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il professore

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THE DARK LORD
view post Posted on 2/1/2009, 16:53




Mi aveva abbordato con la scusa di un passaggio vicino ad un liceo. Saliti in macchina le chiesi dove voleva andare e lei mi rispose indicando un indirizzo abbastanza distante. Era una ragazzina sui 18anni come tante, abbastanza carina e sexi. Portava una maglietta che faceva intravedere le sue tettine con un capezzolo che svettava attraverso la stoffa e una gonna larga a pieghe. Sedendosi la gonna risalì a mezza coscia ma Paola, la ragazza, non dette adito ad imbarazzo. Cominciammo a parlare del più e del meno quando a bruciapelo mi chiese: “Ti piacerebbe vedere la mia fichetta?” Accusai il colpo e fingendo di non aver capito le chiesi d’altro. Ma lei insistendo: “Se mi dai xxxeuro. te la faccio leccare”.A queste parole sentii una morsa di desiderio al cazzo e la ragazza intuendo la mia situazione mi posò la mano sulla patta e sfregandomela disse: “Dai non fare il tirchio, con un po’ di euro potrai chiavarmi a tuo piacimento” A queste parole segui un movimento della sua mano sotto le sottane e alzatole mi mostrò le mutandine, le quali infilate nel taglio della fica rivelavano le rosee labbra della vagina. Mandai al diavolo la prudenza ed il pericolo e le chiesi il prezzo per poterla fottere. A prezzo concordato mi prese il cellulare e telefonò ad una sua amica. “Sai Lucia ha una stanza tutta sua ed i genitori le lasciano ampia libertà, pensa che poco tempo fa con i suoi genitori in casa noi eravamo nella sua stanza con un ragazzo a fottere in tre”. Mi diede il nuovo indirizzo e arrivati salimmo dalla sua amica. Suonammo ad un appartamento e venne ad aprire una ragazzina dell’età di Paola. Confabularono un po’ poi Paola mi disse: “Senti ci fa chiavare se permettiamo a lei di assistere” “Per me può anche partecipare” dissi col cazzo che gia mi esplodeva nei calzoni. Entrammo nella casa e Lucia ci portò nella sua stanza che richiuse a chiave dietro di noi. Paola si sedette sul letto e iniziò a spogliarsi. Si tolse maglietta e gonna e rimase solo con le mutandine mentre Lucia si sedeva su una sedia vicino al letto. Mi sedetti anch’io sul letto a fianco di Paola (e di fronte a Lucia) e presala per le spalle la attirai verso di me iniziando a baciarla sulla bocca. Aveva una lingua dolcissima e infilandole la lingua in gola iniziai ad accarezzarle le tettine. Lei rispose appassionatamente al bacio mentre la sua mano si posava sul mio cazzo massaggiandomelo attraverso la stoffa. Dalla bocca scesi più giù prendendo in bocca i capezzoli ed iniziando a ciucciarli. Le mie mani al pari delle sue iniziarono ad esplorarle il corpo e soffermandosi fra le gambe le scostai le mutande e iniziai a titillarle la fichetta. Verificatane l’umore della vagina infilai un dito nel buchetto manovrandolo in un delizioso ditalino. Paola iniziò a gemere ed io sempre più infoiato la lasciai un attimo e alzatomi mi spogliai rapidamente. Massaggiandomi il cazzo e i testicoli mi avvicinai a Paola e presala per la nuca le avvicinai la testa appoggiandole contemporaneamente l’uccello alla bocca. Dopo alcuni piccoli bacetti sul glande allargò la bocca e ingoiò il cazzo sino a metà iniziando a succhiarlo con vigore. Mentre mi pompava l’uccello con una mano continuavo a sditalinarla e qui mi ricordai di Lucia. La troietta non si era mossa dalla sedia ad un metro da noi e con le gambe larghe si stava masturbando vigorosamentela la sua fichetta pelosa. Gemeva più di Paola ed avutane pietà