TBW 3.0 - The Big World [Anime-Manga-Download-Streaming-Spoiler-Curiosità-Sport-Cinema-Gossip-Misteri]

la nipotina che non ti aspetti - 2° parte, incesto

« Older   Newer »
  Share  
THE DARK LORD
view post Posted on 15/12/2008, 12:02




Ciò che era successo con mia nipote Valentina mi aveva ovviamente sconvolto
Ero attratto da lei, anche se così giovane, e il bello era che anche il rapporto con la mia compagna ne aveva guadagnato, la prendevo sempre con foga e la soddisfacevo alla grande, forse anche perché fra lei e Vale c’era una notevole somiglianza, e alla fine scopavo con lei e pensavo alla nipotina.
Qualche giorno dopo la scopata con Valentina ebbi l’occasione di ripetere l’esperienza. Avevo chiesto a mio suocero di prestarmi una smerigliatrice da bricolage, e quindi un venerdì pomeriggio dopo il lavoro mi recai al loro casale per prenderla. Arrivai verso le 18.00, Vale vide arrivare la mia macchina e venne ad aprire il cancello. Una volta entrato mi fece cenno di aspettare, richiuse il cancello e si accomodò in macchina, e insieme percorremmo il vialetto che portava al casale. Mi salutò, senza guardarmi, e mi disse:

– Mia madre non c’è, è uscita con la nonna - .

Io risposi:

– Veramente sono qui perché il nonno deve darmi un attrezzo, lo prendo e vado via - .

Il nonno, cioè mio suocero, era nell’orto a curare non so quale coltivazione, e da lontano lo salutai. Mi urlò di prendere da me la smerigliatrice, l’aveva lasciata sul tavolo del capanno degli attrezzi, lui non poteva lasciare ciò che stava facendo. Così andai nel capanno, e Valentina mi seguì. Una volta lì dentro, le dissi scherzando:

– Lo conosci bene questo capanno, eh? – riferendomi alle scopate che si faceva con suo cugino ed a cui io avevo assistito di nascosto.

Lei non disse niente, si tolse le scarpe, si sfilò i jeans, si sedette sul grande tavolo da lavoro e aprì le cosce. Potevo vedere le sue mutandine bianche infilate nella fessura della fica, leggermente umide. Mi guardava sorridendo, al che mi avvicinai, e inginocchiato fra le sue cosce, le scostai le mutandine e iniziai un lavoro di lingua che lei apprezzava molto. Mugolava, mi schiacciava la testa sulla sua vagina ansimando e inarcando il bacino verso di me. Non sembrava nemmeno una sedicenne, ma una porcellina molto più esperta. Leccavo le grandi labbra, poi mi soffermavo sul suo clitoride e dopo infilavo la mia lingua dentro la sua fessurina, quasi scopandola. Le infilai un dito dentro la figa, poi due e contemporaneamente leccavo il clitoride. Lei ansimava sempre più forte e affannosamente:

- Questo Roby non te lo sa fare, vero? – le dissi…
- Si, godo, leccami, leccami ancora, si… - .

Emise un gemito con voce roca, quasi soffocato, ebbe il suo orgasmo e fui Adv inondato dai suoi umori saporiti. Leccai tutto avidamente, e che strano: aveva lo stesso sapore della fica della mia compagna Maria, sua zia. Dev’essere una cosa di famiglia, pensai, e ne rimasi sconvolto perché mi sembrava di leccare Maria da ragazzina.
Il mio cazzo era ormai duro come il marmo, mi tirai su e senza pensarci troppo la penetrai. Valentina era un lago, entrai senza nessuna difficoltà. Potevo ammirare la sua fichetta da sedicenne che si allargava sotto le spinte del mio uccello, ormai lucido dei suoi umori. Mi si aggrappò con le braccia al collo e iniziò a muoversi sempre più velocemente fino a guaire ancora come una cagnetta:

- Aaaaaah, mi fai godere un casino, maiale… mmmmhhhhh…. Siiii….. ancora….. ti piace scoparti la nipotina, eh?... Scopami allora, spingilo dentro, di più, di più, fammelo sentire fino alle palle, fino alle palle. Si, aaaaaaaaah. –

