uno dei due, ma anche senza questa affermazione Roby aveva capito le loro intenzioni. I due misero in tensione le catene in modo da lasciare la donna a gambe oscenamente aperte con il sedere sollevato da terra di circa 30 centimetri. Poi misero in tensione anche la corda che le legava le mani per sollevare da terra anche le spalle.
I due si spogliarono e Roby vide due membri gia duri e pronti all’opera; Uno dei due si avvicino e le strappò le mutande; Dopo averla lubrificata con la lingua iniziò a penetrare la fica con il pollice ed il culo con l’indice; Roby istintivamente cercava di reagire cercando di divincolarsi ma era legata alla perfezione e non poteva fare nulla perché il suo stesso peso le impediva qualsiasi movimento. Mentre la masturbava l’uomo cominciò a leccarle il clitoride insalivando la fica arida ed anche il buco del culo che gli sembrava strettissimo; l’operazione diede i suoi frutti, fornendo una lubrificazione artificiale sia davanti che dietro; “non voglio scoparmi un culo stile carta vetrata” pensò l’uomo mentre leccava. L’altro si masturbava vicino al viso della ragazza e continuava a dire oscenità e a prospettargli quello che le avrebbero fatto.
Il primo uomo si posizionò sotto di lei e gli appoggiò la cappella vicino al buco del culo iniziando lentamente la penetrazione; aveva cercato di inumidire il buchetto strettissimo e riuscì con un po’ di difficoltà ad inserire la cappella, dopo di che spinse il cazzo in maniera violenta penetrandola fino alla base dell’asta. Roby ebbe come una scossa nel cervello, la scarica di adrenalina ed il dolore seguito a quella penetrazione violenta la sconvolsero totalmente e quando l’uomo, ben piantato sui piedi, iniziò a stantuffarla perse quasi il contatto con la realtà scoppiando in un pianto a dirotto. Le sue natiche erano contratte quasi a cercare di impedire la penetrazione stringendosi forte intorno al membro che ritmicamente usciva lasciando dentro solo la cappella e poi rientrava accompagnato da un violento un colpo di reni. Ad ogni spinta la ragazza urlava ma il robusto scotch che le tappava la bocca impediva alla voce di uscire trasformando il grido in un ridicolo gemito. Il secondo Uomo si posizionò in ginocchio davanti a Roby e gli mise il cazzo nella fica iniziando a scoparla in maniera alternata rispetto al suo complice. “Godi Troia non avevi mai assaggiato due cazzi insieme vero” gli urlava nelle orecchie l’uomo in ginocchio “e questo è solo l’inizio, vedrai quanti cazzi dovrai prendere e quanta sborra dovrai bere d’ora in poi”.
L’uomo che stava sotto Roby si attaccò alle Tette della ragazza con le mani stringendole forte ed iniziò a penetrarla con maggiore velocità e lo stesso fece quello che se le stava “facendo” davanti con una mano stretta al collo della donna e l’altra impegnata a torturale a morte un capezzolo.
Ormai Roby non era più in se, non scendevano più lacrime, non emetteva più suoni, subiva passivamente le penetrazioni violente e le torture ai seni senza alcuna reazione. Si sentiva squassata dai due bastoni di carne, violata nel profondo, e la sensazione d’impotenza che la permeava era ancora più terribile del terrore che aveva provato fino a qualche attimo prima.
A forza di spingere nel culo il suo cazzo turgido, all’uomo iniziò a montare l’orgasmo, non un orgasmo normale…. Iniziò ad urlare come un’animale “vengooooo ti riempo il culo di sperma!” e di rimando il secondo “vengo anch’io troia vengo anch’io in questa fica spaccata”. Vennero quasi contemporaneamente continuando a spingere come forsennati, il cazzo pulsava durante l’orgasmo e fiotti di sperma si riversavano nel culo e nella fica di Roby riempiendola, fino a quando i due esausti si staccarono dalla donna.
Quando gli altri due uomini che aspettavano fuori entrarono nella stanza, videro la ragazza appesa con le gambe aperte e lo sperma che gli colava dal culo e dalla fica, formando una chiazza ben visibile per terra; “si sono divertiti i due bastardi” esclamò uno, “hanno vinto il sorteggio e ce l’hanno lasciata piena di sborra fino alle orecchie”; l’altro rispose “ti credo guarda che pezzo di gnocca che è c’ho già un cazzo che mi arriva in gola”
A queste parole Roby reagì come impazzita; quando i due avevano finito di usare il suo corpo aveva ringraziato il signore. La consapevolezza che di li a poco sarebbe ricominciato tutto daccapo l’aveva sconvolta nuovamente e di nuovo il terrore la assalì.
Uno dei due uomini si avvicinò a Roby e le disse: “ascoltami bene adesso ti devi calmare, è inutile che ti agiti, sei venuta qui di tua spontanea volontà”. I due iniziarono a pulirla dallo sperma “elargito” dai loro amici e poi la slegarono senza toglierle il bavaglio. Uno dei due si posizionò seduto in fondo al furgone trascinando dietro di se Roby che ora si trovava in ginocchio davanti a lui mentre l’altro uomo la teneva da dietro per le braccia. “Adesso ti tolgo il bavaglio, e ti infilerò il cazzo in bocca, se mentre lo succhi ti viene in mente di usare i denti giuro che ti riempo di botte”. Le legarono le braccia dietro la schiena e sistemarono sotto la pancia di roby dei cuscini in modo da lasciarla a pecorina senza che il bacino scivolasse verso terra.