estrassi il cazzo dalla bocca di Paola e glielo accostai alle labbra. Mi rifiutò e quindi lo rimisi nella bocca invitante dell’altra puttanella la quale riprese a pompare con godimento.Sembrava che fosse una questione di vita o di morte, suggeva il mio cazzo con un rumore di risucchio mentre con le sue manine mi massaggiava alternativamente i testicoli e l’asta turgida. “Lucia dovresti provare a succhiarlo, è più buono e molto più grosso di quello di tuo fratello” Le parole di Paola farfugliate fra un ingoio e l’altro mi fecero perdere la testa e sdraiatala sul letto le tolsi le mutandine e mi sdraiai sopra per un 69. La fica della troia era completamente depilata come una bambina e mettendomi a cavalcioni sopra di lei iniziai a leccarla con voluttà. La mia lingua le entrava dentro le labbra della vagina fottendola e suggendone il miele ficale, stuzzicandole il clitoride che sotto i miei colpi iniziava ad inturgidirsi. Mi ero posizionato in modo che Lucia avesse davanti agli occhi il mio buco del culo peloso con il cazzo turgido che affondava nella bocca di Paola. Mi muovevo piano coi fianchi fottendole la bocca. La troia mentre mi suggeva la minchia mi accarezzava il buco del culo e le palle mentre il bacino veniva spinto verso la mia faccia per meglio ricevere le leccate. Paola era un mugolio di goduta unico e anche Lucia aveva raggiunto l’orgasmo ditalinandosi la fichetta pelosa. Smontatole da sopra la presi per i fianchi e allargatole le cosce e tenendola in piena vista per la guardona iniziai a fotterla . Nonostante la sborra ficale e la mia saliva, era molto stretta, cosi dovetti dare dei colpi violenti per inserire il cazzo. Paola gemette di dolore: “Piano stronzo che mi spacchi la fica col tuo cazzo”, “Cazzo mi sembra di essere ancora vergine,… piano… metti ancora saliva…ecco cosi va bene..esci un po’ .…dai comincia a pompare…cazzo che goduria...mi stai riempiendo il budello…pian…, piano… mi stai bucando la pancia …godo figlio di troia...godooo…dai sborrami dentro…riempimi di sperma cosi sarà più lubrificata per la prossima…cazzo Lucia devi provare questo grosso uccello …è troppo bello…dai pompami sborra stronzo che non ce la faccio più a contenerti..dio mi scappa di pisciare…piscio…piscio..sto venendo..Lucia dai vieni dammi la tua fica da succhiare…dio come sborro …fa male..no bene..godo..godo…godo..”
Nel diluvio logorroico della troietta ormai andata di testa io pompavo come un matto, il mio cazzo sempre più grosso entrava sforzando nella fichetta fradicia di umori.. “Si troia ..stai godendo..dai allargati che adesso ti annego le ovaie di sborra…su muovi il culo che poi te lo sfondo..dio sto godendo anchio ..ti piace il mio cazzo ..eh troia ..non li hai mai presi cosi grossi e duri.. vedrai che dopo ti ritroverai la fica più larga del doppio”. Mentre stavo raggiungendo l’orgasmo sentii che Lucia infoiata dal nostro fottere mi aveva abbracciato da dietro e prendendomi stretto nella mano i miei coglioni dirigeva la pompa nella fica di Paola. La stretta di Lucia aveva però smorzato i canali dello sperma ritardando la sborrata imminente , cosi continuai nella pompa incurante della fica sotto di me che smaniava. Lucia si era nel frattempo denudata e appoggiandosi a me iniziò sempre tenendomi i coglioni e la base del cazzo a leccarmi il petto peloso. Alla vista dell’altra troia nuda , nonostante la stretta ai coglioni, il cazzo ebbe un ulteriore sussulto e con un ultimo affondo violento godetti con un urlo scaricando litri di sborra nella fica infiammata di Paola. Andai avanti ancora un pò a pompare producendo un