Era venuta di nuovo, la porcellina. Anche io ero lì lì per esplodere, così lo tirai fuori. Lei si sdraiò sul tavolo e iniziò a leccarmelo e succhiarmelo, e intanto si accarezzava dolcemente la figa completamene aperta e allagata. Come le altre volte, si lasciò schizzare in faccia, senza ingoiare, ma la mia sborrata la inondò fino sui capelli. Si ricompose velocemente e come sempre, senza dire una parola, andò via. Io presi la mia smerigliatrice e andai a casa, pieno di pensieri, ancora eccitato e sempre più coinvolto da quella situazione inaspettata e pericolosa che si era creata con la mia nipotina.
La domenica successiva eravamo a pranzo dai miei suoceri con tutta la famiglia, cognati e nipoti compresi, al casale e con l’occasione riportai la smerigliatrice al vecchio. Il pranzo si svolse regolarmente, tutto normale, quasi indifferenza fra me e mia nipote Valentina. Dopo pranzo i miei suoceri proposero una passeggiatina vicino al lago, io accettai anche perché, se avessi rifiutato, avrei dato un po’ nell’occhio, ma rimasi sorpreso dal fatto che sia mio nipote Roby che Valentina decisero di non venire con noi, rimanendo a casa soli. Subito capii che avevano intenzione di spassarsela, ma ormai non potevo ritirarmi. Così uscimmo a piedi dal casale per la passeggiata ma dopo 10 minuti, fingendo stanchezza anche per il caldo di fine giugno, dissi che tornavo indietro. Subito la mia Maria si offrì di venire con me, ma ovviamente le dissi che poteva restare con gli altri, non era niente di preoccupante e l’avrei aspettata al casale. Tornai indietro, entrai in silenzio al casale e infatti non ci misi molto a trovare quei due porcelli in erba. Erano in camera di Valentina. Mi avvicinai alla porta socchiusa e mi godetti la scena. Roby la prendeva alla pecorina, tenendole le mani sui fianchi e lei gemeva sotto i suoi colpi. Poi lei disse qualcosa che non capii, e Roby sempre fottendola a 90 gradi, le infilò un dito nel culo. Lei si fermò, ebbe un sussulto e ricominciò a muoversi piano. Lui le teneva sempre il cazzo in figa e il dito nel buchetto posteriore, e piano piano il ritmo aumentò. Il mio cazzo sembrava scoppiare, lei gemeva, spingeva il culo in alto, mentre il dito era ormai completamente dentro il suo culetto e la sua fica accoglieva il cazzo del cuginetto fino alle palle. Non so cosa mi prese, ma non ci vidi più, ero troppo eccitato e così, all’improvviso, spalancai la porta ed entrai in camera. Roby subito si sfilò dalla fighetta di Valentina cercando di ricomporsi, mentre lei restò lì nuda sul letto.

– E bravi – dissi: - Ci divertiamo, eh? Ma che cavolo combinate? Siete proprio due maiali, cosa direbbero i vostri genitori se sapessero? Eh? Mi sa che sarebbero cazzi amari per voi, vero? Ma sono cose da fare queste? –

Fingevo di essere arrabbiato e scandalizzato. Roby tentò di coprirsi il cazzo con le mani balbettando qualcosa, era rosso in viso e tremava. Rimasi a guardarli per un po’, lei sembrava assolutamente tranquilla, probabilmente immaginava che li stessi spiando, e forse si aspettava anche quello che era successo, o forse ancora era quello che voleva, da brava troietta alle prime armi. Comunque rimase lì, fissando il rigonfiamento evidentissimo nei miei jeans. Iniziò a raccontarmi cose che non mi aveva detto mai prima di allora:

- Zio, ti prego, non raccontare niente a nessuno di questa cosa! Io e Roby siamo cresciuti insieme, abbiamo sempre giocato insieme e abbiamo scoperto certe cose sin da subito. Da qualche anno ormai ci siamo scoperti, ci baciavamo e poi ci toccavamo già dall’età di 11 anni, abbiamo scoperto tutto insieme. Perciò era naturale che succedesse questo, siamo sempre stati insieme, siamo cresciuti, e tu lo sai com’è, zio…– .

Ascoltai con calma, e dissi:

- Ok, capisco e non dirò niente a nessuno di ciò che combinate e che avete combinato in passato, ma ad una condizione - dissi sfilandomi i jeans ed i boxer: - A condizione che ci divertiamo un po’ insieme. Che ne dite? –

Roby rimase basito, la piccola guardò lui, poi si avvicinò a me e disse

– Va bene zio! - .