L’uomo seduto si sbottono i pantaloni e ne uscì un membro già “allegro”, poi tolse lo scotch dalla bocca di Roby portando la testa all’altezza del cazzo eretto. “Fai la brava Troia apri la bocca”. Roby ubbidì ed il cazzo dell’uomo entro prepotentemente nella sua bocca fino alla gola. Immediatamente le venne un conato di vomito ma l’uomo prontamente riportò la testa verso l’alto e dopo un secondo ricominciò a spigere il cazzo fino in gola prendendo la testa con due mani iniziando a dare ritmo al pompino forzato. Roby si sentiva soffocare ad ogni spinta, la bocca era dilatata perché piccola di natura e le dimensione dell’uomo erano notevoli; cercava di respirare con il naso mentre la sua saliva iniziava a bagnare abbondantemente il membro dell’uomo.
Il secondo iniziò a darsi da fare tirando fuori da un borsone un enorme cazzo di plastica che appoggiò alla fica di Roby. La vista che aveva di fronte lo eccitava da morire: la vita sottile, i fianchi perfetti, le gambe affusolate, un culo tornito senza un filo di cellulite con il buchetto in evidenza ed una fica rasata con le labbra aperte.
Iniziò la penetrazione con il fallo finto che entrò con una certa difficoltà nella fichetta di Roby non abituata a quelle dimensioni. Istintivamente Roby si irrigidì reagendo a quella ulteriore violenza ma l’uomo davanti a lei le alzò la testa e le diede un manrovescio violento. “Allora non hai capito una cazzo troia, se ti ribelli è peggio per te capito! Preferisci che ti faccio svenire a forza di botte e poi ti scopiamo lo stesso?” Si riposizionò seduto e ricominciò ad infilargli il cazzo in bocca con maggior violenza arrivando con la cappella fino alla gola e l’altro iniziò a scoparla con il cazzo di plastica; la fica di Roby si dilatava paurosamente mentre il grosso membro spariva fra le sue cosce. L’uomo lascio il l’arnese di plastica ben piantato nella fica di Roby e tirò fuori l’uccello duro come la pietra; in pochi secondi posizionò la cappella all’altezza dell’unico buchetto libero e la penetrò senza pietà. Quando gli altri due uomini l’avevano scopata contemporaneamente Roby aveva pensato di non poter resistere e che non sarebbe potuto capitarle niente di peggio. Adesso si trovava con un dildo di piantato nella fica, un cazzo che le torturava la gola fino a soffocarla ed un bastone che le stantuffava il culo. Vergogna, impotenza, rabbia, disperazione, erano le uniche sensazioni che provava la donna.
Vedere il proprio uccello entrare ed uscire da quel culo splendido era una sensazione stupenda; l’uomo iniziò ad estrarre il cazzo dal culo in modo da poterlo reinserire ogni volta totalmente; il buchetto si richiudeva per poi essere nuovamente violato con forza. Le parole che uscivano dalla bocca degli uomini erano oscene e contribuivano ad alimentare le terribili sensazioni di Roby.
Le continue spinte nel culo stavano portando l’uomo all’orgasmo allora uscì ed esclamo “vieni a scopartela tu che voglio venirle in bocca”. Gli uomini si scambiarono di posto e Roby fu costretta ad ingoiare il cazzo che l’aveva inculata fino ad allora. “Da brava succhialo tutto e senti che sapore ha il mio cazzo appena uscito dal tuo culo rotto”; bastarono poche pompate ed il membro iniziò ad eruttare sperma nella bocca di Roby. “Si bevilo tutto Troia, se ne lasci cadere solo una goccia ti impalo con una mazza da baseball”. Gli schizzi le arrivarono in gola mentre l’uomo continuava a spingere la testa della donna con violenza su e giù per poter completare meglio possibile l’orgasmo. Dopo aver costretto la ragazza a leccare tutto lo sperma fuoriuscito a forza di strattoni sulla testa, la lasciò in balia del compagno che ancora la stava scopando. Quest’ultimo la girò in posizione supina prese il dildo e iniziò ad infilarlo nel culo; l’operazione richiese un po’ di tempo perché la ragazza iniziò ad urlare come impazzita.
Mentre quello che era venuto la teneva ferma il secondo riuscì a penetrare il buchetto con il dildo aiutandosi con la vasellina. Con calma lo infilò tutto dentro provocando tremori nella donna, poi iniziò a scoparla con forza, sempre più forza fino a quando non esplose anche il suo orgasmo.
Mentre tornava a casa con la Porche Roby aveva la mente vuota: la cambiale che le aveva restituito il “Vichingo” era sul sedile….. ne aveva viste almeno una ventina…….! Si sentiva sporca, le mutande erano bagnate dallo sperma degli ultimi due uomini che l’avevano scopata, liquido che le era rimasto dentro, poiché non le avevano permesso di andare in bagno prima di mandarla via. L’incubo era solo cominciato…..!
 
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