ciac ciac arrapante, poi tolto il cazzo sporco dalla fica di Paola e presa Lucia le schiaffai la nerchia in gola. Questa già infoiata non si ritirò ma iniziò a leccarmi il cazzo pulendomelo fino al buco del culo, poi non ancora soddisfatta si butto sulla vagina dell’amica leccandole lo sperma che ne usciva a fiotti. Lucia continuava a leccare la fica di Paola mentre io le accarezzavo il culetto sodo soffermandomi sulle labbra della fica fradice e sull’ano roseo. Leccai a lungo i due buchetti caldi finchè il cazzo mi ritornò duro e mettendo Lucia prona con la vulva in aria le montai da dietro. Cominciai a strusciarle la cappella sulle labbra della vagina spingendole il cazzo pian piano dentro. Dopo un attimo di esitazione la voglia prese il sopravvento e posizionatasi più larga mi offri la sua fichetta spalancata alle foie del mio uccello. Entrando constatai che le pareti della vulva erano più elastiche della fica di Paola e ingroppatola fino all’elsa inizia a fotterla. Pompavo piano estraendo il cazzo lucido e rimettendolo dentro a ogni passata. Lucia iniziò anch’essa a smaniare strapazzando nel contempo la fica dell’amica con la lingua e le dita. “Cazzo che bello..che bel cazzo…chiavi meglio di mio fratello…dai…dai…pompa più in fondo…. godo cazzo….porcoxxx che sborra buona che le hai ficcato in fica....la voglio anch’io…dai pompa.. sfondami l’utero…riempimi di sborra l’intestino...Paola avevi ragione ho fica che impazzisce...basta con quei cazzetti a scuola….voglio il tuo cazzo tutti i giorni…godoo…godoooo...dai mettimi un dito nel culo che voglio godere anche li.”.Allungandomi su di lei la presi per le tettine e usandole come fermi le diedi gli ultimi affondi vigorosi poi con un ultimo spasimo le godetti in fica. La foia era stata cosi alta che credetti di pisciare sperma, continuai a schizzare sborra finche esausto mi abbandonai fra le loro braccia. Mi ripulirono il cazzo dalla sborra alternandosi con le leccate poi anche loro si rannicchiarono contro di me come due gattine e iniziarono a fare le fusa. Avevo il cazzo infiammato. Un pelo della fica di Lucia mi aveva tagliato il frenulo e la punta del cazzo bruciava da matti. Anche le troiette non erano messe meglio, abituare ai cazzi piccoli dei loro amichetti avevano provato per la prima volta un grosso cazzo di un uomo di quarantanni che le aveva sfondate, per modo di dire, lasciandole con la loro fichetta infiammata. “Sai, oggi prima di incontrarti avevo una voglia di cazzo pazzesca e posso dirti che se non ci mettevamo d’accordo sui soldi avrei ceduto prima io e te l’avrei data gratis” Passammo poi nel bagno dove, invitato dalle due porche, accovacciate una fronte all’altra nella vasca, pisciammo all’unisono spargendo e unendo i tre getti di urina. Scaricate le vesciche Lucia prese quindi una crema rilassante e con l’amica si spalmarono ben bene le fichette arrossate e poi tutte due mi spalmarono e massaggiarono il cazzo. Alla fine rivestiti e spalancate le finestre per cambiare l’aria satura di chiavate uscimmo dalla stanza e incontrammo la madre di Lucia che stava rientrando. Non male la madre, bella in carne e se anche la figlia mi aveva con l’amica prosciugato i coglioni, le feci un pensierino (noi quattro nudi su un lettone con lei maiala che mi dirigeva il cazzo all’assalto delle fiche delle troiette). “Ciao mamma ti presento il mio professore di geografia” “Oh buongiorno è stato gentile a venire a trovare le bambine..spero che abbiano fatto le brave” “Sono state bravissime, signora..di meglio non c’è”
 
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