Prese il mio cazzo ed iniziò a menarlo piano, segandomi lentamente. Feci cenno a Roby di avvicinarsi, lui era ancora lì fermo come un idiota con il cazzo moscio, capivo che era intimorito, al che feci un cenno a Vale, che lasciò il mio cazzo e andò verso di lui. Lo prese per mano, lo riportò sul suo letto e iniziò a ciucciargli il cazzo, si vedeva che aveva fatto progressi da quel punto di vista, grazie a me. In pochi secondi il suo cazzo tornò duro. Io mi misi un po’ da parte, lasciandoli fare, in fondo li avevo interrotti. Valentina si stese sulla schiena, spalancò le cosce e si tirò dentro il cazzo di Roby. Dopo un po’ di timore, quei due ripresero a scopare come se io non ci fossi, ogni tanto la piccola mi guardava ansimando e sorridendo, io ero lì che li guardavo fottere e me lo menavo, poi mi avvicinai a lei e le infilai l’uccello in bocca, ma si vedeva che non era ancora capace di gestire due cazzi contemporaneamente e non mi piaceva un granchè, così lo tolsi e lasciai che continuassero a scopare fra loro mentre io guardavo e mi masturbavo. La ragazzina ebbe un orgasmo gemendo come una sirena e subito dopo Roby estrasse il suo cazzo dalla figa grondante di Valentina sborrandole una quantità di sperma molto abbondante sulla pancia. Valentina ora voleva il mio cazzo, si inginocchiò sul letto aprendosi la figa con due dita, ed io entrai. Roby si sedette su una poltroncina per guardare la scena, io presi a stantuffare Valentina in fica con colpi sempre più forti. Intanto il cazzo di Roby era tornato duro e aveva iniziato a menarselo, godendo della vista della sua cuginetta infilzata da un vero cazzone. La scopavo a pecora, la troietta inarcava il culo ansimando ed ebbe il suo secondo orgasmo mugolando di piacere. Tirai fuori il mio uccello e le sborrai sulla schiena, mentre Roby veniva nelle sue mani godendosi lo spettacolo della cugina chiavata dallo zio. Valentina era piena di sborra, io mi rivestii e Roby fece altrettanto. Scesi di sotto e dopo pochissimi minuti arrivò la mia compagna Maria. Aveva una espressione strana, quasi sconvolta, ma non capii perché, pensai per il caldo o la stanchezza per la passeggiata al lago. Mi disse che era stanca, voleva andare a casa e così facemmo, tornando in città. Quella sera parlammo pochissimo, a cena lei era strana, ma non volli approfondire. Guardammo un po’ di tele e poi andammo a letto, senza fare niente.
Due giorni dopo successe ciò che non avrei mai nemmeno immaginato: come nelle più classiche scene da film, rientrai a casa da lavoro tre ore prima del previsto, certo che Maria non fosse in casa. Entrando sentii dei rumori abbastanza inequivocabili provenire dalla nostra camera da letto, mi avvicinai e ciò che vidi mi sconvolse: la mia donna a quattro zampe sul lettone e mio nipote Roby che se la fotteva a pecorina. Lui la scopava con foga, più di quanto gli avessi visto fare con Valentina. Maria lo incitava, godeva e scopava da vera zoccola e furono le sue frasi a colpirmi:

- Si, dai bello della zia, fottimi, fotti la zia, scopati la tua zietta! Si, si, scopami, mi fai godere! Dai, fai sentire il tuo cazzo alla zia! Spacca la fica della zia, dai!! –

Ripeteva spesso la parola “zia”, come a voler rimarcare la cosa. Li guardavo scopare, la fica completamente depilata di Maria era gonfia e bagnatissima, lei muoveva il suo culo verso il cazzo di mio nipote che scompariva in quella vagina rossa ed allagata. Dopo poco lei si sfilò il cazzo dalla passera e disse:

– Adesso infilamelo nel culo, dai! Incula la zia, senti com’è bagnato il mio buchetto, vedrai che ti piacerà! -

Lentamente Roby infilò l’uccello nel culo di Maria, che iniziò a muoversi piano, lasciando entrare prima la cappella, fino ad accoglierlo tutto fino ai coglioni. Roby prese a stantuffarla sempre più forte, lei godeva come una vera vacca in calore. Roby la inculava tenendola per i fianchi e lei si sgrillettava martoriandosi la fica con le dita.

– Si! Inculami bello di zia! Sfondami il culo, sborrami dentro, dai, allaga il culo alla zia con la tua sborra! Stai facendo godere la zia, sai? Che bello, godo!! Ah! Ah! – urlava come una troia.-


Ero indeciso sul da farsi, ma l’unica cosa certa era che avevo il cazzo durissimo. Intanto quei due andavano avanti, fino a che con una potente sborrata Roby innaffiò la mia Maria nel culo e un po’ anche sulla schiena. Lei poi gli prese il cazzo semifloscio in bocca e lo ripulì per bene. A questo punto, con lei che aveva ancora il cazzo del nipote fra le labbra e la sua sborra che le colava dal culo, entrai in camera. Ci fu una mezza scenata, e capii che due giorni prima Maria mi aveva visto scopare con Valentina, ma non aveva visto che sulla poltrona c’era Roby che si masturbava, e perciò pensava che io mi scopassi sua nipote e basta. Aveva così deciso di vendicarsi ripagandomi con la stessa moneta.
Roby mi chiese scusa, era impaurito, ma gli feci capire che non ce l’avevo con lui. Stranamente non ero arrabbiato, in fondo me l’ero cercata scopandomi mia nipote, per cui quella al massimo era una giusta punizione per me. Il ragazzino andò via un po’ confuso, tornandosene al casale con l’autobus. Io rimasi solo con Maria, litigammo, ci chiarimmo anche se fra noi rimase una palpabile tensione. Quella sera poi la tensione esplose e si stemperò in una furiosa scopata, chiavammo come due assatanati tanto che temevo che i vicini chiamassero i carabinieri!! Scoprimmo così che quello che era successo ci aveva in un certo senso risvegliati e un po’ cambiati, e decidemmo così che quell’estate del 2006 non poteva restare così, incompiuta.
 
Top
0 replies since 15/12/2008, 12:02   1333 views
  Share